Darktrace Live, la rivoluzione possibile dell’AI al servizio della security.
Facile parlare di Artificial Intelligence anche e soprattutto in tema di security oggi.
Facile faro quando l’onda è alta ma cè chi, come Darktrace, l’onda l’ha vista anni fa e su questa capacità di anticipare un trend travolgente ha costruito un vantaggio competitivo enorme.
Un vantaggio che, oggi, fa di Darktrace uno dei nomi di riferimento assoluto a livello mondiale proprio per l’uso dell’AI per potenziare i sistemi di cyber security aziendale.
Darktrace, chi è l’azienda dell’AI che rivoluziona la security
Per la cronaca comunque, fondata nel 2013, Darktrace ha sede a Cambridge, nel Regno Unito, ed è quotata alla Borsa di Londra dal 2021. Come anticipato si tratta di un’azienda che ha sperimentato con un certo anticipo l’intelligenza artificiale per migliorare il rilevamento delle minacce informatiche, espandendosi negli anni alla prevenzione, risposta e risoluzione degli attacchi in ambienti cloud, applicativi, e-mail, endpoint e di rete. L’estate scorsa è stato introdotto sul mercato il nuovo prodotto Heal, che sfrutta l’intelligenza artificiale per facilitare la fase di incident response.
Darktrace Live, il roadshow dei record
Una realtà con il vento a favore che, il suo vento, lo sta portando in tutto il mondo attraverso un roadshow record che proprio nei giorni scorsi, ha toccato Milano, nel cuore di una location magica come il Four Season , in pieno quadrilatero della moda.
Le strategie aziendali, le novità tecnologiche, le voci di tre manager di altissimo livello come Davide Gaieni, Country Ciso at AON Italy, Maurizio Bonomi, Cio at AC MILAN e Giulio Raineri, Head of Infrastructure IT Security & Servicedesk di Repower. Tre professionisti che, all’interno di tre aziende di grande eccellenza proprio grazie a Darktrace stanno affrontando e vincendo la sfida della protezione automatizzata degli asset straegici e del patrimonio informativo.
Un evento di grande impatto che ha chiamato a raccolta il pubblico delle grandi occasioni di fronte al quale hanno fatto il punto della situazione Antonio Pusceddu, Country Manager Italy di Darktrace e soprattutto un’ospite di prestigio come Mariana Pereira, Vice President di Darktrace.
L’anno di Darktrace e dell’AI al servizio della security
La capacità di gestire un numero straordinario di conversazioni in lingue diverse, tutte con lo stesso altissimi livello qualitativo, Mariana Pereira è una manager giovane ma di grandissima esperienza e conoscenza del mercato della security a livello globale.
«Oggi tutti parlano di AI ma è importante ricordarci che l’artificial intelligence non è un singolo prodotto – ci ha raccontato a margine del suo seguitissimo intervento milanese – . Non è un’unica cosa, sono tantissime le tecnologie e sono tantissime le possibili declinazioni dell’AI in ambito security. Tutto cambia a seconda anche e soprattutto dell’azienda in cui va introdotta e dei rischi che la singola azienda decide di prendersi nello spazio digitale. Più importante di tante parole – ha continuato Mariana Pereira – è avere a che fare con una AI in grado di capire il contesto, di capire l’azienda, il suo modo di stare sul mercato, di comunicare con clienti e fornitori. Serve un’intelligenza artificiale in grado di adattarsi alle strategie di una singola azienda e di capire le strategie di security necessarie».
Ed è questa la zona, l’area su cui proprio Darktrace, oggi, punta a fare la differenza sul mercato
«Proprio così – spiega la manager – Darktrace ha una tecnologia in grado di apprendere in tempo reale tutto questo. L’AI di Darktrace è unica perché si adatta, come un essere umano, alle scelte di business e al contesto di una singola azienda. La nostra piattaforma capisce tutto questo e adatta di conseguenza le strategie di security. Anche in caso di nuove tipologie di attacco la nostra declinazione di Artificial Intelligence capisce e mette in campo le migliori strategie di difesa».
E quindi? Cosa deve fare oggi una buona impresa: «Questo è un anno importante in cui capire velocemente se usare l’AI per difenderci… chi ci attacca lo sta già facendo e con un profitto enorme. Si tratta di una scelta importante soprattutto in un mercato critico come l’Italia, ricchissimo di piccole e medie e imprese e atteso da grandi eventi sportivi anche mondiali vedi le olimpiadi invernali di Milano e Cortina. Si tratta di un evento che metterà l’Italia ancora di più al centro dell’attenzione da parte di cybercriminali a livello globale, occorre arrivare preparati ad un simile appuntamento. E poi c’è la sfida della compliance e dell’adeguamento alla NIS 2 entro ottobre di quest’anno. Una sfida su cui, ancora una volta – conclude Mariana Pereira – proprio l’AI, con l’automazione che offre, può avere un ruolo chiave nel semplificare la vita di imprese e manager»