Intanto, come da tradizione, le presentazioni… VDI, vuol dire virtual desktop infrastructure. Più nel dettaglio si tratta della integrazione e adozione di una piattaforma che permette di gestire e monitorare le macchine virtuali capaci di sostituire postazioni desktop fisiche.

«Facciamola più semplice – ci accoglie però con un sorriso Gianluca Corsi, Sales Account Manager at ACS Data Systems, manager di grande esperienza e che proprio con la VDI sta sviluppando una serie di percorsi di grande successo sul territorio – di fatto VDI vuol dire semplificazione degli strumenti di lavoro ed è uno strumento che ha di fatto salvato molte imprese in questa situazione difficile evitando tante chiusure. Le aziende si sono trovate a mettere in piedi soluzioni e connessioni tra sedi remote in frettae con poche competenze ma sono riuscite a ripartire subito anche e soprattutto grazie a questa straordinaria tecnologia».

 

Perché la VDI e quali sono i freni che, ancora, la ostacolano

«Fondamentalmente la VDI serve a lavorare nella quotidianità e a far si che ognuno nel suo ruolo e settore possa continuare a produrre, comunicare e condividere senza recarsi nel proprio ufficio»

A dirla così però sembra molto simile a quello che fa una semplice connessione remota e una VPN…

«Sembra la stessa cosa ma le differenze sono profondissime – sorride Gianluca –  Abilitare una VDI per un utente remoto è la cosa più facile e sicura per dare continuità all’operatività. Chi sceglie la strada del semplice collegamento da remoto sceglie una strada simile ma, allo stesso tempo, radicalmente diversa per sicurezza e garanzia di lavoro costante. Pensate anche solo banalmente ad un guasto di un desktop o di un laptop collegato semplicemente da remoto… per gestirlo serve assistenza onsite, con la VDI siamo su universi completamente diversi e distanti per immediatezza, gestione, flessibilità».

Guardando e leggendo quello che dicono molti analisti però resistono ancora oggi tanti freni all’uso della VDI perchè?

«Parlando con le aziende – commenta Gianluca – ti trovi di fronte ai classici temi: costo, impatto economico, fattibilità. Di fronte a queste obiezioni la mia riflessione è sempre la stessa: la complessità spesso e volentieri non ha dei costi definibili; la VDI ha un costo certo ma anche e soprattutto un risultato certo… Al di là di questo tema comunque quello che mi sento anche di dire è di non farsi prendere dall’ansia da prestazione. La VDI è semplice se la si implementa correttamente. Non bisogna commettere l’errore di pensare che quando accedo ad una soluzione tutto funzioni correttamente da subito. Rincorrere tutti gli endpoint di una azienda, con tutte le funzionalità che hanno, è davvero complicato e non ci si può improvvisare».

VDI cos’è e perché con ACS è meglio

Ovviamente ACS Data Systems ha da tempo sviluppato competenze e metodologie applicative uniche a livello di VDI ma, in un mercato ormai densissimo di offerte e messaggi in questo senso perchè la VDI con ACS è meglio?

«La domanda corretta – conclude Gianluca – dovrebbe essere: Quale è la soluzione corretta di VDI per il cliente? La dobbiamo girare al cliente che deve essere preparato nel capire come e quali applicazioni usa, come e quali processi ha necessità di ottimizzare. Sapere di cosa si ha bisogno è meglio di buttarsi sul mercato in cerca delle soluzioni al miglior prezzo o più innovative. Da sempre ACS lavora proprio in questo senso: adattare le proposte tecnologiche alle esigenze precise e verticali di una impresa. Non può e non deve avvenire il contrario. Il nostro mestiere  insomma è proprio quello di disegnare con il cliente la soluzione di VDI perfetta per lui».

Cosa è la VDI e perché sta salvando tante imprese italiane. La guida di ACS Data Systems ultima modifica: 2020-07-08T09:03:32+02:00 da Marco Lorusso

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