Aditinet, eccellenza italiana della system integration con un focus sul delicato mercato della cybersecurity, entra in Nomios Group che, grazie a questa acquisizione, rafforza la sua posizione in Europa come una delle principali società di servizi di sicurezza informatica.
Questa la pura e semplice cronaca di una operazione ha però, come sempre, una profondità molto maggiore delle parole, ed è una profondità che ha a che fare con gli equilibri di un mercato mai così strategico per le imprese italiane come quello della system integration e della protezione dello spazio digitale. Si parla insomma di quelle realtà che hanno il compito di proteggere l’inevitabile corsa verso cloud e infrastrutture digitali che, mai come oggi, ogni forma e dimensione di impresa sta affrontando. Una corsa scatenata dalla fase più acuta della pandemia e che ora vive una fase di nuova accelerazione, maturazione proprio in direzione della sicurezza.
Al cloud, alle piattaforme digitali le imprese stanno affidando sempre più parti strategiche del proprio business. Lo sanno i manager, lo sanno cybercriminali di tutto il mondo che da tempo, dati Clusit alla mano, hanno scatenato una pioggia di truffe, attacchi ransomware, DDos… che stanno mettendo in ginocchio imprese private, pubbliche, infrastrutture critiche con livelli di allarme sempre più alti, come accaduto proprio nel nostro Paese in questi giorni. Nasce esattamente al centro di questo scenario un’operazione di grande impatto destinata a cambiare gli equilibri proprio del mercato security anche e soprattutto in Italia. Aditinet, come detto, è infatti tra gli attori più riconosciuti nel settore della sicurezza informatica in Italia, con una storia che inizia nel 2004, un fatturato annuo di 40 milioni di euro. Aditinet vanta inoltre le più alte certificazioni con Palo Alto Networks (Diamond) e F5 (Platinum), oltre a numerose altre partnership con fornitori di alto livello e progetti di eccellenza con grandi aziende provate, ministeri e realtà strategiche del nostro Paese.
Aditinet entra entra in Nomios Group, le voci dei protagonisti e i numeri
«Questa acquisizione – spiega infatti Sébastien Kher, CEO di Nomios Group – segna un importante passo nella continua crescita e successo di Nomios e apporta molti vantaggi in termini di offerta grazie alla condivisione di fornitori, relazioni con i clienti e a una più ampia gamma di servizi. Non solo l’acquisizione di Aditinet fornisce a Nomios Group una competenza significativa e una forte base di clienti in Italia, ma ci consente anche di aggiungere nuovi servizi come l’hacking etico al nostro portafoglio».
Con l’aggiunta di Aditinet, le entrate annuali di Nomios Group salgono a quota 400 milioni di euro e il suo personale consolidato sale a oltre 600 FTE nei sette mercati in cui è presente in Europa. L’attuale CEO e fondatore di Aditinet, Paolo Marsella, e il CFO Alberto Mez rimarranno azionisti di minoranza e continueranno a gestire l’azienda e a guidare l’integrazione all’interno di Nomios Group.
«Diventare parte di Nomios Group è lo step ideale per realizzare la visione di Aditinet di rendere l’IT e il cloud un ambiente più sicuro per i nostri clienti e per consolidare ulteriormente le nostre relazioni con i fornitori chiave – ha affermato Paolo Marsella, CEO di Aditinet. Nomios fornirà scala e competenze su base europea per accelerare ulteriormente la nostra crescita nel mercato italiano. Non vediamo l’ora di sfruttare immediatamente le rinomate capacità SOC di Nomios per aiutare a monitorare i perimetri di sicurezza dei nostri clienti e fare affidamento sulle loro numerose referenze SASE. Vediamo molto interesse intorno a queste tecnologie sul mercato e i nostri nuovi colleghi Nomios hanno già dimostrato di poter assistere i clienti su entrambi questi aspetti».
«Aditinet – precisa Marsella – ha individuato il miglior partner, sia industriale che finanziario, per costruire un futuro di ulteriore successo a beneficio del nostro prezioso staff e a beneficio dei clienti. A sua volta Aditinet è stata selezionata da uno dei maggiori soggetti pan-europei della network-security. Entrambe le aziende potranno beneficiare di sinergie su scala europea in termini di skill, risorse, ampiezza di portafoglio, potendo accedere a clienti multinazionali operanti in Italia e basati in Europa. La continuità operativa dell’azienda, non essendoci ‘merge’ sul territorio nazionale, rimane pienamente garantita»