Dopo due anni di stagnazione e contrazione, il mercato europeo della distribuzione IT si prepara a una ripresa. Secondo le previsioni rilasciate proprio in questi giorni da Context, il settore è destinato a crescere del 3,6% nel 2025, trainato da una serie di fattori concomitanti: l’accelerazione dei cicli di rinnovo dei PC, gli investimenti in infrastrutture AI e i programmi di digitalizzazione del settore pubblico.
Un ritorno alla crescita dopo anni difficili
Dai dati che emergono dal Q1 2025 Context Forecasting Report già si notano segnali incoraggianti per il settore, anche se la crescita più robusta è attesa soprattutto nella seconda metà dell’anno.
Segnali che lasciano intuire come, dopo un periodo caratterizzato da incertezze economiche e rallentamenti negli investimenti tecnologici, la distribuzione IT si stia avviando verso una fase più dinamica, sostenuta da una maggiore stabilità macroeconomica e da nuovi driver di mercato.
“Dopo un periodo difficile, il mercato europeo della distribuzione IT sta riacquistando slancio” – spiega Anthony Frot, Research Director di Context. “La combinazione tra il ciclo di rinnovo dei PC, la domanda crescente di infrastrutture AI e l’attuale contesto economico sta creando le condizioni per una crescita sostenibile. Di certo le sfide non mancano, ma le prospettive per il 2025 sono incoraggianti.”
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I principali fattori di crescita per il 2025
Secondo il report, la ripresa del settore sarà guidata da quattro fattori chiave:
- Accelerazione nel ciclo di rinnovo dei PC
La fine del supporto per Windows 10, prevista per il 2025, porterà aziende e consumatori a rinnovare i propri dispositivi, con particolare attenzione ai PC portatili. Context prevede che le vendite di dispositivi mobili cresceranno del 2,1% su base annua nel primo trimestre e del 4,7% sull’intero anno, con il picco nella seconda metà del 2025. Anche le vendite di desktop sono attese in crescita, con un incremento del 4% nel primo trimestre e del 5,1% nell’arco dell’anno, con un aumento dei ricavi nell’ordine del 5,8%. - Boom degli investimenti in AI
L’adozione dell’intelligenza artificiale sta trasformando il mercato IT. Le aziende stanno incrementando la spesa per server AI-ready e soluzioni di storage avanzate, favorendo la crescita delle infrastrutture on-premises. Questo trend si traduce in una maggiore domanda di componenti hardware specializzati, necessari per supportare le nuove applicazioni basate su AI. - Gli investimenti nel settore pubblico
I governi europei stanno intensificando le iniziative di trasformazione digitale, con investimenti mirati a rafforzare la competitività economica e a promuovere l’innovazione tecnologica. I diversi programmi nazionali stanno avendo un impatto positivo sulle vendite del canale distributivo, contribuendo all’espansione del mercato. - Crescita costante di software e servizi
Il segmento del software continua a registrare performance superiori alle aspettative, e anche in questo caso conferrma il ruolo strategico dei distributori nell’ecosistema IT. La crescente domanda di soluzioni cloud, cybersecurity e piattaforme di collaborazione sta rafforzando la posizione delle aziende che operano nel settore della distribuzione software e servizi gestiti.
Un anno in due fasi: crescita graduale e accelerazione nel secondo semestre
Come già accennato, Context prevede un inizio d’anno ancora cauto, con una crescita più lenta nel primo trimestre del 2025. Tuttavia, le prospettive migliorano progressivamente, con una forte accelerazione nella seconda metà dell’anno, quando le aziende riprenderanno a investire in infrastrutture IT e i governi intensificheranno le iniziative digitali.
Ancora Anthony Frot si dice convinto che il settore si stia avviando verso una fase di rinnovata fiducia:
“Osserviamo un crescente ottimismo tra i distributori, in particolare nelle categorie legate all’AI. Il secondo semestre del 2025 sarà più forte grazie alla ripresa degli investimenti infrastrutturali e all’accelerazione della digitalizzazione pubblica. Tuttavia, il mercato resta esposto a fattori di rischio, come le incertezze geopolitiche, i possibili conflitti commerciali e la volatilità dei tassi di cambio.”
Non solo.
C’è un ulteriore aspetto di cui tener conto: la capacità delle aziende di adattarsi alle nuove tecnologie, in particolare all’AI. È un tema non banale, perché da questa capacità dipenderà anche la loro capacità di investimento.
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