Con il settore PC in cerca di rinnovamento dopo anni di stasi, gli AI PC possono rappresentare non solo una promessa ma una rivoluzione imminente. Questi dispositivi, arricchiti da capacità di intelligenza artificiale, promettono di riaccendere l’interesse per un mercato in attesa di un nuovo “superciclo” di crescita. Ne parliamo con Alessandra Pizzini, che in Microsoft segue lo sviluppo del mondo Surface presso i distributori.
Nuova puntata della rubrica #SurfaceRevolution, qui sotto le precedenti:
– Boom AI PC: la leva è nel cloud. Entro il 2027 saranno il 60% del mercato PC
– AI PC cosa sono e perché guideranno la riscossa dei computer nel 2024
– AI PC: una rivoluzione che trasforma il mercato e i processi aziendali
Gli analisti a Wall Street già parlano di una sorta di “Rinascimento”.
La spinta che arriva dal settore dell’intelligenza artificiale rappresenta una vera e propria promessa per il mercato dei PC, promettendo di rivitalizzare un settore in crescita stagnate negli ultimi dieci anni, se si esclude la fiammata registrata nel periodo pandemico, quando il cambiamento negli stili e nelle abitudini di vita, studio e lavoro hanno riacceso interesse e domanda.
In generale, ripercorrendo la storia, possiamo dire che dopo un’espansione tumultuosa alimentata dall’ascesa di internet e dalla corsa all’acquisto di dispositivi personali, il mercato dei PC è entrato in una fase di saturazione negli anni 2010, con vendite globali arrivate al plateau intorno al 2015.
Ma la musica sembra ora cambiare e gli analisti prevedono ora l’inizio di un “superciclo” di aggiornamenti massivi che potrebbe addirittura riaccendere l’interesse degli investitori per le azioni di questo settore.
L’arrivo sul mercato degli AI PC – come abbiamo più volete spiegato su queste pagine computer personali dotati di capacità di intelligenza artificiale – rappresenta la frontiera successiva nell’evoluzione dei dispositivi informatici. Questi dispositivi non solo integrano le consuete unità di elaborazione centrale (CPU) e grafica (GPU), ma sono anche equipaggiati con Unità di Elaborazione Neurale (NPU), consentendo all’AI di operare localmente sul dispositivo.
Un veroe proprio salto tecnologico che apre la strada a una nuova ondata di benefici in termini di produttività, eliminando la necessità di condividere dati con servizi cloud di terze parti o di incorrere in costi ricorrenti per l’utilizzo dell’AI.
Inoltre, gli AI PC promettono un accesso immediato e privato all’intelligenza artificiale, potenziando l’efficienza sia per gli utenti individuali che per le aziende. Con tali premesse, il mercato dei PC potrebbe assistere a una crescita esplosiva, la prima in vent’anni, grazie all’adozione diffusa degli AI PC nel settore consumer e, soprattutto, in quello aziendale.
AI PC perché, AI PC per chi
Proprio di queste prospettive parla Alessandra Pizzini, che in Microsoft si occupa dello sviluppo del canale distributivo per i dispositivi Surface.
“In un mondo in trasformazione ed evoluzione, gli AI PC emergono come protagonisti nel panorama B2B, offrendo soluzioni avanzate per migliorare le prestazioni, l’efficienza e l’esperienza utente”, spiega Pizzini, sottolineando come gli AI PC si distinguano per la loro capacità di incorporare funzionalità di intelligenza artificiale direttamente nell’hardware, consentendo un’elaborazione dei dati più rapida e efficiente. Questi dispositivi sono in grado di apprendere automaticamente e di gestire compiti avanzati, facilitando l’automazione delle attività e offrendo un livello di sicurezza integrato e migliorato. La principale differenza rispetto ai PC tradizionali risiede nella loro architettura ottimizzata per l’intelligenza artificiale, che permette una gestione dei compiti AI in modo più efficace e locale.
“La versatilità degli AI PC – prosegue Pizzini – li rende adatti a svariate categorie di utenti all’interno delle aziende, dai professionisti del settore creativo ai ricercatori, agli ingegneri, fino agli impiegati che necessitano di strumenti intelligenti per ottimizzare le proprie attività quotidiane. La scelta del dispositivo più adatto dipende dall’analisi delle esigenze specifiche dell’interlocutore”.
Fondamentale in questo momento è far capire che gli AI PC sono strumenti realmente capaci di migliorare l’efficienza, la creatività e l’esperienza utente in diversi settori. Ed è proprio qui che risiede il loro valore.
La proposta di Microsoft: i nuovi Surface
Microsoft ha scelto di giocare la sua partita sul fronte dell’Intelligenza Artificiale a tutto tondo, abbracciando dunque anche il mondo dei dispositivi, con una nuova declinazione dei suoi Surface.
Alessandra Pizzini così ne sintetizza il focus: “I dispositivi Surface di Microsoft rappresentano una delle migliori espressioni degli AI PC grazie alla loro integrazione profonda tra hardware e software, all’attenzione costante verso l’innovazione e alla versatilità d’uso. La compatibilità perfetta con l’ecosistema Microsoft e le funzionalità AI ottimizzate garantiscono un’esperienza utente avanzata e sicura. La continua ricerca dell’eccellenza e l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche rendono i dispositivi Surface una scelta attraente per chi cerca un’esperienza informatica all’avanguardia basata sull’intelligenza artificiale”.