Exclusive Networks, non più tardi di circa un anno fa, era settembre 2021, annunciò al mercato l’intenzione di diventare una azienda pubblica di quotarsi in borsa. Una scelta precisa frutto di una strategia chiara rivolta verso la volontà di sviluppare un percorso di crescita solida sia a livello organico sia tramite acquisizioni.
Un percorso da costruire in un mondo, la security, che stava e, soprattutto oggi, sta guidando i budget di spesa di imprese di ogni forma e dimensione.
Non potrebbe essere altrimenti.
Una scelta che, a circa quindici mesi di distanza oggi strappa sorrisi ai manager e ai vertici della società che, proprio nei giorni scorsi, hanno fatto visita presso la loro sede italiana.
Un tour che conferma una rilevanza e una sintonia ormai consolidata con il nostro Paese all’interno delle strategie di questa società.
Questione di numeri e di una progressione, tutta nostrana, che da tempo ha dato vita ad un ecosistema di system integrator e vendor partner di altissimo livello e riferimento in una fase, come anticipato, in cui la richiesta di sicurezza nello spazio digitale accomuna ogni tipo di impresa.
Voce ferma e modi garbati, anche e soprattutto per questo Jesper Trolle, CEO di Exclusive Networks allarga un sorriso ampio quando, nel corso della sua visita in Italia, davanti ad alcuni giornalisti, gli viene chiesto di partire dai numeri della società.
«A un anno dalla nostra IPO di successo – racconta Trolle fianco a fianco con Augusto D’Antinone, CEO di Exclusive Networks Italia -, sono lieto di annunciare un’altra performance trimestrale molto solida che segue le ottime tendenze evidenziate nel primo semestre dell’anno. Il nostro forte slancio da quando siamo diventati una società pubblica continua, con le “gross sales” del terzo trimestre in crescita del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ciò è dovuto al duro lavoro e all’impegno dei nostri talentuosi team in tutto il mondo, che continuano a sfruttare la nostra posizione e influenza uniche all’interno dell’ecosistema informatico. Stiamo capitalizzando al meglio la forte domanda del mercato della sicurezza informatica. Abbiamo continuato a integrare e approfondire il nostro rapporto con i fornitori esistenti, il che ha contribuito a determinare un impressionante 88% di crescita del trimestre. Ciò è stato integrato con l’acquisizione di nuovi fornitori come Cymulate e l’estensione del contratto con fornitori strategici come Mimecast mentre espandiamo la loro copertura territoriale attraverso la presenza globale».
Numeri, record, scaturiti dalla capacità di crearsi un ruolo di vitale contatto tra vendor e partner sul territorio. «Siamo un ecosystem aggregator – ha spiegato Trolle – siamo l’orchestratore di un mondo che unisce circa 290 vendor focalizzati sul mondo cyber a qualcosa come 25mila system integrator sul territorio: network security, Hybrid work, cloud migration… in una fase in cui nessuno vuole “chiudersi” all’interno di un ambiente IT cloud o on-premise unico, il nostro è un ruolo chiave perché permette ai vendor di contare su un aggregatore strategico di tecnologie, servizi di eccellenza tecnologica, innovativa e ai partner di avere al proprio fianco un supporto decisivo per costruire e mettere al sicuro infrastrutture IT sempre più articolate, complesse, multicloud… Il segmento della security che sta trainando il mercato è sicuramente la parte di network su cui abbiamo sviluppato una collaborazione sinergica con due leader assoluti come Fortinet e Palo Alto Networks. Una relazione di grande ampiezza e profondità che ci permette di essere un solido interlocutore su un segmento così importante per le imprese. Uno dei nostri principali pillar per il prossimo futuro sarà quello di accrescere il ruolo di aggregatore. Cercheremo di associare sempre meglio il vendor corretto alla forma di partner corretto (service provider, reseller, system integrator, managed security service provider) al cliente corretto. E’ in atto una evoluzione profonda in tutte queste componenti della filiera e serve una orchestrazione precisa di esigenze e risposte.
Un ruolo a cui si affiancherà, come sempre, la forza e l’abilità di fiutare e portare sul mercato le migliori ed emergenti soluzioni di sicurezza. Poi, come in parte anticipato, continuerà la nostra strada legata alle operazioni di M&A che ci porterà ad integrare realtà sempre complementari e strategiche per i nostri obiettivi. In questo senso l’acquisizione di un distributore ad altissimo valore come Ignition lo scorso anno è stata una mossa strategica per rafforzare le nostre capacità di scoperta, accrescimento e scalabilità di vendor innovativi ed emergenti della sicurezza informatica»
La sfida delle competenze
Un tema a parte, come spesso capita di questi tempi, merita poi la parte delle competenze, della sfida legata alla ricerca dei talenti cyber che tutti oggi stanno inevitabilmente cercando.
«Una delle maggiori sfide nella sicurezza informatica in questo momento – hanno spiegato Trolle e D’Antinone – è il deficit globale di competenze informatiche e talenti, con circa 3,5 milioni di ruoli non realizzati. Sono particolarmente orgoglioso della nostra risposta a questa crisi globale avendo recentemente lanciato l’Exclusive Academy per reclutare, formare e trattenere esperti informatici e rimanere all’avanguardia della tecnologia. Con solo il 15% dei professionisti della sicurezza informatica nel mondo che raggiunge la propria posizione attraverso la formazione sulla sicurezza informatica, è evidente la necessità di aumentarla, cosa che intendiamo fare attraverso una combinazione di formazione pratica e teorica come parte di un programma a lungo termine. Ciò fa seguito alla nostra partnership ampliata con ThriveDX, leader globale nella formazione sulla sicurezza informatica, per fornire formazione end-to-end sulla sicurezza informatica e soluzioni per i talenti alla nostra rete globale di oltre 25.000 partner».
Ma c’è di più, c’è un mercato, come l’Italia su cui Exclusive scommette forte «è una “geografia” da sempre strategica per noi – ha spiegato Trolle – su cui continuiamo a crescere e a sviluppare casi di successo grazie ad un team di altissimo livello».
Exclusive Networks, il mercato italiano e la grande opportunità alla portata dei partner territoriali di prossimità
Una geografia su cui Augusto D’Antinone e il suo team sono impegnati nel supportare una evoluzione profonda in atto nel cuore della componente da sempre più caratteristica del canale ICT italiano, i partner, i system integrator di prossimità. «Da una parte il mondo della cybersecurity sta servendo ai grandi operatori del canale, ai grandi system integrator una serie di opportunità di business e di crescita senza precedenti. In Italia però c’è una fascia di operatori che ha la possibilità di cogliere opportunità altrettanto grandi ma su cui serve una strategia e un lavoro ad hoc. Sono trusted advisor di prossimità, nelle Regioni, nelle città, nei quartieri che, da sempre, accompagnano le imprese locali verso il digitale grazie alla capacità unica di parlare la loro lingua e di capire le dinamiche del loro territorio – spiega D’Antinone -. Sono però anche realtà che, oggi, devono assolutamente sviluppare nuove e più precise competenze, certificazioni per interagire con vendor estremamente innovativi e verticali sulla cybersecurity. Vendor, servizi e soluzioni che i loro clienti di fiducia, sul territorio cercano e di cui hanno bisogno oggi più che mai.
Serve dunque una accelerazione che porti queste realtà ad andare oltre la pura relazione di prossimità e fiducia per costruire rapporti in grado di scalare maggiormente verso l’innovazione e le competenze specifiche. Oggi la partita della sicurezza, quella che tutti stanno cercando di giocare, si vince solo passando da qui e noi cercheremo di aiutare questi importantissimi operatori a vincere questa sfida con percorsi di certificazione e formazione ad hoc.»
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