Intel shortage, Intel e i problemi con la fornitura di CPU. Il colosso dei Chip è da tempo alle prese con grossi problemi a livello di produzione di processori. Problemi che rischiano di influire e non poco su un mercato dei PC che da tempo invece non evidenziava un così forte dinamismo (per sapere tutto su Intel e lo shortage di CPU qui il reportage esclusivo).
Secondo alcune fonti proprio il dinamismo del mercato pc nel 2018 avrebbe sorpreso una macchina produttiva già sotto pressione perché alle perse con il passaggio dalla produzione a 14 a quella a 10 nanometri…
Ora però, secondo fonti bene informate come DigiTimes sarebbero in arrivo buone nuove.
Intel shortage, Intel e i problemi di produzione CPU, gli aggiornamenti
Nelle scorse settimane, a testimoniare la gravità della situazione, era stata la stessa Intel, in una conference call ad hoc ad annunciare che avrebbe speso un ulteriore miliardo di dollari per aumentare la produzione di 14nm.
Una criticità che però, come anticipato potrebbe attenuarsi nel primo trimestre del 2019, con gli ordini di componenti che dovrebbero ripartire all’inizio di febbraio, secondo DigiTimes. Il sito, sempre molto bene informato scrive:
«Le fonti hanno affermato che le carenze di approvvigionamento di CPU Intel riscontrate dall’inizio del terzo trimestre del 2018 hanno determinato gravi problemi nelle spedizioni di PC e notebook da Taiwan. I conflitti commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno ulteriormente aumentato i problemi per gli attori della supply chain, impedendo loro di godere del tradizionale effetto “alta stagione” nel terzo trimestre dell’anno».
Secondo quanto riportano giornali USA lo scorso 27 novembre, Il Ceo ad interim di Intel, Robert Swan, ha parlato alla ventiduesima conferenza annuale del Credit Suisse TMT e ha ovviamente affrontato il tema e le preoccupazioni molto diffuse tra distributori informatica e reseller di tutto il mondo. Il manager ha ribadito che Intel è sulla buona strada per far “decollare” la produzione a 10nm nel corso del 2019 sia a livello pc sia a livello server. «Una porzione crescente della nostra attività – avrebbe detto – mentre entreremo nel 2020, sarà già passata a 10 nm»
Intel shortage, Intel e i problemi di produzione CPU, «sta per tornare il sereno»
Questo, secondo DigiTimes, vuol dire che le voci di una produzione a 10nm limitata o mobile-only potrebbero non essere corrette. Intel potrebbe ancora pianificare di passare a 7 nm più rapidamente della sua cadenza tipica, ma la società non ha rilasciato dettagli in merito. Swan ha affermato che il business dei data center di Intel è sulla buona strada per crescere del 20% per l’intero anno 2018 e che rappresenta il doppio della crescita che la società si aspettava nel 2017. I prezzi sono cresciuti più velocemente delle spedizioni unitarie… Per quanto riguarda la carenza di componenti, Swan ha dichiarato che dopo avere avuto qualche ritardo nell’avvio della produzione a 10nm la società sta facendo il possibile per mettere fine a questa situazione di shortage nel più breve tempo possibile. «Abbiamo ridistribuito alcune delle nostre apparecchiature e investito per spingere ancora di più la produzione di processori a 14 nm. Stiamo ottenendo buoni risultati e stiamo rasserenando i nostri partner».
Questo, sempre secondo DigiTimes, conferma la nostra teoria originale su dove si è verificata e si è scatenata la carenza di processori a 14nm di Intel. Si parla infatti di una crescita molto forte nella richiesta di CPU server high-end e ad alte prestazioni. Ora però gli esperti spoiegano che dal 2019 ci sono tutte le condizioni per un progressivo ritorno alla normalità con l’unica, e non banale, variante, della battaglia commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina. Nei giorni scorsi, il presidente Trump ha minacciato di entrare a “gamba tesa” sulle tariffe legate a ogni merce importata dalla Cina, compresi circa 267 miliardi di dollari di beni attualmente esenti da tali dazi. Fino ad ora, laptop e desktop costruiti dai principali OEM sono stati esentati dai dazi, mentre componenti come le GPU non lo sono stati. Qualsiasi modifica a questa politica potrebbe influire sui prezzi dell’intero canale ICT e dei processori in un futuro non troppo lontano… Vedremo, intanto però il sereno sembra pronto. Tornare sul mercato, o meglio sul canale e la catena dei processori