Transizione 4.0 e PNRR si rivelano la ricetta perfetta per la ripresa dell’industria manifatturiera italiana. I progetti Industria 4.0 già avviati prima del 2020 e successivamente inglobati nel programma Transazione 4.0 possono ora godere dell’enorme opportunità fornita dai finanziamenti previsti dal PNRR.
In particolare, la Missione 1 – Componente 2 del PNRR che riguarda l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese destina un totale complessivo di quasi 20 miliardi di euro a favore delle imprese italiane, utilizzabili per diverse tipologie di agevolazione. Dai crediti di imposta ai contributi a fondo perduto, dai prestiti agevolati alle sovvenzioni, anch’esse a fondo perduto.
Si tratta di un tesoretto a disposizione di tutte le aziende italiane che potranno avviare, e in tanti casi concludere, i loro progetti di digitalizzazione grazie all’accoppiata Transizione 4.0 e PNRR. Dato il ruolo del manufacturing nel tessuto economico italiano e il suo contributo in termini di Pil, il comparto sarà certamente protagonista nell’applicazione dei piani Transizione 4.0 grazie ai fondi del PNRR.
Transizione 4.0 e PNRR: tutte le risposte
Ma di cosa ha bisogno esattamente il manufacturing italiano? Quali sono le nuove sfide che deve affrontare in questa delicata fase di ripartenza?
Sono queste le domande a cui darà una risposta l’evento Next Generation Manufacturing organizzato dal Gruppo Lutech e che prenderà il via il 10 novembre. Si tratta di una serie di 9 webinar tematici, introdotti da una sessione plenaria, in cui, tra casi reali, dibattiti e testimonianze, insieme ai clienti e a vendor di riferimento come Check Point, Cisco, Dell, HPE, Infor, Outsystems, Ptc, Salesforce e Vmware, si configurerà lo scenario futuro per il comparto.
Scopri il
programma completo
di Lutech Next Generation Manufacturing, l’evento gratuito dedicato all’innovazione end-to-end del settore!
Per individuare le esigenze del manifatturiero italiano ci viene in aiuto l’Osservatorio Transizione Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano. Le rilevazioni indicano che il mercato Industria 4.0 nel 2021 in Italia supererà i 4,5 miliardi di euro di valore (+12%, +15%). Sempre secondo l’Osservatorio, gli investimenti delle imprese manifatturiere si concentrano prevalentemente in progetti di connettività e acquisizione di dati (Industrial Internet of Things), che valgono il 60% della spesa, e negli Industrial Analytics (17% del totale). Il resto della spesa in soluzioni 4.0 si suddivide fra Cloud Manufacturing, servizi di consulenza e formazione, Advanced Automation, Additive Manufacturing e Advanced Human Machine Interface.
Il tutto accomunato dai paradigmi comuni della remotizzazione, della flessibilità, della servitizzazione e della sostenibilità come elementi chiave della trasformazione digitale del manifatturiero. Elementi e trend tecnologici che impatteranno in particolare sulle operations e sui modelli di produzione.
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Gli ambiti di sviluppo tecnologico
Come detto, il 60% della spesa si concentra sui progetti di connettività e acquisizione dati. Ciò significa integrare nuove reti locali all’interno del network aziendale per la gestione dei nuovi dispositivi IoT e delle macchine di produzione connesse tramite sensori. Tutto ciò genererà una grande mole di dati da gestire e interpretare grazie a nuovi strumenti di Industrial Analytics e di piattaforme applicative unificate.
L’integrazione di dispositivi autonomi e dei sensori innalzerà notevolmente il livello di rischio per la rete aziendale. Sarà necessario riprogettare la sicurezza, costruendo un layer specifico di protezione che tenga conto delle criticità dei nuovi attori in gioco.
Si proseguirà, poi, il cammino verso il cloud manufacturing, riprogettando le architetture It in ottica cloud per costruire ambienti distribuiti di elaborazione e di storage, sicuri e performanti.
L’Advanced Automation, l’Additive Manufacturing e l’Advanced Human Machine Interface, invece, rappresentano l’ultima frontiera di un progetto di Transizione 4.0. Anche in questo caso è il mercato che lo chiede, ma è opportuno vagliare la specifica esigenza con il proprio partner It di riferimento. Si tratta di progetti complessi da affrontare, con una intensa fase consulenziale e l’utilizzo di prototipi, POC e applicativi di simulazione. Strumenti che culminano con l’introduzione di strumenti innovativi come i Digital Twins e nuove interfaccia uomo-macchina che sfruttano l’Intelligenza Artificiale (Augmented e Virtual Reality).
Il ruolo fondamentale del partner
La complessità della tecnologia in ballo nei progetti di Transazione 4.0 richiede una serie di importanti considerazioni preventive. Innanzitutto, è necessario farsi affiancare da un partner competente e referenziato per la progettazione, l’implementazione e l’integrazione dell’architettura. Lo stesso partner potrà contribuire nella scelta dei migliori Cloud Service Provider e nella eventuale revisione dei fornitori di connettività.
La strategia più opportuna prevede il ricorso a un cloud ibrido o a un multicloud in cui distribuire e proteggere opportunamente applicazioni e dati. Il progetto di connettività, invece, dovrà prevedere precise funzionalità di protezione e performance dei singoli flussi.
Lo stesso partner sarà coinvolto nelle opportune attività di formazione al personale. Per il particolare impatto delle nuove tecnologie sulle operations, la componente formativa e di engagement di tutto il personale coinvolto è determinante fin da subito. Il fallimento di alcuni dei progetti Transizione 4.0, infatti, spesso è da ricercare nella mancanza da parte del personale di una forte motivazione al cambiamento.
Nei 9 webinar previsti, il Lutech Next Generation Manufacturing, affronterà:
- La transizione dal PLM tradizionale al Service Lifecycle Management (SLM)
- Il B2B commerce e la nuova gestione del catalogo
- Il VDI as a service
- Il Customer Service 4.0 l’IoT e l’AR per il Field Service
- La cybersecurity OT&IT
- Le Advanced Manufacturing Operations
- La Data Intelligence e l’AI nel manufacturing
- La Smart Factory e l’integrazione tra ERP e CPQ