Chi è davvero il CIO, perché oggi è ancora più centrale… e ancora, quali sono le sfide tecnologiche che oggi un CIO deve assolutamente affrontare in maniera prioritaria? Quali sono le strade, gli strumenti, le soluzioni su cui i CIO devono scommettere per governare in maniera corretta il motore digitale della propria azienda?

Domande, tante, tutte ugualmente centrali, urgenti, necessarie per ogni forma e dimensione di impresa e per ogni forma e dimensione di responsabile dei sistemi informativi… appunto.

Domande alle quali una realtà come TT Tecnosistemi – part of Digital Value Group che, dal 1984, è portatore eccellente di innovazione ed efficienza sul territorio, ha deciso di rispondere nella maniera più diretta, immediata, concreta possibile: attraverso competenze, guide pratiche, coinvolgimento dei più importanti brand internazionali del mercato ICT ma soprattutto con momenti di confronto e interazione record. 

LEGGI ANCHE: Chi è davvero il CIO, cosa fa e perché oggi è ancora più centrale

Un’idea e una strategia che è parte del dna del Gruppo Digital Value e che è alla base di un progetto record come #CioRevolution.  

Una piattaforma di contenuti e relazioni che, nelle scorse settimane, ha avuto il suo momento di massima visibilità nel corso di un evento senza precedenti nel cuore della moderna sede della società a Prato. Centinaia di IT manager e CIO di imprese italiane di eccellenza si sono dati appuntamento per confrontarsi nel corso di una giornata scandita da quattro momenti precisi e distinti proprio per il focus tecnologico: Infrastrutture e cloud, workspace, device management, network security. Quattro momenti, quattro talk a “guardia” bassa, interattivi, informali, diretti… 

Quattro momenti di networking prezioso per un quadro di insieme che, di fatto, grazie alla guida dei talenti della società e alla collaborazione di alcuni brand interazionali di riferimento come HPE e Microsoft, ha permesso ai partecipanti di mettere nero su bianco idee, problematiche, strade possibili per gestire e vincere le sfide tecnologiche decisive che attendono le proprie imprese.

LEGGI ANCHE: CIO vs CISO: funzioni e differenze

Infrastrutture, cloud, AI… per i CIO una strada fatta di valore, servizi e innovazione

«Cerchiamo di fare il meglio per i nostri clienti e lo facciamo a partire da un punto chiave come le loro infrastrutture». Tono pacato ma deciso, Giuseppe Bacconi è un manager giovane ma già molto esperto che di mestiere guida le vendite PAL e Territori Centro Sud per il gruppo Digital Value. Un talento puro che nel corso della giornata di #CioRevolution, insieme agli esperti di Hewlett Packard Enterprise, ha guidato la sessione, affollatissima dedicata alla gestione delle infrastrutture.

Non una sorpresa dato che l’evoluzione tecnologica sta trasformando profondamente il panorama delle infrastrutture IT aziendali. L’intelligenza artificiale (AI) e l’integrazione di piattaforme cloud stanno infatti diventando pilastri centrali per la gestione delle infrastrutture, offrendo soluzioni che promettono efficienza, scalabilità e resilienza. 

Tuttavia, in un contesto sempre più complesso e frammentato, emergono sfide significative: la sicurezza dei dati, la continuità operativa e l’interoperabilità tra piattaforme.

Questo talk intenso ha approfondito le criticità che le aziende devono affrontare oggi e le soluzioni strategiche disponibili. Dalle tecnologie di disaster recovery, che garantiscono operatività anche in caso di eventi critici, fino alla gestione di ambienti cloud multipiattaforma che evitano la creazione di silos informativi, oggi il binomio AI e Cloud sembra indissolubile per l’Infrastructure Management di nuova generazione.

«L’infrastruttura è un tema critico, centrale per i nostri clienti – racconta Bacconi -. Ibrida, multicloud, l’infrastruttura è il motore del business delle tante imprese con cui ci confrontiamoUn motore a cui tuti, inevitabilmente, stanno sempre più affidando applicazioni, dati, processi vitali… In un simile contesto cerchiamo di rispondere con un approccio a 360 gradi basato sui modelli a servizio. Un approccio che ci permette di monitorare e gestire tutto, dalle postazioni di lavoro fino a workload di high perfomance computing complessi passando per back up e Disaster Revcovery.

Si tratta – ha aggiunto Bacconi – di un motore che oggi si incrocia tantissimo con l’accelerazione verso l’AI. Sull’artificial intelligence su cui siamo al lavoro da anni sia a livello tecnologico sia a livello di tavoli di lavoro strategici e di confronto con le imprese sul territorio. Proprio la qualità delle infrastrutture, degli ambienti IT che sapremo creare, gestire e dei dati che sapremo far girare al loro interno dipende il successo dell’integrazione di soluzioni, come la generative AI, che hanno potenzialità enormi».

«Rivoluzioniamo anche il Workspace management con intelligenza artificiale e sicurezza del dato»

Dall’infrastruttura al cloud passando per la gestione del nuovo spazio di lavoro il salto è brevissimo e, anzi necessario. Nasce da qui l’idea e la pratica del secondo approfondimento, in una sala nuovamente gremita da tantissimi manager e CIO del territorio. Un momento che la società del Gruppo Digital Value ha sviluppato in collaborazione con il brand simbolo del modern workspace ovvero Microsoft.

«L’evoluzione del workspace digitale sta trasformando il modo in cui lavoriamo – ha spiegato Valerio Genesoni, Sales Manager della società -. Di fatto questa evoluzione sta abbattendo le barriere fisiche e offrendo nuove opportunità di collaborazione, produttività e innovazione. Tuttavia, le aziende si trovano a fronteggiare sfide complesse: garantire la sicurezza dei dati in un contesto sempre più interconnesso, soddisfare le aspettative dei dipendenti per strumenti user-friendly ispirati al mondo consumer, e guidare un cambiamento culturale che abbracci nuove modalità di lavoro.

Nel corso di questo confronto intenso abbiamo esplorato le potenzialità delle soluzioni moderne per il workspace, come la Power Platform e Copilot, e l’integrazione di strategie BYOD/BYOA. Come era immaginabile ci siamo anche soffermati sull’intelligenza artificiale generativa e su come stia ridefinendo le interazioni lavorative e come le aziende possano proteggere efficacemente dispositivi, accessi e dati. La sicurezza, combinata con una gestione ottimale e una roadmap culturale chiara, diventa il punto focale per abilitare un workspace davvero trasformativo. 

In un simile contesto le aziende cercano, vogliono costruire un contenitore nel quale potersi muovere e lavorare, spesso un po’ in maniera destrutturata. Intendiamoci le imprese capiscono che questa accelerazione è in atto e che il workspace è necessario che contenga tutto quello che serve… ma spesso non ne hanno una idea precisa proprio a livello di gestione. Noi come partner di prossimità, come system integrator cerchiamo di sensibilizzare le imprese, comprendiamo quello che il mondo IT propone e lo traduciamo alle imprese nella maniera più utile, concreta, efficace. Noi cerchiamo le migliori soluzioni su misura della singola realtà di business con cui ci troviamo a confrontarci e questo, nel mare di input e proposte diverse che oggi arrivano sui tavoli di CIO e aziende, è un valore enorme».

CIO e Device Management: la sfida più complessa e la strategia più efficace per trasformare dati in conoscenza

Come ampiamente previsto, al tempo dell’inarrestabile proliferazione di dispositivi di ogni forma e dimensione di azienda, nel cuore di #CioRevolution anche e soprattutto la sessione dedicata al mondo del device management è stata un successo clamoroso.

«Nell’era dell’Internet of Things (IoT), i dispositivi non sono più semplici strumenti operativi, ma veri e propri nodi di un ecosistema intelligente, in grado di generare dati che offrono informazioni strategiche – racconta soddisfatto Luca Bencini, Innovation Manager, al termine di una sessione di confronto molto animata con tante imprese in sala – . Stampanti, PC, tablet e altri device aziendali producono continuamente dati che, se analizzati correttamente, possono guidare decisioni aziendali più rapide, accurate e proattive. In questo scenario il problema per tutti è analizzare i dati che viaggiano all’interno dei device, proteggerli e soprattutto serve trasformare questi dati in informazioni, interpretarli. Come azienda, attraverso i servizi gestiti cerchiamo di mettere su strada tutto questo a partire dall’help desk fino ad arrivare ad avere a disposizione un vero service manager con cui confrontarsi periodicamente e monitorare, mappare il comportamento di dati e device. I servizi gestiti aiutano quindi le organizzazioni a ridurre i costi, migliorare la sicurezza e automatizzare processi complessi. Grazie a questo approccio le imprese sfruttano appieno il potenziale dei dati per migliorare i processi e trasformare i dispositivi in fonti di conoscenza».

«Usciamo dalla trappola della pura “reazione”. Per vincere la sfida della Network security serve un’idea chiara di prevenzione»

E poi c’è la security anzi, la network security, la sicurezza insomma delle “autostrade digitali” che animano gli ambienti IT enterprise. Un tema che, di fatto, permea tutti i punti affrontatati da TT Tecnosistemi e dal suo ecosistema nel cuore di questo straordinario progetto. Un tema che di fatto determina presente e futuro della trasformazione digitale di ogni impresa. Semplicemente se il digitale oggi non è sicuro e continuo, di fatto non solo non è utile ma scatena danni senza precedenti per impatto e profondità sul business e sui processi.

«In un contesto in cui le aziende generano e gestiscono volumi di dati senza precedenti – racconta Luca Mariucci, project manager che, nel tempo, ha sviluppato importantissime relazioni con le imprese del territorio -, la sicurezza IT non può più essere concepita solo come una reazione agli incidenti. L’approccio preventivo è diventato essenziale, e grazie alle tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, è possibile analizzare il traffico dati, rilevare anomalie e prevenire guasti e attacchi prima che si verifichino.

L’analisi dei log, il controllo del traffico dati e i servizi gestiti stanno trasformando anche e soprattutto la sicurezza IT. Con l’ausilio dell’AI, le aziende e i CIO possono non solo ottenere correlazioni avanzate e alert preventivi, ma anche implementare una vera manutenzione predittiva dei dispositivi di rete (solo per fare un esempio). Inoltre, la conformità normativa, spesso percepita come un onere, può diventare un’opportunità per migliorare la gestione dei dati e guadagnare competitività. 

Come system integrator possiamo effettuare attività di assessment per verificare il reale livello di sicurezza dell’infrastruttura del cliente e possiamo effettuare l’analisi su tutto il traffico che gira all’interno della rete del cliente (sia quello tra client e server sia quello da e verso Internet, compresi i servizi in cloud)».

La domanda, la sfida più grande oggi, di fronte a questo panorama resta sempre la stessa: come bilanciare l’esigenza di sicurezza con la necessità di mantenere competitività e innovazione in un mercato sempre più esigente?

«Le tre dimensioni: competitività, innovazione e sicurezza sono strettamente correlate tra loro – conclude Mariucci -. A nostro parere tutte queste tre dimensioni vanno di pari passo, l’innovazione permette di avere maggior competitività ma non può andare a discapito del livello di sicurezza (che deve rimanere adeguato). La sfida che come team affrontiamo e gestiamo tuti giorni è questa e la vinciamo grazie a competenze e innovazione».

«Così accendiamo la rivoluzione, possibile, dei CIO». La scommessa, vinta, di #CioRevolution ultima modifica: 2025-02-26T11:31:57+01:00 da Marco Lorusso

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui