Tecnologie, applicazioni concrete, impatti sul modo di lavorare: al centro della tappa milanese di GenAI at Work, il roadshow globale promosso da Google Cloud, c’è stato il confronto su come l’intelligenza artificiale generativa stia evolvendo da sperimentazione a leva strategica per le imprese. Una giornata nel corso della quale si sono alternate visioni, testimonianze aziendali e prospettive di adozione in ambiti diversi, dall’industria ai servizi. 
Ma l’evento è stato anche l’occasione per il lancio di una iniziativa che riguarda nello specifico proprio il nostro paese. 
Google ha infatti annunciato l’Italy AI Groundbreaker Award, il primo riconoscimento dedicato ai progetti di eccellenza sviluppati in Italia su tecnologia Google Cloud, con l’obiettivo di dare visibilità alle esperienze più innovative e creare un punto di riferimento per l’ecosistema locale.

Un riconoscimento inedito per il nostro Paese, che, secondo quanto dichiarato da Raffaele Gigantino, Country Manager di Google Cloud Italia“testimonia quanto il mercato italiano stia diventando sempre più rilevante” per il gruppo di Mountain View anche in ambito enterprise. E che rispecchia l’intento – dichiarato – di stimolare la collaborazione, promuovere la cultura dell’AI e sostenere lo sviluppo di soluzioni capaci di generare un impatto positivo sull’economia e sulla società.

“Anche se forse il nome del premio può sembrare poco italiano, siamo orgogliosi di lanciare il primo AI Groundbreaker Award in Italia – ha proseguito Gigantino –. Vogliamo celebrare le realtà italiane che stanno innovando con il supporto dell’intelligenza artificiale e ispirare nuove idee, promuovendo un uso responsabile e consapevole di queste tecnologie”.

Italy AI Groundbreaker Award, un premio per chi innova davvero

L’Italy AI Groundbreaker Award è aperto alle aziende di ogni settore e dimensione, inclusa la Pubblica Amministrazione, che potranno candidare i propri progetti AI e GenAI sviluppati con Google Cloud in una delle quattro categorie previste:

  • AI Transformation for Italy, per i progetti che stanno trasformando settori chiave del Paese;
  • AI for Social Good, dedicata alle soluzioni che affrontano sfide sociali e ambientali;
  • AI Startup of the Year, riservata alle startup che sviluppano tecnologie AI di nuova generazione;
  • AI Pioneer, per i leader e le organizzazioni che stanno guidando il cambiamento con una visione d’avanguardia.

Le candidature sono aperte fino al 10 maggio 2025 tramite form online, mentre i vincitori saranno annunciati nel corso del Google Cloud Summit che si terrà a Milano il 12 giugno 2025. A valutare i progetti sarà una giuria qualificata, composta da esperti di settore, rappresentanti istituzionali, analisti e opinion leader. I criteri di valutazione terranno conto dell’innovazione tecnologica, dell’originalità, dell’impatto sul business, della responsabilità sociale, della scalabilità e della qualità dell’esperienza utente.

Google Cloud e l’era degli agenti intelligenti

Uno dei temi centrali dell’evento è stato quello dell’Agentic AI, l’evoluzione dell’intelligenza artificiale verso sistemi capaci non solo di rispondere a comandi, ma di osservare, pianificare, decidere e agire in autonomia, pur sempre sotto la supervisione umana. Si tratta, secondo Google Cloud, di una nuova fase nello sviluppo dell’AI, che mira a rendere l’interazione più naturale, personalizzata ed efficiente.

“Parliamo di agenti AI come entità proattive, in grado di guidare la nostra vita quotidiana e professionale – ha spiegato Paolo Spreafico, Director Customer Engineering di Google Cloud –. Questi agenti semplificano l’accesso all’AI, la rendono più usabile e ne abilitano la vera democratizzazione”.

Oggi Google Cloud dichiara di avere oltre 80.000 agenti AI attivi, impiegati per aumentare la produttività, semplificare i flussi operativi e abilitare nuove interazioni uomo-macchina. Ma non si tratta solo di numeri: è la visione tecnologica a guidare lo sviluppo. Spreafico ha presentato due progetti emblematici: Project Astra, un agente AI multisensoriale universale, in grado di leggere l’ambiente circostante attraverso diversi dispositivi; e Project Mariner, che esplora l’integrazione multimodale delle capacità di analisi dell’AI. Entrambi rappresentano l’idea di un’AI sempre più pervasiva, contestuale e consapevole.

Un’AI per il lavoro (non il contrario)

Il messaggio è chiaro: l’intelligenza artificiale è ormai matura per il lavoro quotidiano, in tutti i settori. Ma per generare valore reale serve una tecnologia affidabile, accessibile e pensata per le persone. La direzione intrapresa è quella degli agenti, della semplificazione e della collaborazione tra umani e sistemi intelligenti.

E in questo scenario, l’Italia c’è: con i suoi casi d’uso, con un ecosistema in crescita, con una pubblica amministrazione che inizia ad aprirsi a queste opportunità e con imprese che hanno già messo a terra progetti concreti. E, di nuovo, iniziative come Italy AI Groundbreaker Award puntano proprio a far emergere queste eccellenze, celebrandole ma anche mettendole in relazione tra loro.

È un paradigma importante quello fissato da Google Cloud: in un momento in cui l’AI generativa rischia di essere raccontata ancora come “tecnologia del futuro”, è necessario riportare il dibattito al presente, mettendo in luce ciò che già esiste, già funziona e già cambia il modo in cui lavoriamo. 
magari rivendicando anche un ruolo per l’Italia e le imprese del nostro Paese.

Il valore dell’AI nella pratica: i casi di Credem e Menarini

Non è un caso che, oltre a una panoramica su progetti e soluzioni, GenAI at Work abbia rappresentato anche l’occasione per ascoltare testimonianze concrete di utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa nelle aziende italiane.

In particolare, Piergiorgio Grossi, Chief Innovation and Data Officer di Credem, ha raccontato come, nel giro di appena due anni, la banca abbia costruito oltre 200 use case interni legati all’AI generativa, toccando tutte le aree aziendali, dalla customer experience alla gestione dei processi. 
D’altro canto, Nicola Portolano, Strategic Operation e AI Manager del gruppo farmaceutico Menarini, ha invece sottolineato come, grazie all’introduzione dell’AI, oltre il 90% dei dipendenti abbia percepito un miglioramento nella qualità del lavoro. Due storie molto diverse, ma che dimostrano come la tecnologia possa avere un impatto tangibile e diffuso anche in contesti regolati e complessi.

Italy AI Groundbreaker Award: Google accende i riflettori sull’innovazione italiana ultima modifica: 2025-04-01T11:02:13+02:00 da Miti Della Mura

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