Non è semplicemente una questione lessicale, men che meno un vezzo o una moda: il fatto che sempre più frequentemente si parli di cyber resilience significa che siamo di fronte a un vero e proprio cambio di paradigma. 
Lo scenario nel quale le imprese e le organizzazioni si trovano oggi a operare è tutt’altro che incoraggiante. Secondo quanto emerge dai dati più recenti del rapporto Clusit, “Nel primo semestre 2024 oltre un terzo degli attacchi nel mondo è stato causato da malware (34%). Sebbene questa categoria comprenda molte tipologie di codici malevoli, il ransomware è in assoluto quella principale e maggiormente utilizzata grazie anche all’elevata resa economica per gli aggressori, che spesso collaborano fra loro con uno schema di affiliazione”
Non solo.
Secondo il 2024 GigaOm Cyber Recovery Readiness Report, l’83% delle aziende ha subito una violazione significativa e quasi la metà (44%) individua nella complessità delle applicazioni e dei dati critici la principale sfida da affrontare. 
In questo scenario, appare chiaro che la resilienza informatica non sia più un’opzione ma una necessità strategica per le imprese di ogni settore. Per altro, è sempre lo studio GigaOm a mettere in luce come la cyber resilience rappresenti un vantaggio competitivo essenziale: proprio le organizzazioni preparate e resilienti riescono a ridurre del 41% il tempo di recovery da un incidente. 

La sfida della modernità: dal cloud-first alla resilienza continua

Va detto che il passaggio ad infrastrutture “cloud-first” ha trasformato profondamente il modo in cui le imprese gestiscono le proprie infrastrutture e i propri dati. Oggi, oltre il 70% degli investimenti IT aziendali è destinato a carichi di lavoro basati sul cloud e piattaforme SaaS di terze parti. Ed è qui che il cambio di paradigma prende forma: il concetto tradizionale di resilienza informatica, radicato in architetture obsolete come server locali e nastri di backup, non è più adeguato a fronteggiare le esigenze di un mondo virtualizzato.
È necessario un ripensamento radicale della resilienza informatica, che abbracci le opportunità offerte dalle moderne infrastrutture cloud e introduca un nuovo standard operativo: il continuous business.

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Continuous Business: il futuro della cyber resilience secondo Commvault

Come ben spiegato in un blog post a firma di Sanjay Mirchandani, CEO di Commvault, il concetto di continuous business segna una svolta nella gestione della sicurezza e della continuità aziendale. Basato su quattro pilastri fondamentali – sicurezza continua, prontezza continua, recupero continuo e riequilibrio continuo – questo approccio consente alle imprese di garantire una disponibilità costante dei propri servizi, indipendentemente dalle minacce esterne.

La vera innovazione del continuous business risiede nella capacità di “riavvolgere” le operazioni aziendali fino al momento precedente a un attacco, recuperando non solo i dati grezzi, ma anche il controllo applicativo e i metadati. Questo livello di recupero rapido ed intelligente rende le minacce come il ransomware sostanzialmente irrilevanti, offrendo alle aziende una sicurezza senza precedenti.

Appuntamento a Milano l’11 febbraio 2025 con SHIFT e l’ecosistema Commvault

E proprio per esplorare questo nuovo approccio alla resilienza informatica, Commvault ha organizzato, per il prossimo 11 febbraio presso le Officine del Volo a Milano, SHIFT, un evento pensato per le imprese e per i propri partner, pensato per essere un’occasione unica per scoprire le ultime innovazioni tecnologiche e le migliori pratiche in materia di cybersecurity e continuità aziendale.

Nel corso dell’evento, al quale saranno presenti Mauro Palmigiani, Area Vice President EMEA di Commvault, Edwin Passarella, Field CTO, EMEAI, Vincenzo Granato, Country Sales Director, Commvault Italia, Domenico Iacono, Presales Manager, Commvault Italia & Israele, verranno verranno presentate funzionalità all’avanguardia della piattaforma, come Cloud Rewind, una soluzione che consente di ripristinare rapidamente applicazioni cloud, infrastrutture e dati in ambienti complessi, garantendo una resilienza completa su più cloud, regioni e carichi di lavoro. Inoltre, saranno condivise le esperienze di esperti del settore e leader aziendali, offrendo insight preziosi su come affrontare le sfide del futuro.

L’evento non sarà solo un’occasione per apprendere, ma anche per creare connessioni significative. Professionisti da tutto il mercato si riuniranno per scambiare idee, collaborare e costruire un ecosistema in grado di affrontare insieme le minacce informatiche.

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Cyber resilience: una priorità per le imprese e un nuovo standard per la continuità aziendale ultima modifica: 2025-01-09T15:30:00+01:00 da Miti Della Mura

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