Non c’è Digital Transformation senza Data Driven Society. È questo uno degli assiomi che abbiamo registrato all’evento HPE Discover More 2019 organizzato a Milano il 14 e il 15 maggio.
Un evento ricco di interventi e che ha fatto registrare il tutto esaurito. Segno che il tema della trasformazione digitale è ben presente nella testa dei partner HPE, e anche in quella dei Cio di molte aziende clienti.
Cosa si intende per Digital Trasformation oggi l’ha chiarito molto semplicemente Antonio Neri, presidente e Ceo di HPE e ospite illustre di questa edizione di HPE Discover More in cui Stefano Venturi, Ceo di HPE Italia, ha fatto egregiamente gli onori di casa.
La mission di HPE è di completare i tre stati fondamentali della trasformazione digitale di un’azienda: la trasformazione della tecnologia, delle persone e del business.
Pirelli, Snam, Datalogic, MSC sono solo i quattro clienti più importanti che il presidente Neri ha voluto citare nel suo intervento. Quelle quattro aziende si sono affidate ad HPE per innovare la loro tecnologia, la loro organizzazione e, infine, il loro business.
Digital Transformation: tanti casi di successo non bastano a convincere tutti
Quelle quattro, e tante altre, hanno perseverato in un percorso di trasformazione digitale perché ci hanno creduto fin dall’inizio. Ma, i tanti casi di successo presentati ad HPE Discover More 2019 non bastano a liberare l’orizzonte dalle nubi che impediscono la visione di una Digital Transformation a tante aziende italiane.
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Ci sono dei vincoli, degli ostacoli, dei problemi che impediscono a tante aziende di iniziare, o proseguire, il loro percorso verso la Digital Transformation. Li abbiamo raccolti, andando in giro nell’area espositiva di HP Discover More 2019, e li abbiamo riassunti in 5 punti principali, aggiungendo una riflessione che possa aiutare a superare ciò che spesso è un puro pregiudizio.
1. La Digital Transformation è solo un investimento in nuove tecnologie. Non è così. Un percorso di Digital Transformation non si esaurisce con una lista della spesa, per questo basterebbe uno dei tanti partner a volume, non uno a valore. Gli strumenti della Digital Transformation sono di diversa natura. Sono applicazioni di Intelligenza Artificiale, dispositivi IoT, robot, processi organizzativi.
2. La Digital Transformation complica la vita alla divisione It dell’azienda cliente. No. Gli strumenti e i modelli della Digital Transformation hanno un semplice obiettivo: semplificare la vita di un individuo, che sia un dipendente aziendale o un cittadino. Per questo la Digital Transformation è un modello che deve generare un impatto rivoluzionario sul modello organizzativo di un’azienda, dunque sulle persone, sul loro modo di lavorare di agire.
3. La Digital Transformation è un processo lungo e interminabile. Forse. In verità è un processo liquido in cui, se è difficile determinarne l’inizio, deve essere impossibile decretarne una fine. Qualsiasi trasformazione avviene per gradi e, spesso, in maniera impercettibile. E così è la Digital Trasformation. Grazie alla natura delle tecnologie coinvolte, e al loro modello di business pay-per-use, la trasformazione è adeguamento dinamico alle esigenze aziendali.
4. La Digital Transformation costa soldi, tempo e fatica. Una delle caratteristiche peculiari di qualsiasi tecnologia che rappresenti un paradigma della Digital Transformation è il modello di investimento. Oggi, grazie alle tecnologie, si paga solo ciò che si usa secondo un approccio “as-a-service” e si è in grado di prevedere in ogni momento l’investimento futuro. La fatica delle persone impegnate nel processo, ovvero tutte le risorse aziendali, sarà presto ripagata da piccole soprese quotidiane. Il tutto sta a iniziare, crederci, chiudere gli occhi e farsi guidare da un partner It qualificato.
5. La Digital Transformation non è detto sia una priorità per un’azienda. Questo assunto può valere solo se si insiste in una visione chiusa del proprio mondo, qualunque esso sia. Oggi un’azienda non può permettersi di non fare i conti con l’ambiente in cui opera. Chi si chiude in sé stesso ha i giorni contati, lo dicono i numeri della globalizzazione. Le aziende di successo oggi, di qualsiasi settore si tratti, hanno scelto di cambiare paradigma. Di uscire dal proprio recinto e osservarsi dall’esterno, esattamente come fa il mercato, come fanno i clienti.