Il networking è spesso l’aspetto più trascurato dell’informatica, nonostante sia probabilmente uno dei processi più cruciali. La rete è il processo che collega i dispositivi, integra i sistemi in diverse posizioni geografiche e garantisce il trasferimento sicuro delle informazioni. Con l’ascesa del cloud computing e l’attenzione alla condivisione delle risorse attraverso le reti virtuali, per la maggior parte delle organizzazioni, il networking tradizionale non è più in grado di soddisfare le esigenze di scalabilità, affidabilità e sicurezza offerte dal cloud computing. Il trasferimento dei processi di networking menzionati in precedenza nel cloud ha trasformato il networking tradizionale in cloud networking.
Il cloud networking si riferisce allora a un tipo di infrastruttura IT in cui la rete e le risorse di un’organizzazione sono ospitate in una piattaforma cloud pubblica o privata ed è disponibile su richiesta utilizzando solo una connessione Internet. L’hosting delle risorse di rete nel cloud può comportare l’utilizzo di dispositivi in locale o tramite un provider di servizi cloud e può includere vari servizi di rete, tra cui: software di gestione e accesso alla rete, connettività, router virtuali, firewall e servizi di sicurezza, bilanciatori di carico, larghezza di banda, reti di distribuzione dei contenuti (CDN), reti private virtuali (VPN).
Rete cloud e cloud computing
Quando la parola “nuvola” viene rimossa sia dal networking che dal computing, i due termini assumono immediatamente significati diversi. Il cloud networking è quando le risorse e le capacità di rete sono ospitate nel cloud pubblico, privato o ibrido. Queste risorse sono disponibili su richiesta e possono essere gestite internamente o da terzi. Proprio come l’interfaccia della riga di comando sulle interfacce router Cisco è diversa da quella di Juniper, lo stesso vale quando si configura l’attrezzatura di rete nel cloud tra cloud pubblici virtuali (VPC). Il cloud networking equivale all’infrastruttura cloud utilizzata per alimentare la connettività tra le risorse ed è basata sul cloud computing.
Il cloud computing è ovviamente un termine più ampio viste le risorse informatiche centralizzate complessive condivise da numerosi clienti. Collettivamente, comprende tutti i servizi forniti dal cloud necessari per mantenere le applicazioni attive e funzionanti, inclusi elaborazione, archiviazione e rete. È più un termine generico che comprende il cloud networking.
Il cloud offre molti vantaggi sia alle piccole che alle grandi imprese. Innanzitutto, le applicazioni possono essere implementate molto più rapidamente poiché i server sono prontamente disponibili. Questo accelera il time-to-market. Le risorse di rete condivise significano che se l’overhead è leggero, il calcolo viene ridotto e quindi si ottiene un risparmio. La larghezza di banda può essere un grande vantaggio poiché l’individuazione del servizio direttamente nel cloud permette ai dipendenti e clienti che lavorano da casa di sfruttare velocità di connessione più affidabili. Gli strumenti per l’automazione, la personalizzazione e la virtualizzazione delle risorse di rete per l’assistenza e l’applicazione sono generalmente di prim’ordine e meno hardware fisico da gestire in piccoli uffici remoti significa che cose come routing e firewall possono essere fornite nel cloud. Inoltre, se l’applicazione deve essere implementata in un ambiente CDN, gli strumenti di orchestrazione come Kubernetes rendono molto più semplice l’integrazione in località geografiche di vasta portata.
vCube: non è solo questione di costi
Anche il costo è un fattore significativo. È risaputo che sfruttare il cloud significa ottenere un’architettura che sarebbe proibitivamente costosa se costruita in casa. L’aumento e la diminuzione, l’espansione e la contrazione dei server realizzano uno scenario in cui non bisogna più pagare per la potenza di elaborazione inutilizzata. In questo modo, aumenta la produttività, perché il provider di servizi cloud si occupa della manutenzione e degli aggiornamenti, lasciando che il team interno possa dedicare tempo a progetti con priorità più elevata.
Lo sa bene vCube, system integrator, che effettivamente nell’ultima anno ha riscontrato un’adozione molto vasta di soluzioni cloud, anche a seguito della pandemia e del ritrovato lavoro da remoto. «Questo ha ampliato anche il rischio di utilizzare in maniera non corretta il cloud, ovvero con un approccio che poco considera le implicazioni relative alla sicurezza informatica» spiega Fausto Garimberti, System Engineer di vCube. Conoscere non solo la tecnologia in sé ma anche tutto ciò che ci gira intorno è dunque essenziale per non trasformare il beneficio in un boomerang. «Il boom del cloud networking è figlio delle necessità emerse negli ultimi anni. Un punto a suo favore è certamente la semplicità di installazione e di uso, anche in quanto ad accessi, conservando una governance estesa del sistema».
La scelta di Aruba Central
«Nella rivoluzione del cloud networking, Aruba Central, per la connettività di rete gestita, è diventata per noi una soluzione fondamentale vista la presentazione in micro-servizi e relativa velocità di aggiornamento e risoluzione dei problemi» prosegue Garimberti. Un grande pro della soluzione di HPE Aruba è la presenza dell’intelligenza artificiale, che monitora e suggerisce le azioni da compiere per prevenire le criticità. Aruba Central è un portale multi-tenant, il che permette ad un MSP di supportare il cliente da una console unificata, senza alcun problema».
Distributore di Aruba Central è TDSYNNEX, che qualche giorno fa è stata nominata da Fortune come una delle “2023 World’s Most Admired Companies” a livello globale. TD SYNNEX può contare su 22.000 collaboratori, impegnati a integrare prodotti, servizi e soluzioni IT all’avanguardia di oltre 1.500 vendor del comparto tecnologico. L’elenco delle aziende più ammirate al mondo viene sviluppato ogni anno da Fortune in collaborazione con Korn Ferry. I candidati per l’elenco includono 1.500 delle più grandi aziende di tutto il mondo e i vincitori vengono scelti in base ai risultati di un sondaggio sulla reputazione aziendale somministrato a dirigenti, amministratori e membri della comunità finanziaria.
