Virtualizzare le workstation vuol dire eliminarle fisicamente dalle postazioni di lavoro. Per un’azienda manifatturiera ciò non significa rinunciare a una componente fondamentale del business, ma diventare più efficienti.

Non più workstation costose e complicate da manutenere, dunque, ma terminali ad accesso diretto alla rete. Nel virtualizzare le workstation il carico di elaborazione grafica si delega il tutto a un’infrastruttura centralizzata. Un data center on premise, per esempio, a cui il gruppo di progettisti si connette da remoto, ovunque si trovi e senza bisogno di macchine particolarmente prestanti.

È questo, in estrema sintesi, il progetto sviluppato da CDM Tecnoconsulting con la collaborazione di una multinazionale come NVIDIA e di un distributore a valore come TD SYNNEX Italia per un importante realtà del manifatturiero italiano. Ce ne parla Simone Cavazzoni, Sales Manager della divisione infrastruttura CDM Tecnoconsulting, parte del Gruppo Lutech.

«Siamo partner storici di questa importante realtà del Made in Italy per la componente applicativa e infrastrutturale. Sopraggiunta la pandemia, il cliente ci ha chiesto di intervenire rapidamente per evitare pericolosi blocchi alla progettazione. In poco tempo, con l’ausilio di un ecsoistema tecnologico di eccellenza di cui NVIDIA è una delle componente chiave, abbiamo risolto il problema immediato e abbiamo dimostrato il valore di un’estensione del progetto».

Virtualizzare le workstation senza compromessi a livello di prestazioni grazie a NVIDIA

Lo scenario in cui CDM Tecnoconsulting si è trovata a operare è comune a diverse aziende del manufacturing. La divisione progettazione è spesso distribuita su più sedi e tipicamente ogni progettista lavora su una workstation in locale. Ciò comporta una serie di criticità affiorate ancora di più durante la pandemia.

L’impossibilità di assistere adeguatamente i progettisti nelle diverse sedi e il rischio aziendale di dover mantenere dati sensibili sulle macchine sono solo la punta dell’iceberg. Nello stesso periodo sono venuti al pettine tutti i limiti di una architettura inefficiente, soprattutto in termini di velocità delle operations.

La piattaforme vGPU NVIDIA, insieme alle capacità progettuali degli specialisti di CMD Tecnoconsulting, sono state le carte vincenti.

Virtualizzaizone senza compromessi con NVIDIA

Come anticipato da Cavazzoni proprio le soluzioni NVIDIA vGPU sono state la chiave di volta del progetto grazie alla loro capacità di estendere la potenza dei processori video dell’azienda e virtualizzare così i desktop e le workstation. La chiave di volta del processo, come sempre, nella potenza di calcolo che è stata sin da subito accessibile, senza compromessi, quando serviva, come serviva e soprattutto da dove serviva, un elemento davvero vitale per chi chiede di progettare anche da remoto. «In questo modo – continua Cavazzoni – l’azienda non ha avuto la necessitàò di acquistare, manutenere e aggiornare tutti i computer. Ma c’è di più, grazie ad una simile strategia il reparto IT ha potuto effettuare più velocemente il provisioning, l’approvvigionamento e la configurazione di queste macchine. Grazie nalle vGPU di NVIDIA insomma, anche per i progettisti, le distanze non sono più nemiche della produttività e dei flussi di lavoro, i team possono infatti collaborare in maniera più efficace, anche se sono geograficamente separati».

Tanto mper fare un esempio concreto oggi, grazie a NVIDIA Virtual Compute Server è possibile virtualizzare GPU e accelerare i carichi di lavoro server a elevati requisiti di calcolo, tra cui AI, deep learning e HPC. In questo modo, le aziende automobilistiche, per esempio, possono utilizzare le più recenti tecnologie di simulazione e calcolo per creare progetti più eleganti ed efficienti in termini di consumo di carburante, mentre i ricercatori possono analizzare il comportamento dei geni per sviluppare trattamenti più rapidamente.

Virtualizzare e workstation, I prossimi step

«Il prossimo step del progetto è realizzare un disaster recovery geografico che preveda un clone dell’architettura in un luogo fisico lontano dal sito in cui risiede il cloud privato» racconta ancora Simone Cavazzoni, CDM Tecnoconsulting

L’esempio citato da Cavazzoni è comunque emblematico. È facile che nel manufacturing si presentino situazioni di questo tipo. In ogni azienda manifatturiera c’è un ufficio progettazione, ognuna ha necessità di dialogare con sedi e fornitori remoti, ogni dato generato è sensibile per il business e sicurezza e velocità sono ormai condizioni irrinunciabili.

Il modello di virtualizzazione su cui si fonda la strategia di NVIDIA è ben referenziato e rappresenta la via più sicura per realizzare la digital transformation nella progettazione industriale.

Virtualizzare le workstation si può (e si deve) fare senza pensieri… con la “magia” di Lutech CDM e NVIDIA. Un caso reale ultima modifica: 2023-04-26T11:45:00+02:00 da Marco Lorusso

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