In un 2024 dove molti giganti dell’IT avanzano a ritmo incerto, Lenovo sta mettendo a segno numeri da record, come confermato dai dati relativi all’ultimo trimestre fiscale, il primo del 2025, oltre alla conferma del primo posto in un mercato PC in lenta ripresa, che Lenovo ha affrontato con grande decisione nelle soluzioni desktop e mobile dotate di NPU per la AI.

In questo servizio analizzeremo alcune delle ragioni che hanno determinato questo successo, confermato con piena soddisfazione dal CEO Yuanqing Yang, che nella seguente nota ufficiale sintetizza l’indirizzo strategico del colosso cinese: “L’eccellente inizio del nostro anno fiscale è la conseguenza di una strategia chiara e di una solida capacità di esecuzione, dalla nostra costante spinta all’innovazione ed eccellenza operativa, oltre che ai benefici che derivano dalla nostra presenza a livello globale”, facendo riferimento al solido ecosistema di partner attivi in tutte le principali regioni al di fuori della Cina.

Yang precisa come l’indirizzo strategico intrapreso da Lenovo possa consentire all’azienda di crescere in maniera costante anche negli esercizi che seguiranno: Guardando al futuro, siamo ben preparati e in una posizione esclusiva sul mercato grazie ad un portfolio AI completo, che ci permetterà di assumere un ruolo di leadership nell’era dell’AI ibrida e di cogliere le enormi opportunità di crescita in tutte le aree di business. Sono convinto che, grazie a un mercato ICT in evidente ripresa, la nostra solida performance e i continui progressi nell’AI ibrida ci consentiranno di procedere verso una crescita sostenibile e un costante aumento della redditività nei prossimi periodi”.

Ed è proprio sul concetto di hybrid AI, o AI ibrida, che Lenovo si è fatta trovare subito pronta sul mercato, con una strategia ben definita, un crescente posizionamento nel mercato statunitense e un’azzeccata attività di marketing a livello globale.

I numeri da record dell’ultimo trimestre fiscale

I risultati del Q1 dell’anno fiscale 2025 evidenziano una importante crescita a livello di ricavi in tutti i settori dove Lenovo è attualmente presente sul mercato IT. Con un fatturato complessivo di 15,4 miliardi di dollari, Lenovo sale del 20% rispetto al Q1 del medesimo periodo fiscale nell’anno precedente. Tra le note di rilievo figura anche l’incremento dell’utile netto, pari al 65%, per 315 milioni di dollari in totale.

Oltre alla già citata leadership nel mercato PC, Lenovo è cresciuta anche nei ricavi legati agli altri settori di business, che costiuscono attualmente il 47% degli introiti complessivi.

Lenovo ha inoltre resi noti i dati relativi al fatturato delle tre principali divisioni: dispositivi, infrastruttura e servizi IT, con una crescita ampiamente in doppia cifra rispetto a quanto registrato nello stesso periodo lo scorso anno.

Intelligence Devices Group (IDG)

fatturato: 11,4 miliardi di dollari

Confermata la solida leadership nel mercato PC (market share 23%) e una netta crescita nel settore mobile (+30% per smartphone e tablet)

Infrastructure Solutions Group (ISG)

fatturato: 3,2 miliardi di dollari

La divisione infrastruttura IT ha registrato un +60% rispetto al 2023, con un significativo aumento di fatturato per quanto riguarda storage, software e servizi (+59%) e infrastruttura per i CSP (+65%).

Solutions and Services Group (SSG)

fatturato: 1,9 miliardi di dollari

Il mercato PC Q2 2024: Lenovo sempre più leader

Secondo i dati pubblicati da IDC, Lenovo consolida il primo posto nel mercato PC in relazione al secondo trimestre dell’anno in corso, concluso a fine giugno, con una crescita rispetto del 3,7% sulle vendite e un market share complessivo del 22,7%.

Bene anche HP (+1,8% vendite, 21,1% market share) mentre, pur confermando il terzo gradino del podio, Dell Technologies conferma un trend particolarmente difficile (-2,4% vendite, 15,5% market share), nel contesto di una strategia di ristrutturazione aziendale che abbiamo recentemente analizzato (nota per editor – link interno all’ultimo pezzo su Dell).

Al quarto posto si conferma Apple (+20,8% vendite, 8,8% market share), che come sempre gioca una partita a sé stante, con una prepotente ascesa nei confronti del mondo Windows. Va infatti precisato che lo studio di IDC contempla soltanto notebook, desktop e workstation PC, escludendo tutti i sistemi tablet, dove Apple è ottimamente posizionata grazie al grande successo commerciale della nuova generazione di iPad.

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Lenovo nell’era della “hybrid AI”, nuove tecnologie per i data center e partnership strategiche per l’ecosistema AI

Nel commento dei più recenti dati fiscali, il CEO Yuanqing Yang ha precisato l’indirizzo strategico di Lenovo per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, il principale trend del mercato IT. Il brand cinese, a livello globale, ha scelto di adottare e di adattarsi ad un approccio ibrido, che segue con naturalezza quello dei suoi clienti, che stanno utilizzando sia modelli pubblici come ChatGPT e Anthropic, sia modelli privati sviluppati ed eseguiti su infrastruttura AI privata, con hardware e dati di esclusiva proprietà.

In merito a questi aspetti, Yang dimostra come Lenovo abbia le idee molto chiare in merito: “Ora più che mai appare evidente come la AI pubblica da sola non possa soddisfare tutte le esigenze di business. La via da seguire è quella della Hybrid AI, che è formata dalla AI personale, dalla AI enterprise privata e dalla stessa AI pubblica. I principali player dell’ecosistema stanno accelerando lo sviluppo e l’implementazione di agenti AI sempre più personalizzati, creando enormi opportunità di crescita per il mercato che offre dispositivi, infrastruttura, soluzioni e servizi per l’intelligenza artificiale”.

Sul fronte dell’infrastruttura AI, Lenovo ha registrato significativi aumenti nella vendita di soluzioni storage, software e servizi. Con ogni probabilità al di sopra delle aspettative si è rivelato Neptune, il sistema per il raffreddamento a liquido dei server, che nell’ultimo esercizio fiscale ha incrementato il proprio fatturato del 50%, confermando l’impegno sul fronte dell’innovazione nelle tecnologie per i data center da parte del gigante cinese.

Yang ha confermato l’intenzione di Lenovo nel semplificare l’offerta nel portfolio legato all’infrastruttura e ai servizi, con soluzioni che faciliteranno i partner in tutto il mondo a sviluppare il loro business con le grandi aziende e le PMI: “Continueremo a sviluppare le nostre tecnologie di raffreddamento a liquido, dove abbiamo moltissima richiesta legata ai carichi di lavoro AI, e aumenteremo la nostra offerta per quanto riguarda i server AI e le soluzioni storage per i data center”.

Occorre ricordare che, oltre alla sede principale di Pechino, Lenovo vanta una importante posizione a Morrisville (North Carolina), dove investe continuamente per garantirsi una presenza importante anche nel mercato americano, come conferma il recente ingaggio di tecnici e dirigenti provenienti da Intel ed altri leader IT con sede negli Stati Uniti.

Il CEO di Lenovo ha inoltre enfatizzato il fondamentale ruolo delle partnership, indispensabili per configurare infrastrutture in grado di supportare le soluzioni basate sulla AI ibrida. Da questo punto di vista, è interessante notare come Lenovo abbia stretto un accordo con AMD per sviluppare sistemi basati sulla GPU MI300X, ad oggi una delle poche alternative valide rispetto ai sistemi NVIDIA H100, attuale punto di riferimento con architettura Hopper, e dei prossimi G200, che vedranno l’esordio di Blackwell nei data center di tutto il mondo.

I grandi OEM, oltre ad aspettare le nuove tecnologie di Nvidia, stanno cercando alternative per accelerare la vendita di server per i data center AI, soprattutto considerando come l’incontrastato leader delle GPU abbia tempi molto lunghi nel soddisfacimento degli ordini, come dimostra lo slittamento nella consegna dei primi sistemi basati su Blackwell, destinati ai data center di Azure.

Secondo gli analisti, l’impressione è che i sistemi H100 (Hopper) rimarranno un punto fermo ancora per diversi mesi, anche se essendo già ordinabile, Blackwell attira molto di più per via di performance molto più elevate, che garantirebbero la stessa quantità di lavoro in training ed inferenza con consumi energetici notevolmente inferiori. Avendo necessità nel breve termine, molti CSP continuano ad orientarsi su Hopper. Questo gap concederebbe notevoli opportunità a chi fosse dotato di una valida alternativa tecnologica.

Non è un caso che AMD stia spingendo fortissimo in questa direzione per guadagnarsi una posizione sempre più marcata negli ordini degli hyperscaler e dei grandi OEM, come dimostra la recente acquisizione di ZT Systems per 4,9 miliardi di dollari, la cifra necessaria per assicurarsi l’esclusiva di uno dei principali provider di infrastruttura per data center attualmente sul mercato.

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Lenovo e AI PC: la strategia della divisione IDG (intelligent devices group)

Per quanto riguarda il settore PC, la strategia di Lenovo si incentra nelle attività della divisione IDG (intelligent devices group) che comprende l’offerta di dispositivi informatici che spazia dal mercato consumer al segmento enterprise, comprendendo PC, workstation e sistemi mobile.

Al di là del gioco delle parti, ancora una volta Yang ha manifestato un notevole ottimismo, legato soprattutto al mercato degli AI PC, che secondo le previsioni degli analisti dovrebbero raggiungere un market share del 50% entro il 2027, oltre alle aspettative di rinnovamento della flotta PC in vista dell’imminente end-of-life di Windows 10, prevista per l’ottobre 2025.

Il CEO di Lenovo ha inoltre ribadito: “Continueremo a fornire innovazioni rivoluzionarie, per raggiungere il pieno potenziale degli agenti AI personali, facendo leva su partnership strategiche che ci consentiranno di costruire un portafoglio più diversificato e un ecosistema sempre più ricco“.

Sul fronte organizzativo, la divisione IDG ha visto il recente ingresso, quale VP e responsabile commerciale, di Steve Long, specialista di lungo corso in Intel, che avrà l’obiettivo di mantenere e consolidare la posizione di Lenovo ai vertici del mercato PC e di spingere il più possibile tutti i dispositivi basati sull’intelligenza artificiale, in ambito consumer e enterprise.

Si tratta di una nuova posizione da parte di Lenovo, che ha visto l’esigenza di orientare la strategia non tanto sui verticali dell’offerta, quanto sul range trasversale che ha quale denominatore comune la AI ibrida. Sulla base di queste premesse, Steve Long ha affiancato l’attuale presidente della divisione IDG, Luca Rossi.

Per quanto riguarda l’offerta AI PC, Lenovo vanta un portfolio di offerta molto ampio, con prodotti versatili come il notebook ThinkPad X1 Carbon e gli originali sistemi desktop mini AI PC ThinkCenter neo Ultra.

Chi cerca la maggior potenza di calcolo disponibile sulla singola macchina può inoltre orientarsi sulle workstation basate su CPU-NPU Intel, che vedono il loro top di gamma nei laptop Thinkpad serie P e nei fissi Thinkstation serie P, le cui configurazioni più ricche racchiudono ormai in un singolo case “da postazione ufficio” la potenza elaborativa di un piccolo data center.

Lenovo sempre più leader nell’era della “hybrid AI”: AI PC e infrastruttura per data center AI ultima modifica: 2024-09-04T09:00:00+02:00 da Francesco La Trofa

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