Il 23 giugno la Hewlett Packard Enterprise, brand che da anni concede al mondo assaggi di futuro, ha reso nota la grande evoluzione riguardante la piattaforma HPE GreenLake che spinge verso l’automazione. All’evento HPE Discover 2021, tenutosi di recente in live streaming, ha dimostrato come le aziende possono creare, velocemente, un unico modello operativo, in grado di spaziare dall’Edge alla condivisione online.
Le esigenze si moltiplicano e vanno dall’arginare una possibile perdita di documenti all’inseguimento di una produttività maggiore. Aumentare le prestazioni, intercettare i trend del momento e dare inizio ad una nuova era, attraverso un catalogo facilmente accessibile. Come rispondere a tali sfide?
La richiesta comune è di un lavoro agile e flessibile, che ha bisogno di soluzioni che si incastrino nello scenario attuale, distinguendosi per rapidità ed efficacia. La chiave sta nell’integrazione tra software, storage e così via. Vediamo come si articola.
L’annuncio principale
Dunque, come è emerso dall’HPE Discover, atterrano sul mercato una serie di servizi a protezione delle realtà imprenditoriali. Una difesa che passa attraverso la connessione 5G e la data science, sempre più alla base del progresso. Il progetto coinvolge oltre 1.200 soggetti per un valore complessivo pari a quasi 5 miliardi di dollari, per la precisione 4,8.
Accanto ai successi attuali, c’è la volontà e la determinazione, da entrambi i lati, ad allungare il percorso, dal momento che il 95% dei clienti tende a rinnovare il contratto. Ad attrarli sono innovazioni rivoluzionarie come quella battezzata “silicio on-demand”, che vuole ridurre le energie di caricamento, o buffering.
A raccontare intenti e strategie è Antonio Neri, presidente e Chief Executive Officer (CEO) di HPE a livello globale. “Nel business si sa che oggi, per avere successo, bisogna perseguire l’idea del ‘cloud everywhere’, che consente di raccogliere informazioni, analizzarle e agire su di esse. Il nostro obiettivo – ha ricordato – sta nel consentire alle organizzazioni di affermarsi da qualunque luogo, accelerando la digital transformation”.
La rete di HPE Discover
Parliamo di un network di 900 partner, attivi nel settore. I vari interventi, recuperabili on demand sul sito ufficiale di HPE Discover danno la dimensione dell’avvenimento e traghettano i fruitori dei contenuti dall’universo della finanza alle opportunità che si aprono tramite i sistemi di intelligenza artificiale. Una combinazione vincente e allettante che contiene strumenti per ottimizzare risorse e ottenere il giusto equilibrio tra investimenti e risultati.
Sono le premesse su cui si innesta il Progetto Aurora, disponibile tra qualche mese, che nasce al fine di stare al passo con architetture IT complesse, verificandone la solidità, soprattutto in termini di sicurezza. Le minacce vengono rilevate in pochi secondi, un lasso di tempo di gran lunga inferiore alla media, che è addirittura di 28 giorni. Si punta ad eliminare la necessità di ordinare, o installare, ulteriori processori, fornendo opzioni intuitive di gestione.
Il monitoraggio non può essere lo stesso degli scorsi decenni, ma è fondamentale limitare al minimo l’errore umano, ad esempio in attività di configurazione. Ciò è possibile sfruttando l’apprendimento proprio delle macchine, il cosiddetto machine learning. Come assicurato dalla Compute Cloud Console, costruita su tecnologie di comprovato spessore. L’impatto è immenso e coinvolge il medicale, e in particolare le cartelle cliniche elettroniche, e operazioni di supercalcolo, note con l’espressione High Performance Computing (HPC).