Cloud Orchestration: di che cosa stiamo parlando? Prima di rispondere dobbiamo fare un piccolo passo indietro e parlare di cloud che, senza dubbio, è stata la nuova tecnologia digitale che ha ottenuto il maggiore successo negli ultimi anni.

In particolare, a seguito della recente crisi pandemica, le imprese di tutti i settori e dimensioni hanno fatto ricorso a strumenti e servizi basati sulla nuvola per assicurare e migliorare l’operatività, la produttività e la flessibilità del proprio business. Secondo l’Osservatorio Cloud del Politecnico di Milano, nel 2022 il mercato del Cloud in Italia si è confermato in consolidamento e supera i 4,5 miliardi di euro, con una crescita del +18% rispetto all’anno precedente. Tanto che ormai ben il 52% delle PMI adotta almeno un servizio Cloud (+ 7 punti percentuali rispetto al 2021).

Una crescita che possiamo osservare anche dal numeroso aumento del numero e delle tipologie di servizi cloud-based offerti ai clienti, tra l’altro sempre più spesso integrati da altre tecnologie come AI, Big Data, container, microservizi, nonché dal costante incremento di nuovi attori nel mercato, alcuni dei quali spesso estremamente specializzati e capaci di offrire uno specifico servizio. Questo significa, specialmente quando prendiamo in considerazione aziende di una certa dimensione e piuttosto consolidate, che esiste la possibilità di non aderire in toto all’offerta cloud proposta da un singolo vendo ma, piuttosto, di acquistare da diversi fornitori il singolo servizio cloud che meglio soddisfa le proprie esigenze specifiche. Magari scegliendo alcuni servizi in private cloud e altri in public cloud. In questo secondo caso, però, per gestire la situazione senza intoppi, è necessario avere a disposizione dei servizi di cloud orchestration.

Cos’è la cloud orchestration 

Fatta questa importante premessa possiamo passare dunque alla definizione di Cloud Orchestration: si tratta dunque del processo di automazione delle attività necessarie per gestire le connessioni e le operazioni dei carichi di lavoro su cloud privati ​​e pubblici.

In altre parole le tecnologie di orchestrazione del cloud integrano attività e processi automatizzati in un flusso di lavoro coeso, garantendo così l’esecuzione corretta e senza intoppi delle specifiche funzioni aziendali, nonostante la presenza dei workload su cloud diversi. Ad esempio rendendo possibile (e automatico) che i singoli processi dispongano dell’autorizzazione adeguata per eseguire o connettersi a un carico di lavoro. In effetti, l’applicazione delle policy è una funzionalità chiave di tutte piattaforme di orchestrazione cloud. Eppure, ancora oggi, nonostante l’enfasi posta sul multicloud e sulla migrazione stessa di applicazioni e servizi, la cloud orchestration non riceve ancora l’attenzione che probabilmente meriterebbe.

Si assiste così, molto spesso, a investimenti nel cloud che non rendono quanto promesso, proprio perché tutti i diversi componenti non funzionano in perfetta sincronia, creando ritardi e costringendo a un superlavoro i team IT aziendali. 

Da un punto di vista più prettamente tecnologico le soluzioni di cloud orchestration consentono invece di: 

  • Eseguire il provisioning
  • Distribuire o avviare i server
  • Acquisire e assegnare capacità di archiviazione
  • Gestire le reti
  • Creare macchine virtuali
  • Ottenere l’accesso a software specifici sui servizi cloud

Un aspetto importante è che le tecnologie di cloud orchestration devono essere in grado di funzionare con sistemi eterogenei, rendendo persino possibile un’implementazione con cloud distribuiti in diverse località geografiche e con differenti provider. Una buona orchestrazione porta con sé disponibilità elevata, scalabilità, ripristino degli errori, gestione delle dipendenze, riducendo così enormemente il lavoro del personale IT. Consentendo peraltro di ottenere una completa visibilità su risorse e processi utilizzati.

Dal momento che buona parte delle grandi aziende hanno adottato un approccio ibrido e multicloud, nel mercato sono ormai disponibili diverse soluzioni di cloud orchestration, spesso proposte dai grandi vendor IT ma anche da attori dell’universo Open Source. 

Perché è importante e quali sono i vantaggi 

Ma quali sono i vantaggi della cloud orchestration? Come abbiamo già scritto in precedenza, il principale vantaggio è quello di automatizzare la gestione, il coordinamento e l’organizzazione di sistemi informatici che si sono fatti sempre più complicati e complessi. Questa caratteristica, oltre a ridurre il coinvolgimento del personale IT interno, elimina notevolmente il rischio di errori, semplificando la comunicazione e le connessioni dei carichi di lavoro,  garantendo che i collegamenti siano configurati e gestiti correttamente.

In questo senso l’orchestrazione del cloud libera le risorse (spesso scarne) dei team IT aziendali, per compiti più produttivi e a valore, consentendo alle aziende di concentrarsi in maniera più spinta sull’innovazione. Più in generale, la cloud orchestration consente alle organizzazioni di recuperare quello che è il vero vantaggio del cloud, vale a dire la flessibilità e la semplicità di utilizzo. Come abbiamo visto, in assenza di tutto questo, le imprese che volessero/dovessero scegliere su un modello multicloud e ibrido, andrebbero infatti incontro a tutta una serie di complessità ed errori, che renderebbero quasi controproducente l’investimento effettuato in una tecnologia così innovativa. 

Cloud Orchestration: cos’è, perché è importante e tutti i vantaggi ultima modifica: 2022-11-02T11:06:19+01:00 da Sara Comi

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