Oracle delinea la propria strategia su AI e cloud e annuncia che la prima implementazione europea di Alloy, che consente installare una cloud region completa nel data center di un partner, è stata realizzata nel nostro Paese
In un momento in cui l’Intelligenza Artificiale è al centro di tutte le attenzioni e – soprattutto – di tutte le valutazioni di investimento da parte delle imprese, c’è un aspetto che non bisogna trascurare né sottovalutare: per poter sfruttare i benefici dell’AI serve una infrastruttura solida e robusta.
Ed è qui che Oracle gioca le proprie carte, con una articolata su tre pilastri fondamentali: la tecnologia Fusion, le Industry Apps, una robusta gestione dei dati. Il tutto pienamente integrato e consolidato.
L’AI in tutti i livelli dello stack tecnologico
Lo ha recentemente sottolineato Doug Kehring, Executive Vice President of Corporate Operations di Oracle, in Italia per la tappa milanese dell’Oracle CloudWorld Tour, ricordando che qualunque implementazione di AI ha bisogno di un robusto database sottostante, a sua volta supportato da piattaforme end-to-end che non solo rispondono alle esigenze immediate dei clienti, ma che sono anche in grado di adattarsi dinamicamente a contesti in evoluzione.
Il tutto declinato in una vasta gamma di casi d’uso, sviluppati anche per singola industry.
Il punto è chiaro, sottolinea sempre Kehring: Oracle si impegna a garantire che l’automazione sia al centro delle operation aziendali, facilitando un percorso di trasformazione e modernizzazione che passa attraverso un processo circolare e continuo articolato in quattro fasi: pianificazione, implementazione, operation e innovazione.
Con la consapevolezza che la tecnologia, sebbene fondamentale, rappresenti solo una parte dell’equazione, Oracle pone i dati di qualità alla base delle proprie innovazioni, integrando nativamente soluzioni AI in tutti i processi di business: solo così è possibile massimizzare i benefici derivanti dall’uso dei dati.
La sua strategia punta a inserire l’intelligenza artificiale a tutti i livelli dello stack tecnologico, dall’infrastruttura al PaaS, fino al SaaS delle Fusion Applications, integrando direttamente le funzionalità AI come strumenti applicativi anziché come add-on, così da fornire soluzioni che siano al tempo stesso innovative e intrinsecamente legate al core business dei clienti.
Il cloud sovrano e la Oracle Cloud Infrastructure
In sintesi, il futuro per Oracle si gioca sulle sfide e sulle opportunità legate all’intelligenza artificiale generativa, al concetto di cloud sovrano e all’esplosione dei dati in tutte le sue forme.
Per quanto riguarda il cloud, l’adozione delle soluzioni Oracle da parte delle grandi organizzazioni in Italia, specialmente nel mondo finanziario e delle utility, segnala un progresso decisivo, declinate in progetti complessi basati sulla Oracle Cloud Infrastructure.
OCI oggi comprende oltre un centinaio di servizi, sia distribuiti in modalità pubblica dai propri data center, incluso quello italiano, sia implementati direttamente presso il cliente attraverso la soluzione Dedicated Region Cloud at Customer, sia erogati in collaborazione e co-location con hyperscaler come Microsoft, o ancora permettendo a partner e MSP di rivendere infrastruttura e servizi sui mercati
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Oracle Alloy: la prima implementazione europea è con il PSN
Rientra in quest’ultima opzione l’implementazione di Oracle Alloy nel Polo Strategico Nazionale.
Oracle Alloy di fatto prevede l’installazione di una cloud region completa nel data center del partner. In questo caso, prima implementazione in Europa, il Polo Strategico Nazionale, l’infrastruttura ad alta affidabilità che ha l’obiettivo di dotare la Pubblica Amministrazione di tecnologie e infrastrutture cloud, ha scelto di utilizzare l’infrastruttura cloud di Oracle per lanciare una propria region dedicata ai servizi di cloud gestito. La region, definita PSN Managed, servirà alla modernizzazione delle Pubbliche Amministrazioni: si tratta di una infrastruttura cloud, realizzata in Italia e gestita interamente all’interno dei data center di PSN, sviluppata con elevati livelli di sicurezza e controllo, adeguati alla gestione di dati strategici.
Come spiegato da Paolo Trevisan, chief technology & information officer di Polo Strategico Nazionale, Oracle Alloy è di fatto, in questo caso, una infrastruttura cloud sovrana che permette una gestione completa dello stack tecnologico in modo sicuro e isolato rispetto al cloud pubblico commerciale, come Dedicated Region destinata solo alle Pubbliche Amministrazioni.
Offre un’ampia gamma di servizi cloud Oracle in modalità gestita, garantendo al contempo la sicurezza dei dati strategici di livello 3 e consentendo una gestione diretta delle chiavi crittografiche esterne e una revisione completa del codice prima del suo rilascio.
PSN, che sta guidando l’amministrazione pubblica italiana nella transizione al cloud, incluse le amministrazioni locali, la sanità, la difesa e l’istruzione, ha già siglato 235 contratti, mentre ulteriori 312 enti sono in fase di contrattualizzazione e ha scelto Oracle come fornitore dell’architettura basata su data center Tim. Oracle Alloy, così, è stato personalizzato ed esteso, così da per soddisfare i requisiti specifici della pubblica amministrazione.
Si tratta dunque di una vera e propria best practice, referenziabile nell’impostazione e dunque replicabile in contesti simili in altri Paesi e Regioni: un esempio sul campo di come Alloy sia gestibile dai partner in modo indipendente, controllandone completamente le operation.