I tempi in cui viviamo rendono sempre meno rimandabile il ricorso a soluzioni di hybrid cloud sostenibile. I data center costituiscono infatti una delle infrastrutture più energivore in assoluto, impiegando oltre il 2% dell’energia elettrica prodotta a livello globale. Si tratta di un dato particolarmente sensibile per vari aspetti.

Da un lato, non si possono ignorare le conseguenze in termini di impatto ambientale, a fronte dei fenomeni climatici estremi a cui sta andando incontro sempre più frequentemente il nostro pianeta.

D’altro canto, appare evidente come le aziende si ritrovino a fare puntualmente i conti con bollette esorbitanti, causate in primo luogo dai costi molto elevati dell’energia, disponendo di poche alternative in fatto di fonti rinnovabili, oltre a sistemi hardware / software di vecchia concezione, non concepiti per contenere in maniera adeguata i consumi energetici.

Ottimizzare le architetture IT, avvalersi di soluzioni data center moderne e avvalersi dei servizi disponibili in cloud, (questo il vero motore dell’hybrid cloud) può aiutare le aziende ad essere più efficienti sia sul piano della performance che per quanto concerne il contenimento dei consumi energetici, oltre a limitare in maniera considerevole il volume di emissioni nell’ambiente.

A tal proposito, TD SYNNEX e CISCO hanno pensato una serie di straordinari webcast sul tema della sostenibilità, per presentare come strategie e tecnologie IT di nuova generazione possano generare enormi benefici in termini di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Le storie di sostenibilità di CISCO e TD SYNNEX sono accessibili in forma integrale al seguente link

Una serie di esclusive trasmissioni multimediali che sono anche una bussola strategica per capire il senso e l’utilità del cloud computing e in particolare dell’hybrid cloud sostenibile, attraverso le risposte strategiche che Luca Mattii (DC & Cloud Sales Alliance Manager Cisco) e Fausto Vaninetti (EMEA CISG TSA, Sustainability Ambassador Cisco)

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Hybrid Cloud e le sfide persistenti dell’IT

Quando ci si pone di fronte alle valutazioni che precedono il rinnovamento IT nelle organizzazioni sul punto di affrontare un percorso di trasformazione digitale, ci si ritrova puntualmente innanzi ad una serie di sfide persistenti in ambito IT.

In primo luogo, la presenza di silos architetturali, che si traduce inevitabilmente nei data silos che limitano le sinergie tra le varie linee di business aziendali, ponendosi quale barriera per l’innovazione. Se questo problema non viene risolto, le organizzazioni vanno puntualmente incontro a una visibilità ridotta, con conseguente rischio di perdita dei dati ed eccessivi costi dovuti a carichi di lavoro superflui, obsoleti o palesemente inefficienti se paragonati a soluzioni moderne.

Un altro punto da risolvere la diversità delle applicazioni, da cui consegue una tendente diversità a livello di infrastruttura, causando un incremento globale della complessità dei sistemi IT e della loro gestione. Maggiore è la specializzazione, maggiore sarà la complessità che, se non venisse gestita in maniera adeguata, con opportuni sistemi di orchestrazione e visibilità, potrebbe causare inefficienze in termini di costi e tempi legati alle operazioni. Tale eventualità si presenta spesso nel caso della migrazione delle applicazioni legacy in cloud.

Il terzo fattore sfidante nel rinnovamento digitale delle infrastrutture IT è costituito dalla tendenza alla frammentazione tecnologica. L’utilizzo di varie tecnologie tra loro non connesse e non integrate può risolvere in maniera molto efficace le singole operazioni, ma rischia di creare una congestione a livello complessivo, da cui si innescano i tipici problemi in termini di time to value. Tra i problemi derivanti dalla frammentazione tecnologica vi è inoltre la tendenza a consumi energetici molto elevati, in grado di provocare palesi inefficienze in termini di costi generali. Si tratta di una situazione che può essere evitata contenendo gli sprechi grazie ad una miglior pianificazione dell’architettura e dell’integrazione a livello di sistemi aziendali.

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Per offrire una risposta concreta alle sfide persistenti dell’IT, CISCO ha individuato una soluzione basata su tre elementi fondamentali:

  • Una piattaforma di gestione di nuova generazione come Intersight
  • Una piattaforma di computing di moderna concezione come la UCS X Series
  • Una rete software defined come CISCO ACI

I quattro pilastri dell’efficienza IT e dell’hybrid cloud

La necessità di ripensare in maniera integrale le operazioni anche dal punto di vista IT porta CISCO a considerare quattro pilastri fondamentali per l’efficienza a livello operativo:

  • Prestazioni (performance)
  • Affidabilità (reliability)
  • Sicurezza (security)
  • Efficienza energetica (energy efficiency)

In particolare, per quanto riguarda l’efficienza energetica, questa viene definita con la qualità di lavoro a livello IT in funzione nell’energia impiegata. In questo contesto contribuiscono alcuni elementi chiave, come l’efficienza nella produzione, il livello di utilizzo della produzione e il tempo di attività previsto per ciascun servizio.

La nuova generazione del computing e del management di CISCO

La risposta di CISCO per garantire i quattro pilastri dell’efficienza IT è garantita dalla piattaforma CISCO Intersight Cloud Operations, concepita nello specifico per ottimizzare le operazioni, ridurre i costi e in generale produrre di più, più rapidamente e in maniera più sicura.

CISCO Intersight è in grado di supportare l’orchestrazione, i servizi di infrastruttura e l’ottimizzazione dei carichi di lavoro. In merito a quest’ultimo punto, il modulo Intersight Workload Optimizer si rivela in grado di rivoluzionare la gestione delle risorse in multicloud, semplificando il management delle applicazioni, riducendo l’OPEX con una naturale propensione verso l’innovazione e la riduzione dei rischi legati al cambiamento.

CISCO Intersight Workload Optimizer consente di ottenere la completa visibilità dei carichi di lavoro in multicloud, con una mappatura esaustiva delle interdipendenze tra i singoli componenti. La piattaforma, avendo il pieno contro sui carichi di lavoro è continuamente in grado di bilanciare performance e costi, grazie ad analytics in tempo reale basati su tecniche di intelligenza artificiale, per svolgere attività predittive. Tali aspetti e un supporto generalizzato dei real time analytics consentono di automatizzare le decisioni da prendere nel contesto operativo.

CISCO Intersight Infrastructure Manager è una cloud operation platform che consente di un’interfaccia di controllo da remoto secondo logiche SaaS (Software as a Service), con la relativa semplicità che la contraddistingue. Tra le funzioni principali della piattaforma vi è la possibilità di ottenere una visibilità a livello di multi dominio e il supporto da parte di varie tecniche di intelligenza artificiale e machine learning per gli analytics in tempo reale.

In senso più ampio CISCO Intersight consente alle organizzazioni di semplificare gestione a livello IT del cloud ibrido secondo tre operazioni fondamentali:

  • Visibilità (visualize): degli ambienti on-premise, cloud e edge dell’infrastruttura IT
  • Automatizzazione (automate): la disponibilità e le configurazioni di rete e delle risorse computazionali
  • Ottimizzazione (optimize): performance, costi e user experience.

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La sostenibilità “by design” dell’hybrid cloud e dei data center con le soluzioni per i sistemi di elaborazione e di rete di CISCO

In sede di premessa abbiamo evidenziato come i data center che alimentano la rivoluzione Hybrid Cloud siano strutture estremamente energivore, in cui risiede un grande potenziale in termini di ottimizzazione delle risorse, per raggiungere condizioni di sostenibilità economica ed ambientale senza precedenti.

Basti pensare che ad ogni Watt risparmiato nell’elaborazione corrisponde per 1,75 Watt in meno a livello dell’intera facility. Al di là del puro consumo energetico, un data center realmente sostenibile deve prendere in esame aspetti come l’utilizzo delle materie prime, durata ed espandibilità del ciclo di vita dei prodotti, oltre ai fattori legati ai trasporti e alla logistica.

La soluzione di CISCO per i propri sistemi di elaborazione UCS X prevede un design che recepisce nativamente le esigenze in termini di sostenibilità. UCS X è infatti stato appositamente progettato con:

  • Struttura modulare, scalabile in funzione delle esigenze dei carichi di lavoro, riducendo la necessità di sistemi sovradimensionati
  • Packaging sostenibile, grazie all’impiego di molto meno materiale rispetto alle soluzioni tradizionali
  • Selezione degli accessori, che consente agli utenti finali di risparmiare sull’acquisto di componenti extra e cavi, evitando di includerli nell’ordine se non necessari
  • Supply chain sostenibile grazie all’attenta selezione dei fornitori, che devono garantire adeguati standard ESG
  • Utilizzo di materiali riciclati, soprattutto per quanto riguarda i componenti plastici
  • Efficienza energetica con una riduzione generale dei consumi generata da un sistema di distribuzione della potenza appositamente progettato, da un sistema di raffreddamento zonale, ventole a controllo intelligente, alimentatori classe Titanium 80Plus e un design del chassis orientato a ridurre al minimo le quantità di materiale utilizzato per la costruzione del case.
  • Riparabilità, dal momento che i singoli componenti sono concepiti per essere riparati o sostituiti, allungando il ciclo di vita del prodotto
  • Programmi di ritiro e riuso in grado di alimentare un mercato del ricondizionato, che evita la produzione di nuovi sistemi, quando non strettamente necessari.

Oltre alla parte hardware, anche il software di gestione gioca la sua parte in maniera decisiva per rendere un sistema di elaborazione realmente efficiente. CISCO Intersight Infrastructure Service consente di gestire i server con moltissimi processi pensati per ottimizzare i consumi energetici, riducendo puntualmente l’erogazione quando non strettamente necessaria a soddisfare le esigenze delle varie applicazioni.

L’impiego di architetture convergenti può inoltre aiutare a ridurre i consumi energetici fino all’80% e di soddisfare agevolmente i requisiti ESG delle organizzazioni. L’adozione di moderni principi di design consente inoltre di ripensare i layout delle macchine, arrivando a definire una riduzione degli ingombri per l’hardware fino al 78% rispetto ai sistemi di precedente generazione.

Per quanto riguarda le reti, CISCO ACI consente di risolvere una notevole complessità di base, data dall’utilizzo combinato dei cloud pubblici e privati, delle applicazioni SaaS, dei server in colocation presso data center di terzi, oltre, ovviamente, al data center on-premise. Le organizzazioni hanno infatti bisogno di infrastrutture gestite in cloud in grado di garantire livelli di performance sempre più elevati, con una connettività verso il cloud e tra i vari cloud interessati dai carichi di lavoro.

L’infrastruttura application centric di CISCO ACI consente di integrare e rendere disponibili in modalità software defined le funzioni di connettività, automazione, analytics e networking-as-code tipici delle moderne infrastrutture di rete, il tutto gestito attraverso policy in grado di regolare puntualmente la disponibilità delle risorse agli utenti autorizzati. Grazie ai propri strumenti CISCO ACI integra e controlla in maniera centralizzata molti ambienti IT come il private privato, il private pubblico, il multicloud, i data center proprietari e le architetture edge.

L’impiego di servizi in cloud consente di ottimizzare i contenuti energetici grazie all’erogazione di servizi software defined. I criteri costruttivi e i principi di design adottati durante la realizzazione della nuova serie di dispositivi di rete CISCO MDS 9000 consente di ottenere i seguenti vantaggi:

  • Livelli di affidabilità nel funzionamento molto elavata
  • Performance, grazie alle funzionalità di switching centralizzato
  • Garanzia nell’investimento, senza upgrade di natura forzata
  • Funzioni innovative, come SAN analytics, DIRL e self-diagnostica
  • Operazioni semplificate, per incrementare la user experience
  • Incremento della sicurezza informatica, con funzioni di secure boot e ACT
  • Sostenibilità, grazie ad alimentatori Titanium 80Plus
  • Risparmi a livello CAPEX e OPEX
Le regole dell’hybrid cloud sostenibile. Un webcast esclusivo ultima modifica: 2023-06-29T10:09:33+02:00 da Marco Lorusso

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