Grande soddisfazione in casa Oracle per i risultati fiscali del secondo trimestre FY22-23, chiuso nel mese di novembre. I dati rilevati dal report ufficiale rilevano flussi positivi praticamente su tutti i fronti dell’offerta, con il cloud a fungere da motore trainante per quasi tutte le iniziative in atto.
Il sentimento che si vive nella big tech fondata da Larry Ellison viene mirabilmente sintetizzato nelle parole che Alessandro Ippolito, Country Manager Italia di Oracle, ha espresso per commentare i risultati fiscali dell’azienda: “Questo trimestre ha visto anche in Italia il concentrarsi o il protrarsi di alcune sfide già incontrate a varie riprese nel periodo post-pandemico: tensioni sugli approvvigionamenti e la supply chain, rialzo dei costi dell’energia e delle materie prime, carenza di personale specializzato, unite poi ad aspettative crescenti dal lato dei consumatori e degli utenti, anche in termini di responsabilità ambientale ed ESG delle aziende. Nonostante tutto questo, anzi proprio in vista della risoluzione di queste sfide, siamo fieri di continuare a essere considerati dai nostri Clienti – pubblici e privati – un Partner di fiducia per la loro trasformazione digitale. In particolare, il mondo finanziario, bancario e assicurativo, quello dell’ICT e delle telecomunicazioni ma anche il settore sanitario, in cui così tanto stiamo investendo anche a livello globale, ci hanno dato grosse soddisfazioni: è il caso di Centrico-gruppo Sella, segnalato anche a livello internazionale”.
Proprio la crescita della base clienti avrebbe pertanto consentito, secondo Ippolito, di raggiungere dei risultati sempre più confortanti, nella piena intenzione di continuare a crescere: “Che si tratti di infrastrutture IT e cloud, come nel recente caso di BPER Banca, o di applicazioni cloud per la gestione dei processi di back-end aziendali, come in quello di Farmacie Italiane, il mercato italiano ci riconosce una posizione speciale e di questo, come azienda presente in Italia da oltre 40 anni con una storia di ‘custode e gestore dei dati aziendali più importanti’, non possiamo che essere orgogliosi”.
Vediamo, in sintesi, i principali dettagli emersi dalla relazione pubblica da Oracle sui risultati finanziari del secondo trimestre FY22-23.
I dati del successo finanziario
Il dato più rilevante che emerge dal report sui risultati fiscali di Oracle per il secondo trimestre FY22-23 corrisponde ad un aumento del 18% dei ricavi su base annua, con un +25% a valuta costante, per un totale equivalente di 12,3 miliardi di dollari.
Il cloud e tutti i servizi ad esso connessi costituiscono una quota sempre più rilevante dell’offerta di Oracle, come confermano i ricavi legati ai servizi e al supporto licenze, aumentati del +14%, con un +20% a valuta costante, per un equivalente di 8,6 miliardi di dollari. In particolare, i ricavi delle licenze cloud e on-premise sono aumentati del +16% (+23% a valuta costante) per 1,4 miliardi di dollari complessivi.
Oracle si è rivelata molto attiva sul fronte delle acquisizioni per potenziare l’offerta del proprio portfolio tecnologico. Le nuove aziende coinvolte nella corporation consentono di migliorare sensibilmente anche i dati economici del gruppo, come dimostra Cerner, attiva in ambito healthcare e capace sin d’ora di contribuire con 1,5 miliardi di dollari al fatturato totale.
Tale risultato viene enfatizzato addirittura dal deus ex machine di Oracle, il suo fondatore Larry Ellison, attuale chairman e CTO dell’azienda: “Dall’acquisizione, Cerner ha contribuito alla crescita di Oracle e Oracle ha aiutato Cerner a migliorare la sua tecnologia. […] Siamo solo all’inizio della nostra missione di modernizzazione dei sistemi informativi sanitari. Sulla scia della pandemia di COVID, in tutto il mondo si avverte l’urgenza di trasformare e migliorare i sistemi sanitari nazionali. I nostri obiettivi sono ambiziosi: automatizzare completamente gli esperimenti clinici per abbreviare i tempi di sviluppo e somministrazione di nuovi farmaci salvavita, consentire ai medici di accedere facilmente a informazioni migliori che portino a risultati di cura migliori per i pazienti e fornire ai professionisti della sanità pubblica un sistema di allerta precoce che localizzi e identifichi i nuovi agenti patogeni in tempo per prevenire la prossima pandemia. Si tratta di un’opportunità di una portata senza precedenti, così come anche la responsabilità che ne deriva”.
I ricavi differiti a breve termine riportati da Oracle ammontano a 8,7 miliardi di dollari, mentre il flusso di cassa operativo ammonta ad un totale di 15,1 miliardi di dollari, per un periodo riferito agli ultimi dodici mesi di esercizio.
Oltre alla già citata soddisfazione di Ippolito per quanto riguarda il capitolo italiano, anche i vertici assoluti dell’azienda hanno ufficializzato a mezzo stampa voci di notevole ottimismo, soprattutto sul fronte degli investimenti in cloud. Per Safra Catz, CEO di Oracle: “Questa forte crescita complessiva dei ricavi è stata alimentata dalle attività cloud di Oracle sia in ambito applicativo che infrastrutturale, cresciute rispettivamente del +59% e del +45% a valuta costante. Il fatturato del nostro Fusion Cloud ERP è aumentato del +28% a valuta costante, quello di NetSuite Cloud ERP è cresciuto del +29% a valuta costante: ognuna delle nostre attività strategiche ha registrato una solida crescita dei ricavi nel secondo trimestre”.
Le soluzioni Oracle e il supporto a clienti di grande valore
Il Q2 di Oracle, al di là dei confortanti successi sul fronte economico, ha visto l’acquisizione di nomi di assoluto rilievo, che vanno ad arricchire un portfolio clienti tra i più prestigiosi in ambito IT. Tra i nomi più prestigiosi possiamo riscontrare:
- Airbnb: dopo diversi anni di gestione dell’azienda su sistemi eterogenei, il colosso del bed & breakfast ha consolidato l’operatività delle divisioni finanza, contabilità e reporting finanziario su Oracle Fusion Cloud ERP, EPM e Procurement;
- Duracell: ha scelto Oracle Fusion Cloud HCM per standardizzare i dati aziendali sul personale, raggiungendo la creazione di report self-service, migliorando l’efficienza dei processi HR;
- Nespresso (Nestlé): ha migrato le applicazioni e i database principali sui servizi Exadata Cloud@Customer di seconda generazione;
- Petronas: la celebre compagnia petrolifera ha deciso di adottare un approccio multicloud. Storico cliente di Microsoft Azure, il gruppo malese utilizzando Oracle Cloud Infrastructure per gestire database Oracle ad alte prestazioni, sfruttando Oracle Interconnect per MS Azure;
- Centrico: società del Gruppo Sella, uno dei più antichi gruppi bancari italiani, che fornisce servizi IT gestiti a istituzioni finanziarie attraverso le sue operazioni in India, Italia e Romania. Nell’ambito della trasformazione digitale propria e dei propri clienti, Centrico si è affidata a Oracle Cloud Infrastructure per migrare in modo sicuro i dati dei clienti nel cloud, ottenendo al contempo livelli di efficienza importanti in termini di flessibilità, scalabilità e time-to-market tali da giustificarne l’investimento.