Le Soft Skills, come comunicazione, leadership e adattabilità, stanno diventando indispensabili nel mondo del lavoro moderno. Queste abilità trasversali, unite alle competenze tecniche, permettono di affrontare le sfide future, migliorare la collaborazione e promuovere l’innovazione. Ne parla a Milano il 17 luglio il Circle of Tech Innovators.

In uno scenario in continua trasformazione, possedere competenze e conoscenze tecniche non è più il solo requisito indispensabile per trovare il proprio posto nel mondo del lavoro. 
Se è vero, come è vero, che la natura del lavoro è in continua evoluzione, è indispensabile che le persone si valorizzino non solo per le loro capacità tecniche o per le conoscenze di dominio acquisite, ma anche per attributi e abilità diversi e diversificati, che permettano loro di collaborare con team e colleghi.
Sono le cosiddette soft skills, ovvero le competenze trasversali, relazionali o interpersonali, che complementano le hard skills, vale a dire le competenze di dominio, tecniche e specifiche “tradizionalmente” intese.

Con soft skill si parla di intelligenza emotiva e si intende un insieme di attributi personali e di abilità che permettono agli individui di interagire efficacemente con gli altri in un contesto professionale, di collaborare, di gestire in modo efficace il loro tempo,  di comunicare con chiarezza.

Proprio per la loro natura “immateriale”, è difficile misurare o definire con precisione la “quantità” di soft skills necessarie per uno specifico settore o per una determinata professione. 
Di certo, è oggi necessario saper navigare in dinamiche interpersonali complesse, così come è importante saper costruire relazioni forti nel proprio ambiente di lavoro.

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Quali sono le principali Soft Skills

Malgrado l’apparente indeterminatezza del tema c’è un perimetro i riferimento per le soft skills, tra le quali si fanno rientrare, in generale, capacità di comunicazione, ovvero non solo parlare in modo chiaro, ma anche saper ascoltare,  capacità di pensiero critico, che aiuta ad analizzare situazioni complesse, capacità di leadership… Servono poi un atteggiamento positivo fatto non solo di entusiasmo, ma anche di rispetto, serve la capacità di lavorare in team, così come è indispensabile l’etica del lavoro.

Le Soft Skill fondamentali nel 2024

Poche settimane fa, tuttavia, Forbes ha cercato di normalizzare una riflessione proprio sulle soft skill, elencandone 11, considerate centrali nel 2024. 
Si parte, naturalmente, con la comunicazione, considerata a pieno titolo forse la più rilevante tra le soft skill.
In effetti, la comunicazione efficace è fondamentale per costruire solide relazioni con colleghi, clienti e stakeholder. Questa abilità include non solo la capacità di trasmettere messaggi in modo chiaro e convincente, ma anche di comprendere le esigenze degli altri e rispondere ai feedback. È considerata una componente critica del successo professionale e si declina in abilità diverse tra loro, come ascolto attivo, comunicazione verbale, non verbale, scritta e capacità di presentazione.

Al secondo posto Forbes mette la leadership, sottolineando come un buon leader debba essere in grado di ispirare il proprio team a raggiungere risultati eccellenti.
Avere una visione chiara e saperla comunicare efficacemente sono doti fondamentali per un buon leader che deve essere capace di motivare e influenzare i membri del proprio team. Non a caso tra le abilità di un leader rientrano coaching e mentoring, oltre a problem solving e pensiero strategico. 

La terza tra le soft skill è già stata ampiamente citata ed è la capacità di lavorare in team, collaborando con altri verso obiettivi comuni e contribuendo al successo delle organizzazioni in cui lavorano. I benefici della capacità di “teamwork” si traducono in maggiori creatività e spinte innovative, così come nella possibilità di coltivare un ambiente di lavoro positivo. 

Complementare alla capacità di lavorare in gruppo è la capacità di gestire i conflitti, affrontando inevitabili dispute o disaccordi in modo costruttivo ed efficace, mettendo in campo le proprie capacità comunicative e di ascolto, l’empatia, la capacità di negoziazione e mediazione.

“Think out of the box” è la quinta skill. Creatività, capacità di pensare fuori dagli schemi, superare gli schemi, curiosità, ma anche una certa propensione ad accettare il rischio. Proprio la creatività ritorna spesso nell’analisi proposta da Forbes e rappresenta per le organizzazioni un vantaggio competitivo, quando messa al servizio dello sviluppo di nuovi prodotti e servizi. 

La creatività non basta però. Servono anche quel rigore e quella disciplina che consentono di gestire al meglio il tempo, stabilendo priorità, pianificando e organizzando i compiti. La capacità di gestire il tempo aiuta a evitare stress e ansia e restituisce un’immagine di affidabilità ed efficienza della persona.
Come accennato all’inizio, l’importanza delle soft skill è emersa in modo chiaro proprio in un momento di grande cambiamento e instabilità. Ecco perché non può mancare nella “short list” l’adattabilità.

L’adattabilità consente al dipendente o al collaboratore di adattarsi alle circostanze mutevoli, imparare nuove competenze e rimanere rilevante all’interno dell’organizzazione. Organizzazioni che proprio dall’adattabilità dei loro team possono trarre la linfa necessaria per rispondere a sempre nuove sfide e non farsi sopraffare dai cambiamenti repentini.

Già citato in precedenza, anche il problem-solving è una soft skill che aiuta nell’esplorazione di soluzioni alternative. Viene considerata una competenza cruciale per identificare e affrontare sfide complesse, analogamente al pensiero critico, che permette di affrontare problemi e sfide con una mentalità strategica e analitica, valutando le opzioni disponibili e considerando i potenziali risultati. 
Non manca, nella lista proposta da Forbes, l’etica del lavoro, che di fatto è l’impegno che un individuo dimostra verso il proprio lavoro e che si traduce in puntualità, rispetto, responsabilità, professionalità e disciplina.

Da ultimo, ma potrebbe essere la skill che abbraccia tutte quelle sin qui citate, si parla di intelligenza emotiva, ovvero la capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri. È una competenza che consente di navigare nelle dinamiche sociali complesse e lavorare efficacemente in team, costruendo relazioni più forti con grazia ed empatia. 

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Soft Skills negli obiettivi dei big player: l’esempio di IBM

Tanta è l’importanza che viene attribuita alle soft skill che molti player del comparto tech le hanno inserite nei loro programmi di formazione. 
IBM, ad esempio, nel quadro del programma SkillsBuild, progettato per aiutare adulti, studenti e docenti universitari a sviluppare nuove competenze e accedere a nuove opportunità di carriera, varato nel 2021 con l’obiettivo di formare 30 milioni di persone entro il 2030, ha inserito le Soft Skill nel proprio bouquet di corsi.
Così, accanto a tematiche come cybersecurity o cloud, la piattaforma offre formazione proprio sulle competenze trasversali. Si parla in questo caso di “competenze durevoli” e professionali, come il pensiero creativo e critico, la comunicazione interpersonale, la presentazione e il design, il problem solving, la professionalità e la collaborazione in team. 
“Competenze durevoli” che aiutano le persone a mantenere un lavoro, comprendendo come collaborare, comunicare, interagire, indipendentemente dal campo di appartenenza.

Soft Skills: appuntamento il 17 luglio

Proprio alle Soft Skills è dedicato il secondo appuntamento del Circle of Tech Innovators, organizzato il prossimo 17 luglio a Milano, presso IBM Innovation Studio Milano, 10:00 alle 16:30.

L’incontro, promosso da IBM, avrà come temi principali proprio l’evoluzione delle soft skills e l’applicazione dell’intelligenza artificiale nel business e prevede una sessione laboratoriale dal titolo “SoftskillLab: Evoluzioni ed Involuzioni comportamentali all’orizzonte delle incertezze future”. 
Il laboratorio, condotto da Luca Sighinolfi, psicologo e performance coach, esaminerà come affrontare le sfide future attraverso l’analisi delle tendenze e la promozione dell’innovazione e dell’adattabilità.
Nel pomeriggio, si svolgerà invece il laboratorio “Co-creation in action LaB: AI for Business”, guidato dagli esperti del team IBM Client Engineering Technology, che si concentrerà sulla generazione di nuove idee e opportunità di business utilizzando l’intelligenza artificiale generativa. I partecipanti saranno suddivisi in gruppi per simulare un caso realistico e individuare soluzioni innovative.
La giornata si concluderà con una discussione aperta sulle modalità di condivisione e uso della piattaforma TechXchange, coinvolgendo tutti i partecipanti.

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Soft Skills: la rivoluzione silenziosa nel mondo del lavoro ultima modifica: 2024-07-11T10:22:43+02:00 da Miti Della Mura

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