Continua senza sosta l’impegno di Microsoft nell’ambito degli AI PC, come confermano i nuovi laptop della famiglia Surface, che integrano in Windows 11 le ultime funzioni basate sull’intelligenza artificiale, con l’assistente Copilot e un’architettura hardware di nuova generazione, che segna l’avvio della partnership con Qualcomm.
Si tratta di qualcosa di simile a quanto Apple ha già fatto vedere con i nuovi Mac, ma secondo Satya Nadella, recentemente intervistato dalla giornalista e tech influencer Joanna Stern, Microsoft si avvierebbe a fare ancora meglio.
Nell’ambito di una conversazione dal tono divulgativamente “friendly”, coerente con il consueto stile della rubrica “Tech Things with Joanna Stern” (Wall Street Journal Video), il CEO di Microsoft ha presentato le ultime novità, concepite end-to-end per realizzare un laptop Windows 11 performante, attento ai consumi e dotato di tutte le funzionalità necessarie per eseguire senza compromessi le applicazioni basate sull’intelligenza artificiale.
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Windows AI PC: perché batterà i Mac, secondo Nadella
“Apple ha svolto un lavoro fantastico con i suoi innovativi Mac, ma noi siamo qui per superarli”. Sono le parole con cui Satya Nadella avvia una divertente ma più che mai concreta conversazione con Joanna Stern, relativa ai nuovi Copilot+ PC: le nuove funzioni dell’assistente AI di Microsoft per un Windows 11 sempre più confidente con l’architettura ARM, dopo intere generazioni all’insegna delle piattaforme x86. Un’alternativa tecnologica interessante, che appunto pone i nuovi AI PC di Microsoft in diretta competizione con i Mac di Apple, autentico pioniere a livello mainstream con i suoi processori serie M.
Secondo i dati partigianamente diffusi da Microsoft, i nuovi Surface avrebbero una velocità complessiva superiore del 58% rispetto ai Macbook Air dotati di processore Apple Silicon M3, con una batteria in grado di durare il 20% in più.
L’intervista sfrutta in pieno la formula molto americana della pubblicità comparativa per enfatizzare vari aspetti che caratterizzano gli AI Copilot+ PC, che porteranno il marchio della stessa Microsoft e di vari OEM, come Dell e Lenovo: “Computer di cui le persone che amano Windows dovranno essere orgogliose”, almeno secondo l’opinione di Nadella che precisa inoltre come siano state progettati nello specifico per la AI.
Nella definizione stessa degli AI PC, Nadella ribadisce come riguardo la AI: “Si tratta di un’abbondanza di computing, distribuita soprattutto in cloud. Così abbiamo creato GPT-4, che ha essenzialmente cambiato il mondo. Ora quello che è accaduto in cloud sta arrivando nell’edge, un edge che va sostanzialmente reinventato prima di parlare di PC”.
L’architettura ARM di nuova concezione: i processori Qualcomm Snapdragon X
Gli AI PC nascono per soddisfare un’esigenza di calcolo in locale dovuta alle applicazioni di intelligenza artificiale generativa, in particolare per quanto riguarda alcune funzioni specifiche. Per questa ragione, Microsoft ha deciso di integrare nei nuovi Copilot+ PC un nuovo processore, il Qualcomm Snapdragon X, dotato di una NPU (neural processing unit), specifica per risolvere i task AI brevi e frequenti, sgravando il lavoro della CPU e soprattutto della GPU, che può in tal modo dedicarsi esclusivamente ai calcoli più gravosi.
La piattaforma hardware di Copilot+ PC sia basa sull’architettura ARM, già ampiamente diffusa nell’ambito delle tecnologie mobile, che consente di ottenere macchine molto performanti per la AI, in grado di ottimizzare in maniera drastica i consumi energetici, superando ampiamente le 20 ore di autonomia in condizioni di utilizzo intermedio.
AI PC, la user experience di Copilot: dalla memoria operativa di Recall alla traduzione simultanea in 44 lingue
I nuovi laptop Copilot+ PC presentano funzioni basate sulla AI decisamente innovative, basate nello specifico sull’operato in locale, nell’edge citato in più occasioni da Nadella. È il caso di Recall, che sfrutta la “memoria fotografica” degli screenshot realizzati automaticamente da Windows per conoscere la storia di ciò che l’utente effettua sulla macchina, supportando funzioni di ricerca semantica molto approfondite, le cui potenzialità appaiono decisamente più interessanti rispetto alla tradizionale ricerca di documenti.
Gli utenti possono definire i contesti in cui Windows può acquisire gli screenshot, o disabilitare del tutto questa funzione. In ogni caso, si tratta di dati che rimangono strettamente in locale, nella memoria della macchina.
Quando Joanna Stern chiede a Nadella quali siano i fattori che distinguerebbero Microsoft in merito alla fiducia nei confronti della AI, emerge la relazione dell’utente con gli AI Agent di Windows, un fattore che: “Non è stabilito dal vendor, ma è formato da noi stessi, è una decisione personale, forse persino spirituale. Posso avere più agenti a cui delegare diverse cose da fare”.
Un’altra funzione innovativa di Copilot+ PC è contenuta nell’applicazione in locale: Co-creator, un AI image generator che assiste in vari modi gli utenti nella creazione di contenuti visivi, partire da semplici prompt di testo e schizzi concettuali.
Molto interessanti anche le funzioni di traduzione simultanea, al momento disponibili per 44 lingue, oltre all’inglese, basate su small language model (SML) eseguiti direttamente in locale, in quanto non necessitano della potenza di calcolo richiesta dagli LLM come ChatGPT o lo stesso Copilot, che continuano ad essere eseguiti in cloud.
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Uno sguardo verso il futuro della AI e del computing
La AI oltre ad impattare in maniera sensibile sulla creazione e gestione di contenuti, rappresenta al tempo stesso un nuovo modo di interagire con i computer, nonostante questi stiano mantenendo il loro aspetto tradizionale, almeno per quanto riguarda le interfacce fisiche e gli input method. Nadella esprime la propria visione in merito: “Pensiamo a quando è arrivato Internet, il browser è nato su Windows, ma è andato ben oltre Windows. Vogliamo essere sicuri di costruire un Copilot+ PC ottimizzato per Copilot ma al tempo stesso mi aspetto che Copilot vada ovunque. L’innovazione dell’interfaccia dell’agente personale potrò utilizzarla con WhatsApp e qualsiasi altra applicazione di messaging, sul telefono e in molte altre situazioni”.
Gli AI PC possono ridefinire in maniera più user friendly il rapporto dell’uomo con la tecnologia. Per quanto riguarda il futuro del computing, Nadella specifica infatti di aspettarsi: “Un computer che mi capisce, rispetto ad un computer che devo capire”, chissà che non stesse pensando a qualcosa di particolare riguardo Windows 12…