Fatturazione elettronica e commercialisti, trasformazione digitale, Big Data e studi professionali? Fausto Turco, numero uno di Si-Net non molla la presa e torna su un tema “decisivo per l’intero sistema Paese”. «Commercialisti, avvocati, consulenti sono il front end più importante per imprese e professionisti sul territorio.
Da loro passano messaggi, tecnologie, innovazioni importantissime, siamo nel meszzo di un anno molto importante, c’è ancora tanta strada da fare». Un tema che fausto Turco dalla “sua” Si-Net segue da sempre con una strategia innovativa basata proprio su trasformazione digitale, cloud computing. Un tema su cui torna come sempre con toni molto diretti e chiari, in una intervista esclusiva e multimediale.
Un confronto aperto che segue l’intervento di qualche mese fa, che ha aperto un dibattito molto serrato. «Innovazione vera se ne vede ancora poca – spiega Turco – non basta introdurre un nuovo prodotto o processo per dire che si sta andando verso la trasformazione digitale. Serve un nuovo mindset. Sui Big Data attenzione e non scambiare la quantità con l’effettiva capacità di analisi dei dati non strutturati»
Attenzione a non semplificare troppo
Il 2019 si sta dunque dimostrando un anno di profonda innovazione per gli Studi Professionali tra fatturazione elettronica, big data e cloud computing… a che punto siamo Fausto?
«Siamo di fatto al punto 0, stiamo andando a regime su un processo che abbiamo digitalizzato. Di innovazione ancora non se ne è vista, dobbiamo essere consapevoli che si vedrà qualcosa di concreto solo nei prossimi anni. Non possiamo aspettarci una rivoluzione solo perchè abbiamo imparato un modo diverso per fare una cosa. Questo è solo l’inizio»
Eppure da quello che si legge sembrano processi facili da implementare…
«Il marketing è sempre più veloce di ogni innovazione… ma la cultura non si fa sulle slide o solo nei convegni. Bisogna fare attenzione. Fare innovazione vuol dire portare sul mercato qualcosa che prima non c’era. In questo momento invece stiamo solo lavorando in maniera diversa. Eventi e convegni ci hanno fatto vedere quello che potrebbe essere ma semplificare troppo potrebbe togliere forza al significato vero di cultura dei dati. Se semplifichiamo un processo di trasformazione digitale attingendo dalla fatturazione elettronica e dai dati ad essa collegati rischiamo di fare confusione e banalizzare tutto. Se metto la tuta rossa e il casco di Formula 1 non divento automaticamente Leclerc. Gli studi vanno aiutati ad avere un approccio completamente diverso ai processi delle aziende. Dobbiamo fare in modo che lo studio professionale, il commercialista diventi una sorta di Data Center capace di lavorare sui dati in maniera completamente nuova rispetto a prima, capendo quali informazioni utili si possono estrarre e mettere al servizio dei clienti»
Fatturazione elettronica, tra Big Data e qualche consiglio pratico
Fausto cosa sono i Big Data e perché sono così importanti per la Fatturazione elettronica e commercialisti? «I Big Data sono milioni di informazioni strutturate e non strutturate che difficilmente, oggi, possiamo trovare in uno studio professionale. Il nostro compito è proprio quello di mettere in correlazione database così diversi in modo che diano vita ad un unico cruscotto. Al di là dei Big Data comunque è importante che lo studio abbia sempre in mano dati freschi e non solo a consuntivo. Altrimenti diventa difficile apportare cambiamenti veri»
Fausto qualche consiglio per i commercialisti che vogliono andare davvero verso Big Data e Trasformazione digitale?
«Prima cosa semplificare e avere meno tecnologia in studio. Meno applicazioni ci sono per fare le medesime cose più semplifico la gestione dei dati e dei database. Secondo: uno studio non può cominciare da solo un simile percorso. Lo studio, come noi system integrator fa fatica a stare al passo della velocità, ormai insostenibile, dei cambiamenti in atto a livello tecnologico. Dunque il mio consiglio per Commercialisti, Avvocati… è quello di affidarsi ad un system integrator che li aiuti ad estrarre, affinare il dato per poi trasformarlo in un servizio di valore da trasmettere ai propri clienti con modalità e contratti innovativi o a consumo»