Distributori informatica, competenze, servizi e ancora hardware che diventa “nuvola” o quasi, modelli di business ed equilibri che cambiano, continuano a cambiare e cambieranno con una profondità nemmeno ipotizzabile.
Il tutto condito con la non facile uscita dalla fase più acuta della pandemia, le crisi internazionali, lo shortage di prodotti…
E’ il canale “anno 2023” bellezza! Direbbe qualcuno.
Un mestiere “fortunato”, quello di chi porta innovazione digitale nelle nostre imprese perché il digitale è l’essenza stessa della continuità e della ripartenza post pandemia.
Una fortuna che, però, bisogna meritarsi scommettendo su etica, competenze reali, concrete, idee, innovazione, coraggio…
Oggi il digitale serve, ma serve sicuro e di valore, altrimenti fa più danni di due anni fa questo è certo e nessuno può improvvisare questo mestiere.
Ed è una fortuna che, da tempo, proprio i distributori informatica stanno provando a meritarsi grazie ad una evoluzione in atto da tempo e che, complice anche la fase di emergenza vissuta negli ultimi due anni, ha conosciuto accelerazioni imprevedibili.
Nati come formidabili piattaforme logistiche nel tempo i distributori informatica hanno necessariamente dovuto fronteggiare la rivoluzione cloud, e delle “esperienze di utilizzo” al posto degli acquisti puri, che hanno progressivamente trasformato l’hardware in servizio e parte della logistica in marketplace digitali al servizio di service provider, system integrator, sviluppatori sul territorio.
Una strada che, al momento dello scoppio della pandemia, si messa improvvisamente in discesa accelerando spaventosamente la velocità di crociera necessaria così come è aumentata la velocità con cui tutti, nessuno escluso, ci siamo appesi proprio alla tecnologia ICT e ai servizi cloud per cercare continuità di business, relazioni…
Una rivoluzione che multinazionali come Hewlett Packard Enterprise, da sempre focalizzata sul “canale” e sull’ecosistema dei partner come motore di business più potente, sta da tempo cercando di facilitare e declinare nella maniera più efficace possibile grazie a scommesse decise sul modello as a service e su soluzioni rivoluzionarie, anche dal punto di vista del modello di acquisto, come HPE GreenLake.
Perché #DistriClub, perché è il tempo dei distributori a valore
Eccolo il cuore, l’idea, la scintilla che ha portato alla nascita, in questi ultimi due anni, di una nuova piattaforma di incontro e confronto pragmatico, concreto, utile come #DistriClub giunta ora alla sua quinta edizione.
Una serie di incontri esclusivi e itineranti che SergenteLorusso ha organizzato in collaborazione con un analista di prestigio come CONTEXT World e con Hewlett Packard Enterprise, HPE Aruba, Intel e Microsoft.
Lo svolgimento? Nel corso di sessioni e attività congiunte, i manager di Computer Gross, Esprinet, Ingram Micro e Tech Data Italia sono stati chiamati, numeri di mercato esclusivi alla mano, a confrontarsi sulle evoluzioni in atto e sulle strade possibili da imboccare per guidare partner e imprese nella direzione corretta in questa delicatissima fase di ripartenza.
Confronto, relazione, interazione pura, in presenza.
L’essenza stessa del valore insomma, la pasta di cui oggi può e deve essere fatta l’innovazione. Una pasta che, nelle scorse settimane, abbiamo servito nel corso di una nuova edizione record di questo format. Un’edizione che raccontiamo in questo breve report e che, nelle prossime settimane, analizzeremo da vicino grazie a reportage esclusivi che ci hanno portato a raccogliere la voce dei protagonisti. Un confronto aperto in cui sono emersi con forza trend portanti in questa fase di mercato come networking, cloud security e ovviamente Intelligenza Artificiale.