Arriva l’atteso appuntamento con Check Point CyberTrust Symposium 2024: Enterprise Edition. Il 24 e 25 ottobre un evento esclusivo pensato per fornire un’overview completa degli ultimi progressi nel campo della Cybersecurity, dall’approccio “platform” alla corsa alla compliance, con un’attenzione particolare alle esigenze e alle sfide che le aziende dovranno affrontare in una fase di accelerazione digitale senza precedenti. Segui il viaggio e il racconto social.

Ma, come sempre, andiamo con ordine.

Intanto cos’è un approccio alla security attraverso una “platform” e perché oggi se ne parla così tanto.

Si scrive platform e si legge come caccia alla semplificazione della gestione degli strumenti di difesa dello spazio digitale. Il tutto in una fase in cui i vendor di security, numeri di Canalys alla mano, sono oltre 6mila in tutto il mondo, e le minacce continuano ad aumentare di intensità e impatto. 

Un trend in straordinaria ascesa che, vocabolario alla mano, in ambito cybersecurity rappresenta di fatto un approccio che prevede la centralizzazione di diverse soluzioni di sicurezza all’interno di un’unica piattaforma integrata. 

L’idea alla base è, manco a dirlo, ridurre la complessità tipica della gestione di numerosi strumenti di sicurezza separati, migliorare l’efficienza e fornire una visione olistica delle minacce.

Nel tradizionale modello di sicurezza, le aziende utilizzano una serie di strumenti specializzati (ad esempio, firewall, antivirus, sistemi di rilevamento delle intrusioni, ecc.) da diversi fornitori. 

Questo porta a silos di informazioni e difficoltà nel gestire e integrare tutte queste soluzioni. L’approccio a platform, invece, mira a unificare queste funzioni su un’unica piattaforma, che può includere strumenti come la gestione delle minacce, la risposta agli incidenti, la protezione degli endpoint e la gestione delle identità.

Provando a cercare una estrema sintesi, i principali vantaggi di una security platform ci sono:

  • Consolidamento degli strumenti: Riduzione del numero di strumenti utilizzati, migliorando la gestione e riducendo i costi.
  • Migliore integrazione: L’integrazione nativa delle funzioni di sicurezza consente una risposta più rapida e coordinata alle minacce.
  • Scalabilità e automazione: Molte di queste piattaforme sfruttano l’intelligenza artificiale e l’automazione per migliorare la capacità di rilevare e rispondere alle minacce in tempo reale.

Una tendenza chiara dunque alimentata dalla necessità di “semplificare” specialmente contesti, che “naturalmente” si stanno complicando come infrastrutture cloud o multicloud. Il tutto, come anticipato in un panorama in cui oltre il 47 per cento degli attacchi cyber censiti dal 2019 a oggi è avvenuto negli ultimi 12 mesi (numeri Clusti 2023/2024) delle minacce sempre più complesso.

Di fatto, spiegano gli esperti di IDC, oggi questo approccio risponde alla richiesta dei clienti di ridurre il numero di strumenti di sicurezza gestiti, passando da una media di oltre 40 a meno di 10. In questo modo, le aziende ottengono una gestione semplificata e maggiore efficacia nel contrasto delle minacce.

Check Point e il senso della security platform per le imprese italiane

Nasce esattamente al centro di questo panorama, nel quale si inserisce per altro la non banale corsa verso la compliance rispetto a normative chiave come la NIS 2, l’idea e la pratica di un appuntamento di grande prestigio come Check Point CyberTrust Symposium 2024: Enterprise Edition. Il 24 e 25 ottobre.
Una due giorni caratterizzata da un mix equilibrato di contenuti visionari, approfondimenti tecnici e use cases in cui non mancheranno opportunità di networking con colleghi, esperti del settore ed Executive di Check Point.

Come, quando e perché oggi la security platform è la strada vincente per affrontare la sfida della gestione sicura della trasformazione digitale in atto? 

Come, quando e perché proprio l’artificial intelligence in questo senso è un valido alleato a livello di automazione?

Come, quando e perché è possibile “fare” tutto questo senza perdere di vista la necessità di correre verso l’adeguamento normativo a nuove direttive come la Nis 2, entrata in vigore proprio in questi giorni, o regolamenti chiave come il Dora, che avrà un impatto importantissimo proprio sul mondo finance?

Cosa vuol dire zero trust e cloud security davvero oggi per una impresa e perchè è fondamentale saperlo?

Chi sono le imprese che, in un simile scenario, stanno già vincendo la loro sfida con i cyber criminali e con la necessità di garantire piena continuità ai propri processi?

Le risposte, le strategie, i casi di successo nel cuore di domande che ogni forma e dimensione di imprese o manager oggi ha sul tavolo.

Tutto insieme, tutto nel corso di un appuntamento fissato per il 24 e 25 ottobre a Riccione.

Un appuntamento che nelle idee e nella pratica di Check Point ha l’obiettivo dichiarato di

«Mettere al servizio delle imprese un’esperienza preziosa che fornirà le conoscenze, connessioni necessarie per migliorare il successo aziendale e costruire insieme un mondo digitale più sicuro».

SergenteLorusso avrà l’onore di raccontare questa due giorni, in esclusiva attraverso i propri canali multimediali. Segui la diretta su Linkedin, Instagram e Facebook attraverso gli hashtag ufficiali #CPSymposium24  #CyberTrust

Dalla Platform alla compliance, il senso della nuova security per Check Point ultima modifica: 2024-10-17T17:02:24+02:00 da Marco Lorusso

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