Sempre più spesso sentiamo parlare nel mondo IT di ecosistemi digitali: ma qual è la loro importanza? Come possono essere davvero realizzati?
Facciamo un passo indietro: viviamo nell’era della trasformazione digitale, con l’emergere di tante e diverse tecnologie innovative (AI, big data, analytics, ecc), capaci di assicurare numerosi benefici e opportunità alle aziende. D’altra parte, però, non bisogna nascondere come questa digitalizzazione comporti una crescita decisiva della complessità per i reparti IT, che devono trovarsi a gestire ambienti informatici sempre più diversificati e ibridi. Caratterizzati dunque dall’affastellamento di strumenti di analisi, server interni, piattaforme cloud, molteplici prodotti di sicurezza, reti e così via. Tutte soluzioni che hanno a che fare con la produzione o ricezione di volumi di dati digitali in costante incremento.
La domanda è: può un solo vendor di tecnologia, per quanto di dimensioni importanti, essere in grado da solo di assicura la fornitura di tutti questi nuovi servizi hardware e software? La risposta la conosciamo tutti, è no: ecco perché le infrastrutture IT aziendali vedono la presenza contemporanea di tantissimi attori differenti, più o meno conosciuti.
C’è poi un’altra domanda, forse più scomoda per gli operatori di canale, ma ormai ineludibile: esiste un partner, un reseller o un system integrator in grado di curare tutti questi aspetti, senza bisogno di supporto esterno? La risposta, stiamo imparando a comprenderlo in questi anni, è anche in questo caso sempre più spesso negativa: considerata la crescente complessità dell’IT, pochi partner di canale hanno l’ampiezza delle competenze necessarie per fornire soluzioni complete relativamente a tutti gli ambiti dell’Information Technology. Specialmente quando sono in atto progetti di trasformazione digitale complessi, che vanno a incidere profondamente sui processi produttivi e di business delle imprese clienti.
Chiaramente questa ammissione non è di poco conto per gli operatori ICT, che -soprattutto in Italia – hanno sempre preferito svolgere un ruolo da problem solver a 360 gradi per le aziende del proprio territorio, con cui hanno magari efficacemente collaborato per anni. Ma la complessità del mercato rende difficile perseverare in una strategia di questo tipo, tanto che molti partner – al contrario – hanno deciso invece di sposare un percorso che punta esplicitamente verso la specializzazione in determinate aree (sicurezza, storage, networking, ecc)
Ecco perché, nell’attuale panorama IT, il ruolo degli ecosistemi digitali diventa fondamentale: si tratta di una condizione per molti versi innovativa, in cui attori spesso completamente diversi tra loro (vendor, partner e system integrator, ma anche Startup, Università e Centri di Ricerca) sono in grado di collaborare tra loro, scambiandosi esperienze e competenze, per collaborare alla buona riuscita dei progetti d’innovazione. Ma perché gli ecosistemi digitali funzionino sul serio e non rimangano soltanto sulla carta, è necessario che qualcuno svolga il compito di coordinamento: un ruolo che, sempre più spesso, viene giocato dai distributori ICT più evoluti. Che da sempre sanno come interfacciarsi con i diversi anelli della filiera e possono così favorire quella contaminazione necessaria alla buona riuscita dei progetti innovativi.
Il caso di Tech Data Italia
Tech Data Italia da alcuni anni a questa parte ha deciso di adottare la logica dell’ecosistema, nella convinzione che per assistere e supportare questo cambiamento ci sia bisogno di un grande lavoro di squadra, che metta insieme vendor, distributore e system integrator a servizio degli obiettivi di digitalizzazione da raggiungere. Per spingere gli ecosistemi innovativi, Tech Data ovviamente continua a insistere su compiti “classici” da distributore come lo scouting di soluzioni e tecnologie in grado di portare un reale valore sul mercato. Assicurando peraltro la necessaria formazione e supporto ai clienti finali, in concerto con il vendor. Però, ad esempio in ambiti come l’loT, Tech Data si propone come vera e propria piattaforma abilitante, rendendo anche disponibili dei marketplace in cui vendor e partner possono interagire per offrire così progetti più innovativi a tutto beneficio del cliente finale.