Cloud provider, mercato record nel primo trimestre: +21%, le quote e la classifica dei player in campo sul cloud computing
Il mercato del cloud computing e dei cloud provider continua a crescere a ritmi vertiginosi, come dimostra una recente analisi di Canalys, relativa ai dati del primo trimestre (Q1) 2024. In 12 mesi, la spesa globale per le infrastrutture in cloud è aumentata del 21%, raggiungendo un volume d’affari complessivo di 79,8 miliardi di dollari (+13,4 miliardi rispetto al 2023).
I dati di Canalys si riferiscono esclusivamente ai servizi IT IaaS (Infrastructure as a Service) e PaaS (Platform as a Service), senza prendere direttamente in considerazione le revenue legate al SaaS (Software as a Service), anche se il suo ruolo rimane determinante per via della grande quantità di infrastruttura implementata per lo sviluppo delle applicazioni cloud native.
Aziende sempre più data driven e cloud oriented grazie all’intelligenza artificiale
Tra le principali motivazioni che hanno spinto il mercato del cloud e dei cloud provider verso cifre così importanti, secondo le riflessioni suggerite da Canalys, vi sarebbe il fondamentale contributo di quella che viene definita la “AI revolution”, un driver sempre più irresistibile, che spinge le aziende a riconsiderare il loro intero stack tecnologico, modernizzando i loro servizi in cloud.
In molti casi, il cloud computing garantisce la miglior alternativa, se non l’unica disponibile, per assicurarsi le risorse computazionali e le tecnologie necessarie per eseguire i carichi di lavoro basati sulla AI.
Secondo Canalys, l’impatto della AI avrebbe espresso soltanto in parte un potenziale ancora più importante, atteso nei tempi a venire. Allo stato attuale, insistono complessità di natura tecnica e finanziaria che continuano a rappresentare una barriera nei confronti dell’adozione su larga scala del cloud per le applicazioni AI.
Nella relazione descrittiva dei dati della ricerca, Alex Smith, VP di Canalys, ha precisato come: “La convergenza tra AI e cloud sta trasformando il modo con cui i business si approcciano alla tecnologia per l’innovazione e la crescita. Le organizzazioni devono affrontare le complessità e i costi legati all’infastruttura AI, ivi comprese le risorse computazionali, lo storage e l’elaborazione dei dati, assicurandosi che gli investimenti effettuati generino ritorni tangibili”. Secondo Alex Smith, il cloud può costituire la risposta vincente, almeno sulla base di questa prospettiva: “Guardando al futuro, i cloud service provider nel loro complesso cercheranno di capitalizzare questa tendenza, incorporando la AI nei loro prodotti e nelle loro soluzioni, cercando di rendere l’integrazione della AI stessa non una perenne novità, ma la norma di riferimento”.
Mercato cloud provider e hyperscaler: bene Microsoft e Google, in AWS finisce l’era Selipsky
L’analisi sul Q1 2024 del mercato dell’infrastruttura cloud realizzata da Canalys si è inoltre soffermata sullo stato di salute dei tre principali hyperscaler: AWS, Microsoft Azure e Google Cloud Platform, che confermano unitamente un market share pari a due terzi dell’intera quota di mercato (+66%), pur dimostrando andamenti piuttosto differenti, nel contesto di una generale tendenza di crescita.
In particolare, Canalys sostiene che: ”Le aziende stanno spostando la loro attenzione dall’ottimizzazione dei budget del cloud computing all’investimento in nuove iniziative, alimentate da una potenziale integrazione dell’intelligenza artificiale. Tutti e tre i principali hyperscaler hanno registrato un aumento del numero di impegni pluriennali da parte dei clienti aziendali, il che conferma come molte aziende si stiano preparando per impiegare sempre più l’infrastruttura in cloud nel lungo termine”.
In riferimento al Q1 2024, Microsoft Azure ha segnato un aumento del 31%, con un market share del 25%, mentre Google Cloud Platform ha registrato un +28% e il terzo gradino del podio con il 10% di quota di un mercato il cui leader rimane saldamente AWS, che pur nel Q1 2024 ha totalizzato “solo” un aumento del 17%.
Temendo un’erosione del market share, i vertici di Amazon hanno deciso di avvicendare lo storico CEO Andy Selipsky, inserendo forze più giovani e capace di rinnovare i programmi del principale cloud service provider al mondo.
Secondo Yi Zhang, analista di Canalys che si occupa nello specifico di cloud computing: “Assistiamo ad una variazione significativa nelle strategie dei primi tre hyperscaler, che si riflette nei loro differenti tassi di crescita. Il portafoglio end-to-end di Microsoft si sta dimostrando profondo e molto competitivo, mentre l’impegno di Google nell’intelligenza artificiale sta generando un forte vento in poppa. Tuttavia, il recente investimento di 4 miliardi di dollari di AWS in Anthropic per la AI generativa e la sua integrazione in corso con l’IA nei suoi servizi cloud sottolineano la determinazione a rimanere all’avanguardia man mano che le priorità aziendali si spostano verso l’intelligenza artificiale“.
Per comprendere al meglio la riflessione di Yi Zhang, osserviamo nel dettaglio i dati più significativi in relazione a AWS, Microsoft Azure e Google Cloud Platform.
AWS (Amazon Web Services)
AWS conferma la propria leadership in termini di market share, con il 31% a livello globale per quanto riguarda i servizi di infrastruttura in cloud, a fronte di una crescita pari al 17%, che equivale ad una stima di revenue per l’intero 2024 pari a circa 100 miliardi di dollari.
Nello scorso mese di marzo, AWS ha lanciato il Generative AI Competency Program, per valorizzare e promuovere il contributo dei partner capaci di dimostrare casi di successo ottenuti grazie alla tecnologia del brand IT di Amazon. Il programma rilascia una certificazione specifica, che può essere ottenuta dopo un training di alcuni mesi, in cui i partner devono dimostrare concretamente di possedere adeguate competenze in materia di generative AI, attraverso la realizzazione di almeno quattro casi studio reali.
Tra le più recenti implementazioni nello stack tecnologico AI di AWS figurano i modelli Meta Llama 3, i modelli proprietari Amazon Titan e la gamma di modelli targata Mistral.
Microsoft Azure
L’ecosistema cloud di Microsoft ha sorpreso gli analisti con un +31% nel Q1 2024, dovuto in buona parte al contributo dei servizi AI, a cui sarebbe legato il 7% delle revenue complessive di Azure.
Sul fronte della generative AI, un ruolo determinante è svolto dalla partnership tra Microsoft e OpenAI, in quanto il 65% delle aziende Fortune 500 avrebbe già implementato Azure OpenAI tra i propri servizi IT. Oltre al mercato LLM (large language model), Microsoft si sta rivelando competitiva anche nell’ambito degli SLM (small language model), come conferma il recente rilascio del modello Phi-3. Tra i servizi non legati direttamente alla AI, svetta in maniera significativa Azure Arc, capace di raddoppiare il numero dei propri iscritti nel giro di soli 12 mesi, grazie ad un business basato sul supporto alla cloud migration delle organizzazioni.
Google Cloud Platform
Ottimi numeri anche per GCP (+28% Q1 2024, market share 10%), per cui Canalys stima una revenue di 61,3 miliardi di dollari nell’anno in corso. Nel corso dei primi mesi dell’anno Google ha confermato il proprio investimento nelle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, annunciando la disponibilità di Gemini 1.5 Pro in oltre 180 paesi in tutto il mondo.
Come presentato urbi et urbi all’evento corporate Google I/O, Gemini AI si avvia ad integrare le principali applicazioni “as a service” di Google con funzioni native di intelligenza artificiale, in particolar modo per quanto riguarda la suite per la produttività Google Workspaces e lo storage Google Drive, per cui è stata appositamente concepita l’integrazione del servizio AI Security.