Diffuso a metà marzo, l’ultimo rapporto CLUSIT (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica) ha indicato gli eventi cyber-crime più significativi del 2020.
Nel quadro resta in primo piano, il phishing, ovvero l’invio di email massive, contenenti link o allegati malevoli, che rappresenta un grande pericolo per le imprese, come ricordato qui.
Secondo i dati CLUSIT il phishing è la causa del 15% degli incidenti informatici, con un’impennata nell’ultimo anno pari al 10% dopo che, nel corso del 2019 si era verificato un calo -29% rispetto a 12 mesi precedenti.
Per tale motivo diventa centrale nel business dedicare particolare attenzione al tema dell’Email Security, rivolgendosi ai giusti vendor. Vediamo come.
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Cos’è l’Email Security?
L’Email Security, o sicurezza delle email, è una procedura costituita da una serie di misure utilizzare per proteggere l’accesso e il contenuto di un account o un servizio di posta elettronica.
Comprende, a tale scopo, sistemi di analisi approfondita dei quali abbiamo spiegato i principi parlando dello SPAM, e una serie di operazioni di crittografia tese a nascondere informazioni preziose.
L’Email Security mira ad evitare la perdita di dati sensibili, districandosi tra i vari tipi di minacce informatiche tra le quali i malware.
Che cosa succede nel concreto? Tramite svariate tecniche, i truffatori possono inducono gli utenti a condividere informazioni riservate, scaricare allegati, che installano programmi malevoli all’interno dei dispositivi presenti in ufficio, o a cliccare su link che rimandano a siti di phishing.
Curare l’Email Security significa chiudere ogni possibile breccia presente nel perimetro di sicurezza aziendale, evitando che gli hacker abbiano una facile porta di acceso. Nessuno è escluso: tra gli obiettivi delle minacce informatiche rientrano sia i grandi colossi che le realtà più piccole.
Trascurare tali aspetti potrebbe portare a conseguenze devastanti, non solo per l’impatto di natura operativa (blocco dell’infrastruttura), ma anche per i danni reputanzianali.
Essere consapevoli dei pericoli che si celano dietro una semplice email è il punto di partenza per iniziare a sviluppare una cultura aziendale condivisa che aiuti a rafforzare il perimetro di sicurezza nel punto maggiormente fragile e penetrabile.
Come si protegge quindi la posta elettronica?
Bisogna correre presto ai ripari. Secondo il Ponemon Institute, centro di ricerca indipendente, il 60% delle PMI a livello globale necessita di tecnologie in grado di rilevare e disarmare efficacemente le minacce trasmesse tramite posta elettronica.
Per capire come muoversi, partiamo dal fatto che l’email è per natura uno strumento di comunicazione accessibile a tutti; questo fa sì che ve ne sia un largo uso ma che, al tempo stesso, siano parecchi problemi in termini di security.
Un esempio in materia è il Business Email Compromise (BEC) una particolare forma di attacco sviluppata secondo le logiche del Social Engineering, con cui il criminale informatico impersona un CEO, un dirigente o un fornitore aziendale e, proprio facendo leva su tale autorità, invia un ordine di pagamento legittimo o la richiesta di informazioni confidenziali.
Approcciarsi correttamente all’email security è fondamentale per tutte le aziende, indipendentemente da settore operativo e dimensioni; questo perché l’email, in quando veicolo di comunicazione principale, è contenitore di tutto il know how aziendale.
Per farlo è opportuno affidarsi a esperti del settore, capaci di fornire le misure tecniche da adottare per migliorare la propria protezione e un’adeguata formazione sul tema.
Perché è la chiave della ripartenza?
Per impostare la ripartenza è necessario adottare un approccio multidisciplinare che tenga in considerazione la formazione dell’individuo, necessariamente affiancate a innovative tecnologie sviluppate secondo le logiche del Machine Learning e dell’AI.
Alcune tecnologie, ad esempio, rilevano gli allegati malevoli, bloccandone il download; altre ancora individuano link pericolosi presenti nel testo delle email, impedendo il collegato a possibili siti di phishing.
Passaggio prioritario rimane comunque un’accurata verifica del mittente prima di rispondere e delle URL che appaiono in eventuali link.
Un particolare ambito dell’Email Security è l’Integrate E-Mail Security Solution (IESS), nuovo acronimo coniato da Gartner, che identifica quelle soluzioni posizionate “on top” ai livelli di sicurezza attivati dal cliente.
In questo contesto si colloca Libraesva, eccellenza italiana di email security nel mondo, che propone al mercato Libraesva ESG, soluzione certificata da Virus Bulletin come uno dei migliori sitemi esistenti, per la protezione della posta elettronica. Parliamo di conoscenze unite a grandi competenze ed esperienze, che trovano conferma in tutti coloro che ne sottolineano l’eccellente value of money e la qualità del supporto erogato.