L’edizione 2025 del report di NTT DATA analizza i trend emergenti nel mondo IT, offrendo scenari concreti e strategie operative. Dall’AI al cloud, fino alla cybersecurity, cinque macro-tendenze delineano il futuro dell’innovazione e della crescita aziendale
L’innovazione tecnologica continua a ridefinire il modo in cui le aziende operano, evolvono e affrontano le sfide di un mercato sempre più complesso. Come è ormai consuetudine, al fine di aiutare imprese e organizzazioni a interpretare i cambiamenti in atto trasformandoli in opportunità concrete, NTT DATA ha pubblicato la nuova edizione del suo NTT DATA Technology Foresight, il report annuale che analizza le principali tendenze emergenti nel mondo dell’IT e del business.
Il report non si limita a individuare i trend tecnologici, ma introduce una nuova prospettiva operativa, offrendo raccomandazioni strategiche per aiutare le imprese a integrare l’innovazione nei propri modelli di business.
Nell’edizione 2025, il report di NTT DATA si focalizza su cinque macro-tendenze tecnologiche: Enhanced Humans, Ambient Intelligent Experiences, Digital Sustainability for Economic Resilience, Cognitive Cloud Convergence e Accelerated Security Fusion. Ogni sezione esplora le innovazioni più rilevanti, propone scenari d’uso concreti per tradurre il potenziale della tecnologia in vantaggi competitivi reali e si chiude con un “action plan” a 5 minuti, 5 giorni e 5 mesi, nel quale vengono indicate azioni, dalle più semplici alle più complesse, da mettere in atto per “cavalcare l’onda”.
Vediamoli nel dettaglio.
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Enhanced Humans: il potenziamento delle capacità umane grazie all’IA
Secondo il report di NTT DATA, il concetto di Enhanced Humans si riferisce all’integrazione sinergica tra esseri umani e tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale (IA), l’apprendimento automatico (ML) e l’automazione, per amplificare le capacità cognitive e operative delle persone. L’obiettivo non è sostituire il lavoro umano, ma potenziarlo, consentendo ai lavoratori di dedicarsi a compiti più strategici e ad alto valore aggiunto, riducendo il tempo impiegato in attività ripetitive e poco produttive.
Impatto e rilevanza nel mondo del lavoro
L’integrazione delle tecnologie IA nel lavoro quotidiano trasformerà il modo in cui le persone prendono decisioni e affrontano le attività operative. Le aziende potranno contare su strumenti avanzati che riducono il margine di errore, migliorano l’efficienza e stimolano l’innovazione. In pratica, le persone potranno delegare all’IA i processi ripetitivi e concentrarsi su compiti più complessi e creativi, aumentando la qualità del lavoro e la produttività complessiva.
Tra le tecnologie chiave che guideranno questa evoluzione troviamo assistenti virtuali, avatar digitali e applicazioni basate su Generative AI (GenAI), che supporteranno i lavoratori nelle loro attività quotidiane. Ad esempio, chatbot avanzati basati su GenAI potranno rispondere a domande interne, facilitare l’accesso alle informazioni e semplificare il flusso di lavoro. Anche lo sviluppo software beneficerà di strumenti di code-generation basati sull’IA, che ridurranno drasticamente il tempo necessario per la creazione di nuove applicazioni.
Opportunità e sfide dell’integrazione uomo-macchina
Se da un lato il potenziamento delle capacità umane tramite l’IA apre nuove opportunità, dall’altro presenta anche sfide e rischi. L’automazione spinta potrebbe portare a una riduzione di alcune mansioni tradizionali, creando un divario di competenze tra chi è in grado di usare l’IA e chi ne resta escluso. Inoltre, la diffusione di tecnologie basate su modelli di intelligenza artificiale solleva questioni legate alla privacy, alla sicurezza e ai bias algoritmici, che potrebbero influenzare le decisioni automatizzate in modo non sempre trasparente o equo.
Per garantire un’integrazione responsabile, le organizzazioni devono adottare strategie di AI governance, rispettare gli standard normativi e investire nella formazione dei dipendenti. Un approccio efficace prevede la creazione di team di esperti interni (AI Champions), incaricati di promuovere l’adozione dell’IA e identificare i casi d’uso più efficaci. La chiave per il successo sarà sviluppare un equilibrio tra automazione e controllo umano, in modo da garantire che l’IA sia uno strumento di supporto e non un fattore di esclusione.
Ambient Intelligent Experiences: il futuro delle interazioni tra brand e clienti
Le Ambient Intelligent Experiences rappresentano una nuova frontiera nelle interazioni tra aziende e clienti, trasformando ogni punto di contatto in un’opportunità di connessione personalizzata e immediata. Secondo la ricerca di NTT DATA, grazie a tecnologie avanzate come intelligenza artificiale (IA), spatial computing e automazione, le aziende possono offrire esperienze altamente adattive, capaci di anticipare le esigenze degli utenti e rendere ogni interazione più fluida e naturale. Non si tratta solo di migliorare il servizio clienti, ma di ridefinire il customer journey, creando relazioni più profonde e significative tra brand e consumatori.
L’impatto sul business e le tecnologie abilitanti
Secondo quanto emerge dal report, il 73% dei clienti considera l’esperienza utente un fattore chiave nelle decisioni d’acquisto, rendendo l’integrazione di strategie intelligenti una priorità per le aziende che vogliono ridurre l’abbandono e rafforzare la fidelizzazione. Le tecnologie alla base di questo cambiamento includono interfacce utente naturali (NUIs), che sfruttano gesti, voce e tocco per rendere le interazioni più intuitive e accessibili. Gli assistenti personali intelligenti (IPAs), potenziati dall’IA, offrono supporto conversazionale personalizzato, migliorando il coinvolgimento degli utenti con suggerimenti e risposte in tempo reale. Le interfacce AI-driven, invece, analizzano il comportamento degli utenti e si adattano dinamicamente alle loro esigenze, mentre l’integrazione omnicanale garantisce una continuità perfetta tra diversi canali e dispositivi, creando esperienze fluide e coerenti.
Opportunità e sfide dell’esperienza intelligente ambientale
L’adozione delle Ambient Intelligent Experiences consente alle aziende di ottenere un vantaggio competitivo significativo, migliorando la soddisfazione del cliente e la personalizzazione delle offerte. Tuttavia, questa evoluzione presenta anche delle sfide. Da un lato, le preoccupazioni sulla privacy dei dati richiedono una gestione trasparente delle informazioni personali per garantire la fiducia dei consumatori. Dall’altro, l’iper-personalizzazione potrebbe portare a una sorta di saturazione dell’utente, rendendo necessaria una progettazione equilibrata per evitare esperienze invasive.
Digital Sustainability for Economic Resilience: sostenibilità digitale per una crescita resiliente
La Digital Sustainability for Economic Resilience ridefinisce il concetto di resilienza economica, integrando innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale per favorire una crescita armonica e duratura. Questa strategia punta a bilanciare le esigenze del pianeta, delle persone e delle imprese, promuovendo la responsabilità collettiva e individuale per affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico, all’equità sociale e alla scarsità di risorse.
Adottare pratiche di sostenibilità digitale non significa solo ridurre l’impatto ambientale, ma anche aumentare la capacità delle aziende di adattarsi ai cambiamenti normativi e alle nuove aspettative dei consumatori, sempre più orientati verso comportamenti etici e consapevoli. Secondo numerosi studi, le imprese che integrano la sostenibilità nei loro processi ottengono miglioramenti di efficienza fino al 20%, riducendo i costi operativi e creando un vantaggio competitivo concreto.
Tecnologie abilitanti e opportunità per la sostenibilità digitale
La sostenibilità digitale si basa su tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (IA), l’Internet of Things (IoT) e la blockchain, che consentono di ottimizzare l’uso delle risorse, monitorare l’ambiente in tempo reale e garantire maggiore trasparenza nella supply chain. Sistemi di analisi predittiva possono, ad esempio, anticipare disastri naturali, proteggere le catene di approvvigionamento e migliorare la resilienza economica complessiva.
Questa evoluzione presenta anche sfide complesse, come la necessità di bilanciare giustizia ambientale ed equità sociale e di evitare un’eccessiva dipendenza tecnologica. Tuttavia, grazie all’innovazione collaborativa tra settori, le imprese possono adottare modelli di economia circolare, ottimizzare i processi produttivi e promuovere un uso più efficiente delle risorse.
Cognitive Cloud Convergence: l’incontro tra intelligenza artificiale e cloud computing
La Cognitive Cloud Convergence rappresenta l’evoluzione dell’infrastruttura cloud verso un sistema sempre più intelligente e adattivo, grazie all’integrazione tra intelligenza artificiale (IA), cloud computing e capacità cognitive umane. Nella visione di NTT DATA, questa convergenza consente alle aziende di estrarre insight in tempo reale dai dati, migliorare l’efficienza operativa e potenziare i processi decisionali, trasformando il modo in cui le organizzazioni gestiscono e utilizzano le informazioni.
Grazie a tecnologie come l’AI-augmented software engineering, l’edge computing e l’Artificial Intelligence for IT Operations (AIOps), le aziende possono ottimizzare le operazioni, personalizzare l’esperienza dei clienti e adottare un approccio predittivo per anticipare le tendenze di mercato. L’aumento esponenziale della generazione di dati – che secondo le stime raggiungerà i 175 zettabyte entro il 2025 – rende fondamentale l’adozione di infrastrutture cloud robuste e intelligenti per sfruttare al meglio questo flusso informativo e ottenere un vantaggio competitivo.
Le opportunità e le sfide della Cognitive Cloud Convergence
L’integrazione tra IA e cloud computing offre opportunità senza precedenti per l’automazione dei processi e la gestione intelligente dei dati. Le aziende possono sfruttare modelli predittivi avanzati per migliorare la pianificazione strategica, ridurre i tempi di risposta e aumentare la resilienza operativa. Tecnologie come edge computing e IoT permettono di elaborare i dati in tempo reale direttamente alla fonte, riducendo la latenza e migliorando la sicurezza. Tuttavia, la centralizzazione dei dati nel cloud solleva preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza, rendendo necessarie misure rigorose per la protezione delle informazioni sensibili. Inoltre, la complessità nell’integrazione di sistemi cloud diversi e di infrastrutture legacy richiede investimenti continui in formazione e innovazione.
Accelerated Security Fusion: la cybersecurity diventa adattiva e proattiva
L’ultimo trend che emerge dal report di NTT DATA, la crescente complessità delle minacce informatiche impone un cambio di paradigma nella sicurezza digitale. Il concetto di Accelerated Security Fusion segna questa trasformazione, spostando la cybersecurity da una funzione reattiva a una strategia proattiva e adattiva. Grazie all’integrazione di intelligenza artificiale (IA), threat intelligence, machine learning e analisi in tempo reale, le aziende possono costruire un ecosistema di difesa unificato, in grado di anticipare le minacce, rafforzare la protezione dei dati e reagire agli attacchi con rapidità ed efficacia.
L’impatto di questa evoluzione è significativo: con i danni derivanti dal cybercrime stimati oltre 10.5 trilioni di dollari l’anno, la capacità di identificare vulnerabilità prima che vengano sfruttate diventa un imperativo strategico. L’accelerated security fusion consente di proteggere asset critici, garantire la continuità operativa e rispondere alle normative sempre più stringenti. In un panorama digitale caratterizzato dall’aumento dei dispositivi connessi e dall’espansione delle infrastrutture cloud ibride e multicloud, la sicurezza deve diventare dinamica e flessibile per affrontare minacce in continua evoluzione.
Le tecnologie chiave della sicurezza proattiva
L’approccio integrato alla cybersecurity si basa su quattro pilastri fondamentali. Il primo è la cyberdifesa proattiva, che sfrutta analisi predittiva, machine learning e threat intelligence per prevenire gli attacchi prima che causino danni. Il secondo è il rafforzamento dell’identità digitale, attraverso l’uso di autenticazione multifattore (MFA), verifiche biometriche e sistemi di zero trust per impedire accessi non autorizzati. La protezione delle informazioni, invece, garantisce l’integrità e la riservatezza dei dati grazie a crittografia avanzata e policy di data-loss prevention. Infine, la governance del rischio informatico assicura un allineamento tra le strategie di sicurezza e gli obiettivi aziendali, migliorando la resilienza e la compliance normativa.