Ecco il Data Center dentro una montagna. Nasce Trentino Data Mine, la tecnologia Dedagroup accende il cloud made in italy.
La miniera dismessa dell’azienda Tassullo sarà la sede dell’avveniristico data center Trentino Data Mine, un progetto da 50,2 milioni di euro finanziato grazie ai fondi del PNRR che sarà costruito e gestito da società in partenariato pubblico-privato composto da eccellenze nei rispetti ambiti di competenza come Covi Costruzioni, Dedagroup, GPI e ISA, coordinati dall’Università di Trento.
Trentino Data Mine nasce con l’ambizioso obiettivo di diventare un punto di riferimento europeo per l’innovazione digitale, soprattutto sui temi riguardanti la salute, l’intelligenza artificiale, la sicurezza informatica, il fintech e il big data analytics.
Il progetto consiste nella realizzazione di un data center green direttamente all’interno della montagna, in un ambiente controllato, selezionato per garantire i massimi livelli in termini di protezione dall’inquinamento elettromagnetico, sicurezza dei dati e sostenibilità energetico-ambientale.
Vediamo i dettagli che fanno di Trentino Data Mine una delle più importanti iniziative di sviluppo locale e innovazione a livello europeo, secondo un modello che vanta pochi precedenti anche a livello mondiale.
Trentino Data Mine: la missione 4 del PNRR prende forma all’insegna della sostenibilità
Trentino Data Mine nasce grazie ad un partenariato pubblico-privato vede quale soggetto attuatore l’Università di Trento, a cui fa capo la responsabilità generale, la direzione scientifica e la supervisione del lavoro di un raggruppamento temporaneo di imprese, selezionato tramite gara pubblica, formato da Covi Costruzioni, Dedagroup, GPI e ISA.
Il pool di imprese aggiudicatarie avrà il compito di progettare e realizzare l’intera infrastruttura edile, oltre a fornire, installare, configurare e gestire l’intera infrastruttura tecnico-informatica del data center.
Trentino Data Mine nasce grazie ad una progettualità inserita a suo tempo nell’ambito del PNRR Missione 4 “Istruzione e ricerca – Dalla ricerca all’impresa”, che prevede un termine per l’esecuzione di 36 mesi. Il business plan dell’opera riporta che il costo totale di 50,2 milioni verrà finanziato da risorse pubbliche per 18,4 milioni e per i restanti 31,8 milioni da capitale privato. La voce più consistente dell’investimento, equivalente a circa 18 milioni, verrà stanziata per realizzare gli impianti tecnici necessari per garantire la conversione della miniera in un data center “green”, il cui ROI è atteso nell’arco di 15 anni dall’avvio del progetto (2023-2037).
Trentino Data Mine si aggiunge ad una serie di iniziative già ospitate negli oltre 80mila metri quadrati dell’ex sito estrattivo, che attualmente prevedono celle ipogee per la conservazione delle celebri mele della Val di Non, per la fermentazione dello spumante ed altre attività che richiedono ambienti a temperatura controllata, che nel caso della ex miniera di Tassullo sono garantiti in modo prevalentemente naturale dall’interno della montagna.
Si tratta di un esempio virtuoso sia dal punto di vista della sostenibilità energetica, dal momento che le condizioni del sito riducono al minimo il contributo impiantistico per la climatizzazione dei locali del data center, sia dal punto di vista ambientale, a cominciare dall’impatto pressoché nullo in termini di consumo del suolo, trattandosi di un’opera interamente ipogea. La struttura risulta perfettamente efficiente anche per quanto concerne la protezione dagli eventi naturali, dalle intrusioni ed è nativamente concepita per sfruttare varie fonti di energia rinnovabile.
Agli aspetti funzionali si aggiunge la piena valorizzazione di un sito altrimenti dismesso, che torna a funzionare quale elemento di sviluppo locale, catalizzando investimenti e creando occupazione su tematiche per cui si attende una notevole crescita a livello di mercato per molti anni a venire.
Per quanto riguarda gli aspetti legati all’information technology, cuore del data center di Trentino Data Mine, verranno svolte in totale sicurezza un’ampia gamma di servizi IT capaci di sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale, dell’high performance computing (HPC), dell’edge computing e della cybersecurity, ivi compresi aspetti di notevole avanguardia come la crittografia quantistica.
Trentino Data Mine: oltre il data center, un ecosistema dell’innovazione
Trentino Data Mine nasce con la progettualità di creare un ecosistema capace di diventare un punto di riferimento per soggetti pubblici e privati nell’ambito dell’innovazione digitale a 360 gradi, per attività basate su modelli di open innovation e open integration relative a:
- Archiviazione e trattamento dei dati
- Consulenza per la creazione di roadmap di sviluppo tecnologico
- Tecnologie open source
- Verifica e validazione di nuove applicazioni commerciali
- Sviluppo di prototipi e mock-up
- Validazione tecnologica dei prodotti, processi e servizi digitali
I già citati riferimenti alle esperienze di open innovation e open integration mirano a creare attorno all’ecosistema di competenze e tecnologia di Trentino Data Mine una rete capace di coinvolgere internamente ed esternamente una vasta platea di stakeholder, in grado di dare un notevole impulso al territorio nell’ambito delle attività di innovazione e trasferimento tecnologico che interessano sia i soggetti privati che gli enti pubblici chiamati a modernizzare i loro servizi.
Secondo quanto riportato dal comunicato ufficiale della costituzione della omonima srl: “La presenza di Trentino Data Mine permetterà inoltre di potenziare la rete di collegamento già esistente tra le istituzioni di ricerca, le aziende, le infrastrutture tecnologiche e le facilities presenti sul territorio, in particolare nell’ambito della salute, della sicurezza digitale, della gestione dati e finanziaria. Oltre all’Università di Trento, capofila del progetto, tra i partner pubblici a forte competenza nel settore ICT avranno un ruolo importante la Fondazione Bruno Kessler e EIT Digital. Saranno anche coinvolti la Fondazione Hub Innovazione Trentino e Trentino Sviluppo”.
Trentino Data Mine si configura inoltre quale: “Un’opportunità di lavoro a personale con alta specializzazione proveniente da ambiti diversi: dal management dell’innovazione alla ricerca, dalla consulenza imprenditoriale all’expertise tecnico, per accompagnare i processi di crescita industriale delle aziende che parteciperanno all’ecosistema. La struttura organizzativa vedrà la presenza in sinergia di un comitato scientifico e di uno industriale che faranno riferimento al consiglio di amministrazione composto da partner pubblici e privati. A dirigere le operazioni sarà un infrastructure manager come previsto dal progetto”.
Le aree di interesse tecnologico e il valore aggiunto della consulenza
Gli elementi core che animano il progetto di Trentino Data Mine puntano a creare una realtà di riferimento su scala europea per l’innovazione digitale, finalmente capace di attrarre investimenti internazionali. Gli spazi all’interno della miniera prevedono l’apertura nei confronti di imprese e enti pubblici, a sostegno delle loro attività IT, proponendosi quale un hub di supporto specifico. Trentino Data Mine prevede quattro aree di interesse tecnologico e un’attività di consulenza generale sui temi dello sviluppo ad esse legate.
Intelligenza artificiale
Consiste nell’impiego delle varie tecniche di AI in ambito commerciale e industriale, con attività che comprendono, secondo le indicazioni del progetto:
- Big data analytics
- Manutenzione predittiva
- Automazione dei processi
- Computer vision
- AI spiegabile (eXplainable AI – XAI)
L’ultimo punto dimostra l’attenzione nei confronti dei temi etici dell’intelligenza artificiale e dell’importanza di creare fiducia nei confronti delle persone e delle imprese nei confronti della sua progressiva adozione, spiegando anche agli stakeholder non tecnici come la AI prende determinate decisioni.
Edge computing
Consiste nel modello di calcolo distribuito che caratterizza le cosiddette periferie della rete, dove l’elaborazione dei dati avviene in prossimità del punto in cui vengono generati. L’edge computing, rispetto ad altri modelli di architettura IT, consente di lavorare con latenze ridotte ed ottenere una gestione più veloce delle informazioni con una riduzione del traffico dati e una maggior robustezza relativa alla business continuity, mettendo al riparo le aziende da cadute di connessione e possibili downtime relativi ad infrastrutture centralizzate presso altre sedi e in cloud.
Cybersecurity
La sicurezza informatica è passata nel giro di pochi anni dall’essere vista da un’entità quasi opzionale ad una delle attività fondamentali per garantire la sopravvivenza di un’azienda nell’era digitale. Trentino Data Mine vedrà l’implementazione del paradigma Zero Trust e prevederà anche attività in grado di avere un impatto dirompente in futuro, come nel caso della crittografia quantistica.
Consulenza informatica e tecnologie emergenti
Trentino Data Mine si propone quale punto di riferimento per il territorio nell’ambito della consulenza nel business digitale, ritenuta una delle attività più interessanti in termini di crescita sul mercato nell’arco dei prossimi anni.
Il comunicato di presentazione dell’iniziativa riporta infatti come: “Secondo le stime di Confindustria (luglio 2021) i servizi in cloud e per la gestione dei big data e della cybersicurezza sono stati l’asse portante degli investimenti negli ultimi anni. I servizi in cloud sono cresciuti del 18,8% nel 2020 e hanno raggiunto un volume globale di circa 4 miliardi di valore, mentre i big data dell’8,7% pari a 1,2 miliardi di euro. Un trend che non accenna a diminuire, dal momento che le stime per i prossimi cinque anni prevedono un’ulteriore crescita del 10,8% nei servizi di consulenza per il business digitale”.
I dati della stima di Confindustria provengono dalla ricercar di Gartner: “Forecast Analysis: Digital Business Consulting Services, Worldwide” pubblicata nel dicembre 2020.
I creatori di Trentino Data Mine
Il gruppo formato da Covi Costruzioni, Dedagroup, GPI e ISA si è aggiudicato la gara pubblica per la progettazione e la realizzazione di Trentino Data Mine. Si tratta di un pool di imprese in grado di garantire expertise di alto livello in vari ambiti disciplinari che spaziano dall’AEC alla trasformazione digitale degli enti pubblici e privati presenti sul territorio.
In chiusura, segue un profilo sintetico delle quattro organizzazioni (fonte Dedagroup – Nasce il primo data center green nel cuore della montagna – comunicato stampa Trentino Data Mine)
Covi Costruzioni (sede a Predaia in Val di Non) con l’azienda Tassullo – che dal 1909 realizza prodotti in calce idraulica naturale per il restauro e l’edilizia – coniuga l’esperienza artigiana dei fondatori alle più moderne tecnologie di progettazione ingegneristica per realizzare costruzioni di alto livello e rispettose della sostenibilità edilizia.
Dedagroup (quartier generale a Trento) è il polo di aggregazione delle eccellenze italiane del software e delle soluzioni As a Service (Saas) che dal 2000 porta nel Paese e nel mondo la qualità degli applicativi italiani per favorire e accelerare la transizione digitale distribuendo valore su tutto il territorio. Dedagroup può contare su un’importante esperienza maturata nei servizi di gestione dei dati grazie a Deda Cloud, il Managed Cloud & Security Services Provider del Gruppo.
GPI (quartier generale a Trento) è la società di riferimento per la trasformazione digitale della Sanità. Quotata in Borsa sul Mercato EXM, accompagna le organizzazioni socio-sanitarie pubbliche e private nel miglioramento continuo dei processi e nell’innovazione dei modelli di assistenza, cura e prevenzione. L’offerta si compone di soluzioni software, tecnologie e servizi per abilitare percorsi di cura sostenibili ed efficienti e dare adeguate risposte alle nuove esigenze di salute e benessere delle persone. Nell’ambito delle proprie attività si occupa inoltre di Cybersecurity, con un’apposita business unit.
ISA (Istituto Atesino di Sviluppo, con sede a Trento), holding di partecipazioni che opera da più di 90 anni in Trentino-Alto Adige e nelle zone limitrofe, conta oltre 50 partecipazioni in diversi settori con un patrimonio netto consolidato di circa 165 milioni di euro. La mission di ISA è quella di investire in iniziative finalizzate a creare opportunità di crescita e sviluppo del territorio.