Nuova puntata della speciale rubrica multimediale #YabeRevolution in collaborazione con Aion Team. 
Voci, video, articoli di approfondimento, storie, numeri… tutto sul software made in Italy del momento in una serie di reportage esclusivi. L’appuntamento di oggi è dedicato al Data Driven, un approccio che le aziende stano adottando sempre di più lasciandosi “guidare dai dati” nelle decisioni di business. Scopriamo insieme tutti i segreti di questa nuova cultura e perché non si dovrebbe sottovalutare.
Qui le prime puntate della rubrica:
– Viaggio al centro del “caso” Yabe. «Così rilanciamo l’eccellenza dello sviluppo software made in Italy»

– Software house cos’è, perché tutti la cercano e come si sceglie. Il caso AionTeam
Business Intelligence cos’è, a cosa serve e perché è fondamentale. Il caso Yabe
Machine learning: cos’è e come funziona l’apprendimento automatico. Il caso Aion Team

In principio era il Data Driven Marketing, ora è una vera e propria cultura. E, allora, capiamo meglio cos’è il data driven. Cosa significa per un’azienda costruire una cultura “guidata dai dati” e perché non si dovrebbe sottovalutare.

Il più naturale campo di applicazione dell’approccio data driven è certamente il marketing. Capire cos’è il data driven marketing è semplice: porre l’interpretazione dei dati raccolti sui consumatori al primo posto di una strategia di marketing e commerciale.

Raccogliere, analizzare e, soprattutto, comprendere i dati sui comportamenti d’acquisto dei consumatori oggi è imprescindibile. In un mercato così veloce e concorrenziale, implementare una strategia di marketing, o modificarla in tempo reale, basata sui dati raccolti è fondamentale per sopravvivere.

Il data driven non è solo marketing

Ma, per comprendere cos’è il data driven non basta aver assimilato i concetti del data driven marketing. Oggi si parla soprattutto di approccio data driven, di cultura aziendale data driven.

Perché raccogliere, analizzare e comprendere i dati è utile in ogni contesto aziendale. I dati sono fondamentali nei processi produttivi, nella logistica, nelle risorse umane, anche per la divisione amministrativa e nella gestione finanziaria.

Una famosa indagine dell’Economist (scaricabile da qui) ha evidenziato che il 59% dei manager intervistati ha dichiarato che un approccio “data driven” ha permesso alla loro azienda di essere più profittevole della concorrenza. Un buon motivo, questo, per convincersi che è fondamentale capire cos’è il data driven.

Ogni dispositivo digitale, che sia un totem in un negozio, una videocamera, un dispostivo IoT, una appliance industriale, un computer, uno smartphone, è un collezionista di dati.

L’azienda che vuole distinguersi come una vera “data driven company” deve essere consapevole di ciò e deve agire su due aspetti per valorizzare il patrimonio che si trova tra le mani.

Data driven: due direzioni da seguire per iniziare

In primo luogo, è necessario dotarsi degli strumenti giusti. Quelli che siano in grado di raccogliere i dati, filtrarli sgrossando quelli inutili, misurarli con quelli provenienti da altre fonti e fornire degli abilitatori al business.

Si tratta di piattaforme software, di algoritmi che sfruttano il machine learning, o di web services. Generalmente questi strumenti non interferiscono assolutamente sulle prestazioni di dispositivi e software ma, semplicemente, ne raccolgono gli output.

Gli algoritmi si occupano di lavorare questi dati secondo delle finalità predefinite (cosa voglio sapere da queste informazioni?). Semplificano l’elaborazione eliminando le informazioni non necessarie allo scopo, mixano da altre fonti, eseguono ulteriori elaborazioni e forniscono a loro volta un output.

Il risultato di questo lavoro è rappresentato attraverso una interfaccia ideata appositamente per fornire informazioni immediatamente comprensibili a chiunque, e non solo agli esperti, e per essere subito abilitanti ai fini del business.

Può succedere, come nel caso dell’Industry 4.0, che il risultato dell’elaborazione degli algoritmi rappresenti l’input per altre macchine che modificheranno la loro funzione in base ai dati ricevuti, con l’obiettivo di ottimizzarsi da sole.

Sarà importante, inoltre, lavorare sulla cultura aziendale, quindi su tutti i dipendenti, in modo che acquistino la giusta sensibilità nei confronti del dato.

Ora bisogna scegliere le soluzioni

È chiaro, dunque, cos’è il data driven e quanto sia importante conoscerne l’approccio? Bene, ora è importante scegliere il giusto partner per la digital transformation e destreggiarsi tra le offerte, che in quest’ambito certo non mancano.

Qualsiasi fornitore IT si scelga, è fondamentale avere le idee chiare sugli obiettivi prioritari che si vogliono raggiungere. È francamente complesso immaginare che un’azienda trasformi la sua cultura secondo un approccio data driven in poco tempo.

Per questo è meglio procedere per gradi. Con l’aiuto di un partner IT valido e competente si può iniziare con individuare le aree in cui un approccio data driven può dare i primi risultati tangibili. Per questo è consigliabile un buon assessment, non limitato agli strumenti IT ma soprattutto ai processi. E poi, se si è lavorato bene, saranno i manager stessi a chiedere di estenderlo.

Il caso Aion Team

La logica Data Driven è parte integrante delle strategie di Aion Team, una software factory italiana attiva nella progettazione e realizzazione di soluzioni IT in ambito Web e Mobile, che può contare su un team composto di developers, architets e consulenti funzionali esperti.

Aion Team offre un servizio completo che supporta il cliente dall’analisi delle esigenze sino alla progettazione e realizzazione delle soluzioni. Una di queste, Yabe, è pensata per rendere possibile una business intelligence moderna anche alle PMI. In effetti nelle piccole e medie imprese i dati vengono normalmente analizzati tramite strumenti di produttività e back office, con risultati non ottimali e un enorme dispendio di tempo e di risorse umane, specialmente considerato che in queste realtà mancano spesso le necessarie competenze di analisi. Il rischio, poi, è di ottenere informazioni e indicazioni non affidabili, piene di errori e tutt’altro che data-driven. 

Il punto di forza di Yabe, al contrario, è la sua semplicità di utilizzo, caratterizzata da un approccio simile alla creazione di un file EXCEL attraverso le sue macro, che lo rende accessibile anche a figure professionali non specifiche del settore informatico. In effetti, la soluzione di Aion Team consente di incrociare dati di natura differente (dati storicizzati o in tempo reale) sintetizzandoli contemporaneamente in modo uniforme in un’unica dashboard. Riducendo così la necessità di complesse elaborazioni, importazioni differite e duplicazione dei dati. II risultato finale sono grafici, indicatori, tabelle e pivot navigabili tramite cui i responsabili aziendali possono analizzare i propri risultati velocemente così da prendere efficientemente le migliori decisioni strategiche.

Diversamente dai prodotti di riferimento e competitor, Yabe è stato sviluppato e studiato su misura per affrontare quelle criticità che spesso si presentano nella normale operatività. Ad esempio, la soluzione è in grado di adattarsi e assecondare facilmente i cambiamenti aziendali senza dover approntare manutenzioni continue, inoltre può essere integrata rapidamente con altri strumenti software già disponibili, nonché l’integrazione con altri strumenti software già disponibili. Un supporto alla fase previsionale arriva anche dall’utilizzo di algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, che consentono di fare forecasting commerciale, demand planning, efficientamento energetico e molto altro ancora. Il risultato finale per le PMI è di avere a disposizione delle dashboard interattive condivisibili a vari livelli nell’azienda, che possono essere fruite attraverso qualsiasi dispositivo (desktop, smartphone, tablet, phablet). Anzi, la promessa di Aion Team è che sia possibile effettuare analisi di questo tipo in tempi rapidissimi, in appena 70 minuti.

Dietro il funzionamento di YABE c’è un’architettura modulare a “Micro Services” distribuibile On-Premise o in Saas su piattaforma Cloud. Aion Team ha insomma creato uno strumento di business intelligence semplice e immediato, di effettivo supporto a strategie aziendali data driven.

Data Driven Company: cos’è e come funziona il nuovo approccio ultima modifica: 2023-03-14T15:28:00+01:00 da Valerio Mariani

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