Controllo degli accessi cos’è e perchè oggi non è un dettaglio. Nuova e attesa puntata della rubrica #LanServiceON la piattaforma di contenuti di altissimo valore creata dai top specialist di Lan Service per raccontare come, dove e quale digitale serve davvero oggi alle imprese del territorio.  

La pandemia ha fatto diventare ancora più nevralgico rispetto al passato il tema del controllo degli accessi. Una necessità che è rimasta notevolmente elevata anche dopo la fine della fase più acuta dell’emergenza pandemica, quando cioè le sedi aziendali sono tornate a giocare un ruolo centrale nella vita e nel business delle aziende. Manager e dirigenti stanno iniziando a intuire che il proprio business potrebbe essere gestito in maniera migliore se l’accesso alle varie aree fosse diretto e governato dalle moderne tecnologie digitali. 

Un ambito che è dunque di estremo interesse per un operatore come LAN Service, che da sempre propone soluzioni tecnologicamente avanzate per risolvere i problemi dei clienti. Lo racconta bene Riccardo Novarese, System Engineer di Lan Service: “LAN SERVICE è nata come System Integrator, ovvero un’azienda in grado di metter insieme oggetti eterogenei per arrivare ad un risultato finale. A chi oggi dice che “la system integration è morta” rispondo invece con entusiasmo che sono solo cambiati gli oggetti, per tipologia e numero; se una volta facevamo “parlare tra loro” gli AS/400 ed i server Novell, oggi facciamo dialogare tra loro un controllo accessi, un impianto di antrintrusione, una difesa perimetrale termica ed un sistema domotico”.

Guarda e vivi la video guida ecslusiva creata da Riccardo Novarese per conoscere tutti i dettagli del controllo degli accessi. Qui video e regole preziose da conoscere subito.

Un mazzo di chiavi virtuale

In questa logica va quindi visto anche il controllo degli accessi che, per certi versi, non è che la naturale evoluzione del “mazzo di chiavi” che i dipendenti dovevano portarsi dietro per accedere ai vari ambienti della propria sede: “In questi anni, complice anche il Covid, abbiamo imparato che moltissime cose fisiche possono essere smaterializzate, mantenendo le loro funzionalità. Basti pensare ai pagamenti elettronici che ci permettono di fare gli acquisti senza più portarsi in tasca ingombranti (e antigieniche) banconote e monete. Il controllo accessi sposa la stessa filosofia: anziché un mazzo di chiavi porto con me “un qualcosa” che mi permetta di essere riconosciuto, e quindi mi lasci aprire le porte dalle quali ho diritto di passare”.

In altre parole, il controllo accessi deve essere visto come una sorta di “chiave virtuale” che permette all’utente di aprire diverse porte. Ma il controllo rimane sempre in capo a un gestore, che deve sempre decidere quali porte ogni utente possa aprire e quali no, introducendo anche determinati vincoli. Ma come avviene l’identificazione? Le tecnologie certo non mancano: si va dal classico badge RFID, all’accoppiata di un codice e un PIN, ad una APP sul cellulare, fino all’identificazione biometrica del volto, del palmo della mano, dell’impronta digitale. In definitiva, la scelta di quali di questi metodi utilizzare dipende dalla specifica implementazione, dai vincoli di privacy e dalle preferenze degli utenti.

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Come fare bene il controllo degli accessi 

C’è però un tema da affrontare: finora l’impiego del controllo accessi, soprattutto nelle grandi aziende, è stato legato alla rilevazione delle presenze, un approccio sicuramente influenzato a dismisura dall’emergenza pandemica. Eppure, lo scopo del controllo accessi è molto più ampio: quello cioè di consentire un facile accesso ai siti aziendali. In questo senso la ricetta di LAN Service per realizzare una soluzione che consenta questo tipo di vantaggio è chiara: “I nostri sistemi di controllo accessi sono estremamente scalabili. Si parte della versione base, che è composta da un controllore e da un lettore, e si può scalare in alto fin che si vuole, gestendo anche migliaia di varchi con server dedicati. Diciamo che in linea di massima si utilizza un controllore ed uno/due lettori per ogni varco, ed a seconda della complessità del sistema si può mantenere tutta la configurazione su un programma locale ad un PC oppure su un server di gestione. Va sottolineato che ogni porta deve essere elettrificata, ovvero bisogna essere in grado di aprirla (e chiuderla) da remoto. Altro aspetto importante è la scelta dei lettori: non tutte le tecnologie sono ottimali in tutte le circostanze. Ad esempio, durante la pandemia ho sconsigliato l’utilizzo di lettori di impronte digitali, in quanto si trattava di una superficie difficilmente disinfettabile, essendo toccata da molte persone”.

Dal momento che parliamo comunque di sicurezza, le precauzioni non sono mai troppe anche per il controllo degli accessi. In questo senso il consiglio numero uno di LAN service è quello di adottare la logica  del “tutto chiuso”, per poi “aprire” agli utenti gli accessi e le porte a loro strettamente necessari per la propria funzione aziendale. ”. Gli impiegati potranno andare negli uffici, gli operai in magazzino e così via. In alcuni casi, specialmente nei primi tempi, sarà necessario sbloccare alcune situazioni, così da evitare disservizi ed eccessive rigidità. Ma secondo l’esperienza di LAN Service si tratterà comunque di anomalie limitate, che possono essere gestite senza particolari problemi. Molta attenzione deve essere riservata anche agli aspetti finali: quando un dipendente lascia l’azienda, alla stessa stregua della disabilitazione dell’account e della casella email, i permessi di accesso vanno revocati senza appello. 

I benefici 

Quando un’organizzazione ha messo in piedi un buon progetto per il controllo degli accessi, può attendersi tutta una serie di vantaggi. Tra questi: 

  • Un rapido ROI dovuto all’economia di scala legata alla gestione delle chiavi fisiche
  • Un estremo controllo su chi-può-fare-cosa.
  • Una migliore e più economica gestione degli accessi temporanei da parte di fornitori e collaboratori

 D’altro canto, i casi di successo realizzati da LAN Service non mancano di certo: “Un’azienda di servizi, i cui tecnici operavano in reperibilità 24h, doveva continuamente fornire chiavi fisiche di accesso al magazzino ed al sito a tutti i tecnici. Quando questi ultimi davano le dimissioni spesso queste chiavi non venivano restituite, col rischio di avere in giro delle chiavi in grado di consentire l’accesso alle persone non autorizzate. L’implementazione del nostro sistema ha completamente risolto il problema”. In poche semplici parole, con l’esperienza e il supporto di Lan Service il controllo degli accessi diventa una cosa estremamente semplice, fruibile, capace di fornire numerosi vantaggi – e a un costo molto contenuto –  per le aziende di tutti i settori e dimensioni.

Guarda e vivi la video guida ecslusiva creata da Riccardo Novarese per conoscere tutti i dettagli del controllo degli accessi. Qui video e regole preziose da conoscere subito

Controllo degli accessi cos’è e perchè oggi non è un dettaglio ultima modifica: 2022-10-14T10:54:36+02:00 da Sara Comi

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