Eccoli, faccia a faccia, Marco Serraglio, fondatore e CEO di Infoteam e Valter Garbarini, CEO del Gruppo Sogesi, per raccontare la genesi di Everit. Una rete di impresa in cui confluiscono più di sessant’anni di esperienza complessiva e, soprattutto, di referenze nei progetti IT per le aziende italiane.
Nata da un incontro tra due imprenditori di lungo corso, a capo di due realtà ben note e radicate soprattutto in Piemonte, Lombardia e Veneto, Everit conterà su un totale di 60 collaboratori, 1390 clienti e 14 milioni di fatturato complessivo. “In Everit – afferma Marco Serraglio – convergono due aziende accomunate da un percorso, da una mission e da una visione comuni, che hanno deciso di fare insieme la stessa strada, ponendo al centro persone e clienti e non il fatturato”.
Una grande sintonia strategica
Aggiunge Valter Garbarini: “Il mercato nei prossimi anni ci chiederà delle sfide molto più alte di quelle già affrontate richiedendo a noi e ai nostri collaboratori la capacità di aggiornarsi, cambiare ed evolvere. Il primo elemento che ci accomuna è la condivisione di questa idea di azienda e di come affrontare il mercato, ponendo al primo posto il sì ai nostri clienti. Un rapporto di collaborazione, dunque, nel presidiare territori, come il Veneto e la Lombardia, che contano per il 50% dell’economia italiana”.
“Un percorso – prosegue Marco Serraglio – facilitato da diverse similitudini: molti vendor in comune, stesso approccio al mercato che vuole mettere a fattor comune le nostre esperienze ma anche mettere in discussione i singoli processi, per adattarli alle esigenze di mercato”.
“Unendo le nostre forze e le nostre competenze – aggiunge Valter Garbarini – abbiamo l’opportunità di fare il salto di qualità che ci serve per rispondere al mercato, senza alterare il nostro Dna e non scalfire la nostra passione in ciò che facciamo. Perché credo che sia un valore distintivo che il cliente apprezza. Dalla passione deriva un’attenzione maniacale alle necessità del cliente e una voglia di mettersi in gioco e di confrontarsi per migliorare insieme la nostra proposizione. Svilupperemo insieme progetti e modelli nuovi senza mai perdere di vista, da buoni imprenditori, il necessario equilibrio economico”.
Gli obiettivi di medio termine di Everit? Abilitare il talento
“Il primo impegno di Everit è andare alla ricerca del talento – risponde Marco Serraglio – . Ci stiamo già provando andando a fare visita agli istituti di formazione scolastici del Vicentino, con un’idea di Academy in testa. La prima aspettativa è di avere persone formate che ci aiutino nella gestione del quotidiano perché c’è veramente tanta richiesta di It. Persone che credano nel nostro progetto e si convincano che ci si può realizzare anche in Italia, senza dover emigrare. Tutti insieme, insomma, per trasmettere serenità all’imprenditore e alle imprese che credono in noi. Ma sempre in modo etico”.
Fornire tecnologia, insomma, è un dovere sociale per i manager di Sogesi e Infoteam: “Gli imprenditori locali devono voler bene al loro ambiente, evitando le vendite mordi e fuggi e curando il cliente lungo tutto il suo percorso di crescita tecnologica – prosegue Marco Serraglio”.
“Andiamo oltre una pura logica di fatturato e non focalizzarci sui benefici che può portarci la dimensione territoriale – aggiunge Valter Garbarini – . Puntiamo piuttosto alla raccolta e alla condivisione delle competenze per superare la paura dei giovani di non avere un futuro. È una grande responsabilità di cui tutti gli imprenditori locali si devono prendere carico, una responsabilità sociale, appunto”.
Infoteam + Sogesi = Everit
Perché le due realtà, Infoteam e Sogesi, si evolvono, senza cambiare. Soprattutto nel rapporto con il cliente e con i fornitori, e continuando a svilupparlo in un’ottica consulenziale. Perché di tecnologia ce n’è abbastanza e, alla fine, qualcuno deve indirizzare le scelte. Questo deve fare Everit, nella speranza che siano le scelte le migliori.
“Mettere al centro il cliente è sempre stato il plus per Sogesi, – conferma Valter Garbarini – specialmente nel comparto delle Pmi, che presenta una serie di esigenze nascoste e sempre più complesse, spesso difficili da intercettare. Il nostro lavoro è sempre stato di affiancare il cliente nelle scelte giuste, qualche volta sbagliando ma sempre assumendosene le responsabilità. Una mission magari più difficile, che forse limita la crescita, ma che combina valori più rilevanti e profondi del puro business”.