Future Ready Business cos’è e come si costruisce l’impresa a prova di nuova normalità. Una guida pratica nel cuore della riorganizzazione che moltissime imprese stanno inevitabilmente conoscendo e il caso dell’atteso Future Ready Report firmato Vodafone Business.
Intanto una premessa, banale forse, ma necessaria, inevitabile.
Il futuro non è più quello di una volta. Non è una frase fatta ma una constatazione semplice che parte dal fatto che il presente è stato stravolto da questa nuova, incerta, normalità fatta di poche sicurezze e di un unico granitico punto fermo: il digitale è la leva, l’unica probabilmente, a cui tutti, privato, imprese, manager ci stiamo affidando per dare continuità a business, relazioni, comunicazioni, vita.
Un digitale verso il quale tutti, nessuno escluso, ci siamo rivolti appena scoppiata l’emergenza. Un digitale che però, oggi che l’emergenza è diventata normalità, è atteso da un necessario salto di qualità per diventare, davvero, elemento strategico di competitività, adattamento, resilienza, innovazione e rilancio sul mercato. Non più e non solo dunque una necessaria ma pur sempre “temporanea” uscita di emergenza.
Fatta la premessa ecco che, manco a dirlo, di questi tempi torna con crescente forza proprio il tema delle imprese in grado o meno di essere davvero Future Ready Business. Un tema su cui arriva un report di grande valore, proprio per il momento che stiamo vivendo, firmato Vodafone Business. Un lavoro, il Future Ready Report, che chiama in causa oltre 2000 imprese europee andando ad analizzare come, e quali, stanno dimostrando le maggiori abilità e capacità di adattamento a questa straordinaria fase.
Qui comunque è possibile consultare e scaricare il report completo
Future Ready Business cos’è
Ma come e cosa è davvero oggi una azienda Future Ready?
L’emergenza sanitaria scoppiata a inizio 2020 ha clamorosamente accelerato l’evoluzione delle già mutevoli esigenze dei consumatori, che erano già combinate con mutevoli aspettative della forza lavoro. Un mix senza precedenti che ha completamente alteranto il panorama competitivo e dettato la trasformazione dei modelli operativi aziendali esistenti per le industrie e le aziende.
Queste aziende stanno affrontando un cambiamento totale: dalla definizione di come la tecnologia reinventa intere funzioni, al modo in cui l’organizzazione gestisce i nuovi modelli di forza lavoro (travolti dall’ondata della “remotizzazione” e dalla corsa allo smart working), al modo in cui sbloccare valore con ecosistemi intersettoriali.
Ma non sono solo i dadi e i bulloni di un’azienda che devono cambiare. Le parti interessate richiedono un nuovo livello di responsabilità aziendale in tema di management. Per realizzare un profitto non basta, come un tempo, focalizzare i ricavi della propria realtà. Anche e soprattutto nella fase in cui ci troviamo i risultati devono funzionare non solo per l’azienda stessa, ma anche per il bene superiore di un gruppo più ampio: consumatori, forza lavoro, azionisti, comunità e ambiente.
Non c’è più alternativa
Realtà e imprenditori che con più decisione, e tempismo, hanno scommesso sulla leva digitale, oggi, in piena emergenza sanitaria, stanno mostrando una crescita che le più grandi società di beni di consumo e vendita al dettaglio non sono in grado di reggere, per molteplici ragioni.
Prima di tutto perché il digitale ha messo nelle mani anche di realtà di piccole dimensioni poteri e abilità che un tempo erano appannaggio solo di grandi gruppi strutturati. Ma c’è di più: un consumatore responsabilizzato, competente e informato ha cambiato le carte in tavola. Oggi, le realtà che hanno investito sul digitale stanno utilizzando nuovi modelli di business per vincere, attirare e trattenere i consumatori reinventando prodotti e servizi per soddisfare le mutevoli esigenze dei consumatori stessi. La leadership di mercato richiede alle aziende di creare informazioni distintive sui consumatori che servono, intuizioni tratte da dati che solo i clienti possono fornire.
Partecipazione dunque e coinvolgimento, ecco il primo tratto distintivo di una vera azienda Future Ready. Una azienda Future Ready è una realtà infatti che consente alle persone di essere imprenditori e padroni del proprio destino.
I lavoratori vorranno e dovranno avere sempre più il potere di guidare i risultati aziendali, avere un impatto materiale e sviluppare continuamente il proprio potenziale. Semplicemente perché oggi, più di ieri, il digitale permette tutto questo con estrema facilità.
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Essere agili non è più, solo, uno sport
Altro elemento distintivo delle aziende Future Ready è poi l’agilità. Non nel senso sportivo del termine ma nel senso, ben più profondo, della resilienza, della abilità di capire che è la natura stessa, il mondo intero che è diventato ancora meno prevedibile, di prima.
Il vero Future ready Business dunque è quello che ha la consapevolezza di dovere disegnare una organizzazione altamente agile che si rimodella e si adatta continuamente a un mercato volatile. L’uso della tecnologia e dell’analisi ovviamente faciliterà questi processi aumentando innovazione e produttività.
Nessuno può più essere un’isola
E poi c’è un tema ancora più delicato e critico soprattutto considerando un tessuto imprenditoriale come quello italiano, da sempre popolato da fenomenali talenti poco propensi alla collaborazione… Se c’è un altro elemento che è emerso con forza straordinaria in questa fase è proprio l’impossibilità per chiunque di far fronte alla nuova normalità e alle trasformazioni che chiama in causa da solo…
La collaborazione e la capacità di cerare ecosistemi di talenti specializzati verticalmente è diventato una priorità anche e soprattutto alla necessità di essere agili e alla impossibilità di investire, come in passato, su strutture e infrastrutture troppo rigide.
Ecco perché oggi parlare di Future Ready Business vuole dire parale di Ecosistemi, di una rete di relazioni che offrono, alle aziende partecipanti, la possibilità di realizzare molto di più lavorando insieme. Molto di più di quanto potrebbero fare da sole. Ciò richiede un riesame fondamentale di ciò che le aziende dovrebbero fare da sole e di ciò che possono fare lavorando con gli altri. Si estende a soluzioni consumer end-to-end, condivisione di dati e ancora alla vera open innovation. Contaminazione, capacità di mettere a fattor comune obiettivi, debolezze, punti di forza.
Future Ready Business, la scommessa della sostenibilità nel tempo
La comprensione dei consumatori e la collaborazione virtuosa con fornitori e talenti di cui si ha realmente necessità permetterà alle aziende Future Ready di sopravvivere a lungo termine anche in un mondo con risorse limitate.
Cambiare il modello operativo e renderlo duraturo non è però cosa da poco, ma è necessario che le aziende raggiungano risultati sostenibili in un mondo in continua evoluzione.
Oggi, ciò significa concentrarsi sulla fornitura di funzioni fondamentali con efficienza ed eccellenza dei processi e quindi sfruttare il mercato e l’ecosistema più ampio per quelle funzioni che non sono fondamentali per vincere. Con un nucleo forte, le aziende Future Ready possono utilizzare esperimenti per testare nuove idee e modi di lavorare. Utilizzare i dati per cercare opportunità, sfidare l’organizzazione a migliorare continuamente e condividere i risultati motiverà il cambiamento. Lavorando in questo modo, il modello operativo sarà fluido, evolvendo nel tempo.
I grandi cambiamenti nel mercato e, soprattutto la nuova straordinaria realtà n cui l’emergenza sanitaria ci ha catapultato, richiedono una massiccia trasformazione all’interno di ogni forma e dimensione di impresa, a partire da chi si occupa di beni di consumo. Cambiare i modelli operativi ora è essenziale per rivendicare la leadership nell’era digitale ed essere davvero Future Ready Business.
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