Nuovo appuntamento con la rubrica ISVoice, che intende dare voce e conoscere le vere storie degli ISV, abbiamo parlato con Niccolò Armellini di Voltar, una start-up che ha come obiettivo quello di creare un gestionale su misura per le sedi locali di aziende e cooperative impegnate nel soccorso e nell’assistenza sanitaria, con l’idea di rendere disponibile a tutti uno strumento semplice e molto più economico rispetto al classico gestionale d’azienda. Il tutto sfruttando in maniera nativa i vantaggi del cloud.
Gli appuntamenti precedenti:
– Hevolus: il customer journey immersivo di Ferroli e Würth
– Kuro Portal: collaborazione e gestione documentale ad hoc per i commercialisti
– Atelier: la gestione end-to-end del fashion retail
La trasformazione digitale è qualcosa che va oltre il percorso di un’azienda che cerca una nuova dimensione in termini di competitività sul mercato. È un sentimento diffuso, per cui può capitare che un volontario della Croce Rossa, nemmeno ventenne, che come professione fa lo sviluppatore, si accorga che in un settore come quello del soccorso e dell’assistenza sanitaria, che coinvolge decine di migliaia di realtà in tutta Italia manchi la cosa più elementare: un gestionale ad hoc, in grado di soddisfare le più semplici esigenze pratiche, per chi ogni giorno invia sul territorio mezzi e uomini fondamentali per assicurare, su base prevalentemente volontaria, un servizio che il settore pubblico non sarebbe mai in grado di garantire.
Questa storia di ISVoice parte da Garbagnate Milanese, in particolare da C.R.I Comitato delle Groane. Niccolò Armellini, insieme ad Alessandro Sala, decidono di fare impresa per colmare una lacuna evidente all’interno della realtà in cui Niccolò opera come volontario da alcuni anni. L’obiettivo è quello di creare un gestionale su misura per le sedi locali di aziende e cooperative impegnate nel soccorso e nell’assistenza sanitaria, con l’idea di rendere disponibile a tutti uno strumento semplice e molto più economico rispetto al classico gestionale d’azienda. Il tutto sfruttando in maniera nativa i vantaggi del cloud.
Abbiamo chiesto a Niccolò quali sono i presupposti alla base della start-up Voltar, fresca di fondazione, per sviluppare e diffondere sul mercato l’omonima piattaforma gestionale.
(FLT) – Come è avvenuto il passo che ha fatto di un’idea una vera e propria impresa, in un mercato dal potenziale molto ampio, al punto che pare quasi incredibile come nessuno ci abbia pensato prima?
(NA) – Grazie all’esperienza diretta quale volontario in Croce Rossa. Si tratta di realtà importanti, che svolgono centinaia di missioni ogni anno tra pronto intervento 118, trasporti privati, assistenze a gare ed eventi pubblici, oltre all’impegno in protezione civile. Eppure non hanno un gestionale moderno, in grado di consentire una visione unificata su quanto accade ogni giorno all’interno del comitato. In molti casi certe operazioni fondamentali, come la gestione dei turni, vengono svolte ancora manualmente, con tanto di foglio affisso alla bacheca. Di qui è nata l’idea di fare qualcosa di semplice e alla portata di tutti i dipendenti e volontari impegnati all’interno delle associazioni.
(FLT) – Ma oggi qual è la realtà a livello software all’interno di queste realtà? Esistono centinaia di gestionali, possibile che nessuno abbia pensato a qualcosa di specifico per questo ambito del terzo settore?
(NA) – Nei casi più virtuosi sono stati implementate delle soluzioni software, con un apprezzabile sforzo nel digitalizzare la sede, ma è evidente che si tratti di gestionali creati per fare altro, non tagliati su quelle che sono le esigenze effettive di un’associazione locale impegnata nell’ambito del soccorso e dell’assistenza sanitaria. A nostro avviso occorre qualcosa di pensato ad hoc, per fare bene solo ciò che serve in un ambito applicativo estremamente verticale, che sia semplice da usare per tutti e soprattutto costi molto meno di una classica suite gestionale. Siamo partiti con formule di abbonamento annuali calibrate in base alla dimensione del cliente, che comprendono l’eventuale migrazione da altri sistemi, la personalizzazione in base a qualsiasi esigenza specifica e la formazione iniziale, oltre al supporto continuo.
(FLT) – Un software pensato dai volontari per i volontari. Quali funzioni integra oggi Voltar?
(NA) – Attraverso una unica interfaccia di gestione è possibile accedere a varie funzionalità, come la gestione dei mezzi di trasporto e il tracciamento dei soccorsi. In merito a queste attività la app è in grado di registrare tutti i dati relativi all’attività, come le percorrenze e i relativi costi in termini di rifornimenti e manutenzione. Tali dati consentono a chi fa contabilità di avere già disponibili tutte le informazioni di cui necessita, senza doverle ricavare da varie fonti tra loro non coordinate, come i tradizionali registri cartacei. È inoltre possibile organizzare anche la calendarizzazione dei servizi esterni e dei turni del personale, oltre alla gestione del magazzino e ad una generale semplificazione di tutte le attività di assistenza che un’associazione di questo tipo garantisce al territorio, come nel caso del monitoraggio delle liste assistenziali, con le anagrafiche delle persone che rientrano nelle liste di priorità. L’idea di fondo è che sia Voltar a gestire tutto, guidando la compilazione delle procedure stesse, affinché il volontario possa finalmente concentrarsi soltanto nel fare meglio ciò che gli viene richiesto, senza dover puntualmente impazzire dietro alla burocrazia.
(FLT) – In ambito sanitario esistono normative piuttosto stringenti in merito alla conservazione e al trattamento dei dati personali. Voltar gestisce direttamente informazioni relative sia ai volontari dell’associazione che dei pazienti. Oltretutto in cloud. Come vi siete regolati da questo punto di vista?
(NA) – L’obiettivo, sin dall’inizio, era di essere compliance GDPR, soprattutto nell’ottica di sollevare l’associazione che si avvale di Voltar dai rischi di sanzione derivanti dalla possibile inosservanza delle normative sulla privacy. In questi casi, è impossibile pretendere che, al di là della presenza di un eventuale responsabile, un’associazione di volontari abbia competenze specifiche in merito ad una normativa così complessa. È l’applicazione a dover risolvere a priori il problema, per cui ci siamo concentrati molto nel considerare tutte le criticità possibili e rendere finalmente disponibile un software sicuro nella conservazione e nel trattamento dei dati dei soccorritori e dei pazienti.
(FLT) – Voltar è un SaaS (Software-as-a-Service). Perché scegliere una soluzione cloud native per una realtà che potrebbe funzionare benissimo on-premise, essendo riferita in gran parte all’attività di una singola sede sul territorio?
(NA) – Questo è verissimo, ma il problema di fondo è che le associazioni molto spesso non hanno una dotazione IT adeguata. Nella migliore delle ipotesi troviamo un computer di dieci anni fa. Grazie ad una soluzione cloud based è possibile accedere a Voltar da qualsiasi endpoint o attraverso la app mobile proprietaria, svincolando la sede da investimenti in fatto di hardware e software specifico, considerando anche i loro oneri in termini di gestione e manutenzione, che non sono soltanto economici, ma richiedono competenze specifiche. Rendere disponibile Voltar come SaaS è stato finora accolto in termini positivi dagli utilizzatori e ci ha convinti a procedere su questa strada. Siamo partiti nel comitato locale CRI a Garbagnate, dove io stesso sono volontario ed abbiamo effettuato tutto il beta testing contestuale allo sviluppo. I nostri primi veri clienti sono stati il comitato locale CRI di Settimo Milanese e la cooperativa SI Emergenza, anch’essa attiva nel milanese. A tutti loro va la nostra più grande riconoscenza per la collaborazione e l’incoraggiamento che ci hanno sempre dimostrato, spingendoci a fare sempre meglio.
(FLT) – Tornando al discorso dei dati, come potete regolare le policy e le autenticazioni per evitare che ci siano, anche in assoluta buona fede, esfiltrazioni o perdite di dati sensibili, dal momento che Voltar è accessibile da qualsiasi endpoint? Appare decisamente singolare il fatto di sviluppare una soluzione cloud accessibile soltanto dai locali della sede.
(NA) – Il sistema consente l’accesso attraverso la geolocalizzazione. Il GPS dell’endpoint deve essere attivo, e le coordinate rilevate devono necessariamente coincidere con quelle della sede dell’associazione. In questo modo, gli utenti che godono delle necessarie autorizzazioni possono accedere alle informazioni generali. In qualsiasi altro caso, il sistema limita automaticamente l’accesso all’interno della propria area personale, rendendo disponibili solo le funzioni previste da remoto, come la prenotazione dei turni, per cui è sufficiente condividere un calendario, evitando ai volontari di recarsi appositamente in sede.
(FLT) – Quali tecnologie cloud avete scelto di adottare per il vostro Saas?
(NA) – Usiamo soluzioni Microsoft Azure, in particolare il Database e alcune App Service. Siamo iscritti al programma Microsoft for Startups, che per una realtà piccola e appena nata come la nostra offre delle opportunità molto interessanti, sia nell’agevolazione economica che nella formazione e nel supporto tecnico. Voltar rientra nell’ambito delle startup innovative di Operalogica, un ISV da diversi anni attivo nell’ambito di progetti software legati alla trasformazione digitale. Noi come sviluppatori siamo nati li, per cui conoscevamo già le tecnologie cloud di Microsoft Azure. Si è trattato di un percorso abbastanza naturale.
(FLT) – In cosa vi supporta, nello specifico, la mentorship di Operalogica?
(NA) – Operalogica è socio nella startup innovativa costituita nel 2021 e ci supporta dal punto di vista commerciale ed organizzativo, per assurdo non da quello tecnologico, dal momento che sia io che Alessandro siamo al momento in grado di sviluppare quanto ci occorre. Il problema è che, essendo alla primissima esperienza imprenditoriale, non avevamo la più pallida idea né di cosa volesse dire fare impresa, né come muoverci dal punto di vista commerciale. Operalogica ci aiuta soprattutto da questo punto di vista. La loro consulenza è indispensabile sotto questi aspetti.
(FLT) – Quali sono i piani per il futuro di Voltar? Cosa vi aspetta lungo il percorso di innovazione che state proponendo?
(NA) – Abbiamo appena inserito stabilmente nel team una terza persona, che si occuperà prevalentemente di vendite, mentre io e Alessandro continueremo soprattutto sulla parte di sviluppo, supporto e formazione. Ora che abbiamo la ragionevole certezza che il nostro software funzioni, abbiamo iniziato a presentarlo alle sedi delle associazioni in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, con l’obiettivo nel 2022 di ampliare in maniera sensibile il parco clienti, in modo da iniziare a farci conoscere e ricevere molti più feedback, in modo da rendere Voltar sempre più semplice e funzionale, oltre che sostenibile a livello di business.
Il giovanissimo team di Voltar. Da sinistra, Alessandro Sala (Founder), Niccolò Armellini (Founder) e Alessandro Aurea (Sales Account)
ISV – Voltar
Via XX Settembre 1, Garbagnate Milanese (MI)
Voltar sviluppa l’omonima piattaforma gestionale per digitalizzare le associazioni di soccorso, concepita per semplificare il lavoro dei soccorritori grazie alla tecnologia. Voltar è una startup innovativa sostenuta dalla software factory operaLogica e fa parte del programma globale Microsoft for Startups.
Nota – le immagini pubblicate sono di proprietà di Voltar.