Fare un backup è impresa sempre più ardua. Lo è per i comuni mortali alle prese con il backup delle chat di WhatsApp, insieme a quelle delle foto dello smartphone, figuriamoci per le aziende. Il paragone con l’esperienza consumer non è casuale: le fonti da cui attingere per fare il backup sono tante ed eterogenee.
Assumiamo che il concetto di “fare il backup” sia ormai entrato bene in testa a tutti i responsabili dei sistemi informativi delle aziende italiane, o no? Beh, a questo punto, dopo anni di disastri ed esperienze negative, un campanello d’allarme dovrebbe essere suonato.
E, se non è suonato, ci ha pensato l’offerta tecnologica a inserire il backup e il disaster recovery in qualsiasi progetto di digital transformation che si rispetti. Niente ancora? Ricordiamoci del Gdpr, allora. Il regolamento europeo sul trattamento dei dati ha messo un’ulteriore pulce nell’orecchio dei Cto e Cio delle aziende.
Dunque, basta fare orecchie da mercante, ascoltiamo il campanello e affrontiamo la questione, nel modo migliore possibile.
Fare il backup? Chiedi agli specialisti
Quando si parla di backup, inevitabilmente si parla di Veeam. Il fornitore svizzero dall’anima russa è stato il primo a comprendere l’importanza di una soluzione di backup completa, efficace, facilmente gestibile e scalabile. E ora ne coglie i frutti.
Mai domi, gli specialisti di Veeam si sono attrezzati alla nuova sfida, ovvero fare il backup anche in ambienti estremamente complessi. Parliamo di cloud ibrido, dove le sorgenti dei dati sono diverse ed eterogenee. C’è l’on-premise, c’è il cloud pubblico, c’è il data center e, come se non bastasse, ora c’è anche l’Edge, ovvero l’archiviazione dei dati in prossimità.
All’ultimo VeeamON 2019, il leader nel backup e nel disaster recovery ha introdotto Veeam Availability Orchestrator V2. La sua missione è “democratizzare” il processo di Data Recovery facendolo diventare più facile, meno costoso e più performante.
Con la nuova soluzione, Veeam dice alle PMI, anche italiane: un backup a livello Pro sarà possibile, anche per voi. Il vantaggio della tecnologia Veeam è che, dal momento della sua creazione, era già indipendente dall’infrastruttura. E ora, in questo momento di massima distribuzione dei dati, l’azienda svizzera ne raccoglie i frutti.
5 cose da sapere per una soluzione di livello Pro
Ma, quali sono le caratteristiche che deve avere una valida soluzione di backup e disaster recovery? Cosa deve chiedere un’azienda cliente al proprio fornitore It, o su cosa deve puntare il partner Veeam?
1. Universale. La soluzione scelta deve essere universale, ovvero, come detto, deve funzionare indipendentemente dall’ambiente a cui si applica. E deve tener conto, nei limiti del possibile, delle criticità delle reti su cui viaggiano i dati.
2. Variegata. Nel senso che la tecnologia deve prevedere il numero massimo delle opzioni di deduplica e compressione: backup incrementale, differenziale e qualsiasi altra funzionalità che permetta di fare un backup ottimizzato e un disaster recovery puntuale e nell’ordine dei minuti.
3. Puntuale. La capacità di recupero dei dati deve aspirare al singolo bit. Ciò che serve è una soluzione che permetta di fare il backup al punto da ripristinare il singolo file, insieme a tutte le sue modifiche e ritrovarlo esattamente dove era prima di un disastro.
4. Pronta. I temi di disaster recovery possono variare a seconda di dove fisicamente sono archiviati i dati, delle performance di rete e delle infrastrutture. Per slegarsi da queste variabili incontrollabili, è fondamentale poter contare su immagini di ripristino pronte all’uso che garantiscano la Business Continuity.
5. Versatile. Perché affermiamo che oggi fare il backup è possibile anche alle PMI? Perché oggi l’offering è as-a-service, ovvero si paga per un servizio costruito sulle proprie esigenze, attraverso una fee temporale. Inoltre, last but not least, perché la console centralizzata di gestione del backup e del disaster recovery è sempre più facile da governare.
Vuoi saperne di più? Partecipa al VeeamON Tour, 5 date, 5 eventi senza precedenti nelle più importanti città italiane. Dal 4 al 18 giugno, Milano (4 giugno), Padova (6 giugno), Roma (11 giugno), Firenze (13 giugno), Bari (18 giugno) l’Italia, le imprese, il canale, i servizi e una serie di live show con i massimi esperti di data management nel cloud ibrido.
In occasione del VeeamON Tour sergentelorusso.it avrà l’onore e il piacere di essere on stage insieme a un vero e proprio ecosistema ad alto valore composto da esperti di cloud computing e backup, vendor e brand internazionali parte della galassia di alleanze strategiche firmate da Veeam e ancora system integrator, manager, Cto, Cio italiani di eccellenza.
Segui la diretta social con il super team del Sergentelorusso, segui l’hashtag #VeeamOnTour
Qui tutti i dettagli per prenotare il proprio posto in prima fila nella città più comoda e conoscere l’agenda nel dettaglio.