“Una nuova era informatica è iniziata. Le aziende di tutto il mondo stanno passando dal calcolo generico al calcolo accelerato e all’intelligenza artificiale generativa“.
Sono queste le parole di Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA, la società che più di ogni altro ha investito nell’intelligenza artificiale generativa e, ora, ne sta raccogliendo i frutti. E i numeri danno ragione a Huang quando decise già qualche anno prima dello scoppio del fenomeno della IA generativa di investire in quella direzione. E i numeri sono davvero monstre.
Il momento è stato quando Nvidia ha virato sull’elaborazione delle immagini basata sull’intelligenza artificiale sotto forma di ray tracing e upscaling intelligente, ossia: RTX e DLSS.
I numeri di Nvidia
La società di Santa Clara (California, Usa) ha riportato un fatturato di 13,51 miliardi di dollari nel secondo trimestre (anno fiscale 2024), una cifra che ha superato le aspettative di Wall Street ed è stata il doppio dei 6,7 miliardi di dollari generati nello stesso periodo dell’anno scorso. Gli analisti prevedevano un fatturato del secondo trimestre di 11,22 miliardi di dollari, superato con un margine importante.
Nvidia ha registrato un utile netto (GAAP) di 6,18 miliardi di dollari rispetto ai 656 milioni di dollari realizzati nello stesso periodo dello scorso anno, vale a dire un guadagno di nove volte superiore. L’utile netto di Nvidia è salito alle stelle anche a partire dal primo trimestre, quando ha riportato guadagni di 2,04 miliardi di dollari. Gli utili per azione (EPS) diluita per il trimestre sono stati di 2,48 dollari, in aumento dell’854% rispetto allo stesso periodo del 2022. Anche in questo caso le previsioni degli analisti sono state superate, infatti prevedevano utili per azione pari a 2,09 dollari.
Si tratta di un vero e proprio boom che non ha sorpreso di certo Huang, sapeva che gli investimenti fatti erano azzeccati, ma ha sorpreso i mercati per il fatto che da adesso in poi è Nvidia a trainare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale generativa, grazie al fenomeno Chat GPT di OpenAI.
Nvidia e il calcolo accelerato
Storico marchio, riconosciuto nel mondo del gaming da sempre, Nvidia ha saputo da un lato prevedere gli investimenti, sapendo che quel vento andava navigato, e, dall’altro, ha saputo sfruttare il momento di rallentamento delle consegne dei chip dall’Asia.
L’azienda non cambia rotta rispetto al gaming, che da sempre ha costituito l’entrata principale, ma adesso, dopo aver diversificato, si appresta a vincere la sua scommessa.
“Nel mondo esiste qualcosa come un trilione di dollari di data center installati nel cloud”, ha affermato Huang durante la conferenza di presentazione dei risultati finanziari. “E quei trilioni di dollari di data center sono in fase di transizione verso il calcolo accelerato e l’intelligenza artificiale generativa. Stiamo assistendo a due spostamenti simultanei di piattaforma nello stesso momento”.
Huang ha anche affermato che il calcolo accelerato è il modo più conveniente, più efficiente dal punto di vista energetico e più performante per fare elaborazione oggi. E adesso è arrivato il computing, reso possibile dall’intelligenza artificiale generativa.
“Questa incredibile applicazione offre ora a tutti due motivi per passare a un passaggio di piattaforma dall’informatica generica – il modo classico di fare elaborazione – a questo nuovo modo di eseguire l’elaborazione informatica accelerata”, ha dichiarato ancora Huang.
Nvidia è diventata la prima azienda di semiconduttori ad accumulare una valutazione di mercato di 1.000 miliardi di dollari, dopo un altro trimestre eccezionale registrato lo scorso maggio. Il colosso dei chip è emerso come il principale fornitore di infrastrutture necessarie per supportare il crescente utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale.
Gli investitori stavano aspettando ulteriori prove che il secondo trimestre fosse l’inizio di un’espansione a lungo termine e non un picco temporaneo. E i numeri che hanno ottenuto sono stati più alti di quanto sperato.
Nvidia continuerà, ovviamente, a sviluppare questo settore affidando la produzione dei chip in outsourcing a Taiwan Semiconductor Manufacturing e Samsung Electronics. Per il resto, continuerà ad aggiornare i suoi prodotti e a rilasciare software e servizi correlati, con l’obiettivo di mantenere il suo vantaggio sui diretti concorrenti anche in questa area.