Web reputation cos’è, cosa si rischia e perché dovremmo fare attenzione.
Prima però di muoverci in direzione dei rischi e dei, grandi, pericoli legati ad una scarsa conoscenza della reputazione online, conviene andare per ordine.
Stare sul pezzo, farsi conoscere, coltivare il personal branding. Sono tante le espressioni con le quali oggi il mondo del lavoro ci chiede una presenza costante, in particolar modo online. Un aspetto che è diventato fondamentale per ogni business, da quelli più attinenti al comparto IT ad altri apparentemente lontani, ma che, soprattutto in periodi di restrizioni, cercano visibilità per mezzo di computer e smartphone.
Seguire il trend della tecnologia e affermarsi tra i social e il web in generale vuol dire avere skills adeguate e saper districarsi tra i vari canali.
In due parole tutto questo si traduce con “web reputation”, da intendere sia a livello individuale che aziendale e nel secondo caso il discorso si fa complesso ma, al tempo stesso, interessante. Le relazioni create andranno ovviamente a incidere nella vita di tutti i giorni.
Vediamo perché e capiamo come, tramite internet, è possibile aumentare le vendite a partire dalla propria identità virtuale, quella che contraddistingue la nostra impresa.
Cos’è la web reputation?
Rendere viva la percezione delle attività che facciamo è il primo passo per la web reputation. Come si fa? In un’era in cui la comunicazione è praticamente essenziale, lo scopo di una società deve essere la promozione dei propri servizi attraverso siti e piattaforme dedicate. Con una macchina rodata in tal senso si può avere, tramite insights e visualizzazioni, un’idea immediata del nostro target e, oltre a ciò, una quantità enorme di feedback che dal vivo sarebbe quasi impensabile.
A livello di strategia, la web reputation costituisce un valore fondante, essendo la base per capire, da una parte, se cambiare direzione e, dall’altra, dove continuare con determinate scelte di mercato.
Se abbiamo interfacce non aggiornate o una scarsa frequenza di post e interazioni, la notorietà del marchio ne risentirà e qualche competitor potrebbe subito approfittarne.
La web reputation è fondamentale per un’azienda perché chiunque può dire la propria con un semplice commento ed esprimere approvazione o meno attraverso “like” e altri tipi di “reactions”.
Teniamo conto che i motori di ricerca consentono un’ampia panoramica su tantissimi argomenti e servizi, quindi se noi non riusciamo in pochi minuti, o a volte secondi, a far capire i nostri punti di forza, gli utenti migreranno altrove con facilità.
Quali sono i rischi?
Per introdurre ai rischi in termini di web reputation occorre parlare del diritto all’oblio, ovvero alla cancellazione delle informazioni negative sul proprio dopo un certo periodo.
La web reputation aziendale dipende a sua volta dalla reputazione costruita dai singoli dipendenti ma non ne è la mera somma poiché ad influire è l’immagine complessiva del brand.
I rischi sono dietro l’angolo: ad esempio nella gestione di pagine e community il suggerimento è quello di porsi sempre in maniera gentile con chi ci scrive, compresi i casi di lamentele per eventuali problemi.
Le risposte date pubblicamente possono essere viste, e contestate, da un pubblico molto vasto. Per un controllo costante può essere utile, in primo luogo, capire in che modo si parla della nostra società sulla rete. Subito dopo si può passare a un monitoraggio dei competitor per studiarne le strategie e regolarsi di conseguenza.
Un altro rischio è la perdita di coerenza se non si segue una linea unica, uno stile che ci identifica in maniera univoca, senza confondere potenziali clienti.
La gestione e la pubblicazione dei contenuti promozionali può essere affidata al personale interno, con un’adeguata divisione dei compiti, o a esperti esterni. Una pianificazione strutturata e condivisa con il team ci permetterà di agire in maniera coordinata con benefici non indifferenti per la nostra web reputation. Approfondiamo l’argomento.
Perché dovremmo prestarci maggiore attenzione?
L’attenzione alla web reputation diventa una priorità se un’impresa vuole risultare appetibile ai consumatori e, perché no, a possibili partner. Senza le giuste basi, diventa difficile individuare cosa raccontare di sé.
Ecco che entrano in gioco gli specialisti del marketing e dei media che sono in grado, con la loro consulenza, di chiarire il ventaglio di strade a disposizione per creare una web reputation vicina ai nostri ideali.
Una figura a cavallo tra corporate e informatica è il community manager che fa da arbitro nelle discussioni tra i follower e aiuta ad evitare passi falsi, prestando la giusta attenzione alla questione. Lavorerà con il social media manager, responsabile dell’andamento complessivo che può a sua volta coordinare dei redattori con mansioni appunto di scrittura.
Nella squadra servirà una componente consapevole delle falle che potrebbero aprirsi alla prima disattenzione e dunque tecnici che sappiano fronteggiare minacce esterne.
Il meccanismo descritto può saltare sì per incomprensioni all’interno dell’organico ma anche per fattori esterni, quali attacchi attraverso malware o phishing. Fermarsi a riflettere ora è utile per non doversi fermare domani in seguito ad un crash totale.