BEE DIGITAL 2024: l’Intelligenza Artificiale e il futuro delle imprese. Un evento speciale il prossimo 9 ottobre. Ma andiamo con ordine.

È chiaro che l’intelligenza artificiale (AI) stia trasformando il mondo delle imprese. Con una crescita accelerata, anche in un Paese come l’Italia, dove il mercato dell’AI ha raggiunto i 760 milioni di euro nel 2023, i CEO di tutto il mondo stanno riflettendo su come integrare queste tecnologie nelle loro strategie. Tra ottimismo e prudenza, è il momento di trovare la strada giusta per far sì che gli investimenti si trasformino in risultati di business

I numeri parlano chiaro.
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha guadagnato sempre più terreno nel mondo delle imprese.
E questo anche in un Paese come l’Italia, non ai primi posti nell’adozione e implementazione di tecnologie digitali.
Nel nostro Paese, lo dicono i dati più recenti dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, lo scorso anno il mercato dell’AI ha registrato una crescita del 52%, raggiungendo un valore complessivo di 760 milioni di euro. Una crescita trainata soprattutto da soluzioni avanzate per l’analisi dei testi e dagli agenti conversazionali, che stanno diventando strumenti chiave per le aziende nella gestione delle relazioni con i clienti e nell’ottimizzazione dei processi operativi.

Come è facilmente intuibile, al momento le grandi aziende sono quelle che hanno tratto maggior vantaggio dall’introduzione dell’AI, mentre le piccole e medie imprese (PMI) stanno ancora cercando di colmare il divario tecnologico.
In ogni caso, è chiaro che l’adozione di soluzioni basate su AI, in particolare l’AI generativa, è destinata a crescere in modo significativo nei prossimi anni. La sfida, per molte organizzazioni, è comprendere come applicare queste nuove tecnologie in modo efficace, bilanciando l’innovazione con i costi e la gestione del cambiamento culturale all’interno delle aziende.

L’impatto su lavoro e produttività

Uno dei temi più discussi riguardo l’intelligenza artificiale è il suo impatto sul mondo del lavoro. In Italia, emerge sempre dall’Osservatorio del Politecnico, si stima che l’AI potrebbe automatizzare il 50% delle attività lavorative, offrendo un enorme potenziale per aumentare i tassi di produttività, che restano tra gli indicatori più critici del nostro sistema-Paese.
Al momento, tuttavia, l’automazione è stata solo parzialmente implementata, e l’AI è vista come uno strumento di supporto e non come sostituzione diretta del lavoro umano.

L’impatto sul mondo del lavoro senza dubbio rappresenta uno degli aspetti sui quali il dibattito resta acceso e ambivalente, tra chi guarda all’automazione come a un’opportunità per rispondere alla carenza di manodopera causata dall’invecchiamento della popolazione e chi teme le possibili perdite di posti di lavoro.
Appare evidente, in questo contesto, la necessità di investire nella formazione e riqualificazione dei lavoratori, in modo da prepararli a ruoli più qualificati, con il supporto di strumenti intelligenti.

Il punto di vista dei CEO: fiducia e cautela nella trasformazione aziendale

Anche i CEO sembrano ben consapevoli delle potenziali implicazioni dell’AI sul lavoro e vivono questa ambivalenza, divisi tra chi vede l’AI e l’automazione come un’opportunità per colmare il gap di competenze e migliorare l’efficienza operativa e chi preferisce rimaner cauto, preoccupato dai rischi associati a una sostituzione troppo rapida del lavoro umano con l’automazione.
E non v’è dubbio che la chiave sarà trovare un equilibrio che consenta di sfruttare il potenziale dell’AI senza compromettere la coesione sociale.

Secondo la Gartner CEO and Senior Business Executive Survey, presentata nei mesi scorsi da Gartner, il 34% dei CEO ritiene che l’intelligenza artificiale sarà il prossimo grande tema di trasformazione aziendale, seguita dall’efficienza operativa. E non è un caso che un numero crescente di CEO e senior manager stia utilizzando strumenti basati sull’AI generativa, come ChatGPT, per migliorare i processi decisionali e la produttività.

Tuttavia, nonostante l’entusiasmo generale, la maggior parte dei CEO non ha ancora una visione chiara su come l’AI genererà direttamente nuovi ricavi. La maggior parte delle previsioni riguardano principalmente un miglioramento della produttività e dell’esperienza cliente, piuttosto che una rivoluzione nei modelli di business. Infatti, quasi la metà dei CEO intervistati nel corso della survey ha piani per utilizzare l’AI generativa per aumentare la produttività del 15% nei prossimi due anni, ma sono ancora incerti sulle modalità per sfruttare questa tecnologia come fonte diretta di reddito.

Le incertezze non riguardano solo i potenziali benefici economici dell’AI, ma anche i rischi associati alla sua implementazione. Il 56% dei CEO si dichiara preoccupato per il rischio di disinformazione e la proliferazione di deep fake, mentre il 29% vede nelle infrastrutture energetiche una sfida significativa per l’adozione su larga scala dell’AI. Nonostante queste preoccupazioni, l’87% dei CEO è convinto che i benefici superino i rischi, a condizione che l’AI venga implementata con una strategia attenta e responsabile.

Appuntamento il 9 ottobre: “L’Intelligenza Artificiale nel cuore della trasformazione aziendale”

Sono proprio questi i temi che verranno affrontati il prossimo 9 ottobre, in uno spazio magico come il Labirinto della Masone (PR), dalle ore 15, in occasione di Bee Digital 2024, l’evento organizzato da Infor proprio per riflettere insieme a CEO e IT Manager sulla trasformazione che l’AI porterà nelle loro imprese.

Oltre il rumore di fondo, oltre le fughe in avanti e l’eccesso di entusiasmi… quali vantaggi concreti offre oggi l’intelligenza artificiale?
Come stanno investendo oggi le imprese italiane in tema di Intelligenza Artificiale?
Cosa chiedono e cosa trovano in queste soluzioni straordinarie?

Nel corso dell’incontro, aperto proprio dal Direttore degli Osservatori di Digital Innovation del Politecnico di Milano, Alessandro Piva, si confronteranno le storie di chi ha già imboccato questa strada e si ascolteranno le voci dei grandi vendor internazionali, come Microsoft, HPE, Sophos e Veeam, che questa strada la stanno costruendo.

Non perdere l’appuntamento con Bee Digital 2024 il prossimo 9 ottobre, qui tutti i dettagli per partecipare

BEE DIGITAL 2024: l’Intelligenza Artificiale e il futuro delle imprese ultima modifica: 2024-09-11T07:04:17+02:00 da Miti Della Mura

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui