Firewall cos’è, a cosa serve e perché oggi è fondamentale. Una nuova guida pratica (qui la guida al Deep Web) nel cuore dei sistemi che stanno “regalando” continuità e protezione alle imprese nel mezzo della corsa verso il digitale che sta attraendo milioni di attacchi hacker…
Immaginiamo un sistema di protezione che riesca a selezionare, con precisione e affidabilità, i dati in arrivo e in partenza da una rete aziendale, nell’obiettivo di evitare intrusioni.
Sì, come se fosse un guardiano a difesa del proprio business. Stiamo parlando del firewall, un tassello essenziale nell’ambito IT per i vendor e non solo. Vediamo insieme in che modo un firewall può fare la differenza per una rete aziendale e per la sicurezza dei nostri archivi interni o presenti online.
Firewall, cos’è
Firewall significa letteralmente “muro tagliafuoco” ed è un sistema che può essere acquistato in due tipologie, una hardware, e dunque fisica, ed un’altra software, cioè un programma da installare sul computer. In ambito aziendale è da consigliare in particolar modo il firewall hardware che si configura come dispositivo di cyber security autonomo in grado addirittura di collegare più reti, un’innovazione imprescindibile per il tuo business.
Il firewall hardware, ovvero quello che fa al caso nostro, si comporta come un agente in incognito. Si trova ad esempio all’interno nei router, agendo in prossimità delle porte in modo da decidere cosa può entrare nella rete aziendale e cosa no. Diventa fondamentale quando, nella nostra impresa, abbiamo la necessità di scambiare informazioni sensibili con manager o dipendenti.
In generale il firewall hardware è il più gettonato perché il suo corrispettivo software non si trova nella stessa rete in cui esso opera e quindi, in caso di difficoltà, non può rischiare di essere danneggiato. Si parla esclusivamente di firewall software tutte quelle volte che non c’è affatto una parte hardware ma si è davanti semplicemente a un programma, perlopiù utilizzato in ambito domestico.
Firewall, a cosa serve
L’utilità del firewall, in particolare di quello hardware, dipende spesso dal posizionamento e dal grado di sicurezza. In base a questi criteri abbiamo:
- il bridging firewall che, già dal nome, dà l’idea di ponte, in questo caso tra due zone diverse della rete, regolandone i flussi;
- il routing firewall si occupa specificamente di filtrare gli indirizzi IP individuando quelli autorizzati a connettersi e quelli che potrebbero rappresentare un pericolo;
- il proxy firewall opera con maggiori livelli di cybersecurity rispetto ai primi due e rappresenta un’importante garanzia.
L’obiettivo in tutti e tre i casi è comunque quello di prevenire eventuali attacchi e questo può avvenire in due modi:
- specificando quali sequenze di dati possono avere accesso libero, in modo da vietarlo a tutte le altre (in questo caso parliamo di default-deny);
- bloccando i pacchetti non richiesti e permettendo, allo stesso tempo, l’ingresso ai restanti (defalut-allow).
Sul firewall sono presenti, a seconda delle situazioni, diverse opzioni di organizzazione del flusso in entrata e in uscita, in particolare:
- il content filtering, in cui i top manager o i responsabili di area possono impostare le categorie di siti a cui accedere/e quelli a cui impedire l’accesso durante le ore di lavoro, con la possibilità di abilitarli nella pausa, pensiamo ad esempio ai social;
- il VPN permette di collegare la rete aziendale a un determinato punto esterno, ad esempio un’altra azienda, con cui può garantire una connessione costante o utilizzabile all’occorrenza e, tramite questo sistema, si può rendere più facile lo smart working, consentendo l’accesso a file presenti in ufficio pur rimanendo a casa.
Firewall, perché oggi è fondamentale
L’ elevato livello di sicurezza rende i firewall centrali in diverse mansioni, dall’elaborazione dei dati alla protezione di tutti i dispositivi connessi alla nostra rete. In ambito aziendale è consigliato quello hardware poiché, installando un software su ogni computer, aumenterebbe il rischio di hackeraggio. Da un punto di vista economico va aggiunto che con il firewall software si andrebbe incontro a costi maggiori dato che per ogni dispositivo è necessaria una licenza.
Nel firewall possono essere integrati servizi di antivirus e di filtraggio antispam che ne incrementano le potenzialità nell’ottica di un sistema pronto alle necessità della tua società come l’Unified Threat Management (UTM). Un’altra funzionalità da tenere presente nella scelta è l’URL Filtering, che dirige il traffico degli indirizzi web che sono preventivamente categorizzati dagli addetti ai lavori. Oltre a queste considerazioni, va ricordato che il firewall è una grande fonte di informazioni sull’attività virtuale del nostro team, indicando ad esempio la quantità di utenti e di server presenti, il grado di connettività e la banda internet disponibile.