NIS 2, se la fretta e la compliance diventano il migliore assist per i cybercriminali. Nel pieno della corsa verso l’adeguamento alla nuova normativa europea in tema di cybersecurity, tra timori legati alle sanzioni e mancanza di competenze, le imprese italiane potrebbero trovarsi in una trappola ben più pericolosa degli attacchi stessi. Una guida e un evento streaming esclusivo per orientarsi.

La Nis 2 come trappola e non come salvagente contro la tempesta perfetta dei cyberattacchi. Un paradosso su cui, da tempo, esperti e imprese si stanno confrontando. 

Sul tavolo infatti ci sono: continuità del business, una superficie di attacco sempre più ampia, scarse competenze e, come sempre, i cattivi consigli della fretta, che fanno più danni dei pericoli stessi da cui si intende scappare.

La Direttiva NIS 2 impone, come è noto, requisiti stringenti per rafforzare la sicurezza delle infrastrutture critiche e dei settori essenziali. Tuttavia, mentre molte organizzazioni si affrettano ad adeguarsi per rispettare le scadenze, il rischio di procedere senza un’adeguata preparazione può essere altrettanto dannoso quanto il mancato adeguamento. Un approccio affrettato e privo di competenze specifiche non solo mina l’efficacia delle misure di sicurezza adottate, ma espone le aziende a nuovi rischi operativi, legali e reputazionali.

Nasce esattamente al centro di questo scivoloso paradosso l’idea e la pratica di un attesissimo evento streaming fortemente voluto da una azienda protagonista, in Italia, proprio a livello di soluzioni, formazione, servizi ICT come ApogeoITS. 

Il prossimo 11 dicembre dalle 12:00 alle 13:00 infatti, nel cuore di un esclusivo live talk digitale sono stati chiamati a raccolta esperti di eccellenza come Emanuele Dall’osto e Stefano Frullani di Apogeo ITS e Giuliano Fabbrini, di CyberLE. La domanda, diretta, pratica e provocatoria alla quale proveranno a rispondere è la seguente: La NIS2 è il regalo inaspettato agli hacker per infiltrarsi nella tua azienda?

In diretta streaming tutto quello che serve sapere su:

Regole per adeguarsi alla direttiva NIS2 per ridurre davvero i rischi.
Best practice per gestire incidenti e garantire continuità operativa.
Regole per proteggere la supply chain formando e sensibilizzando il personale.

Un appuntamento di straordinario valore, qui tutti i dettagli per partecipare e interagire in diretta.

In attesa dell’appuntamento del prossimo 11 dicembre, alle 12:00 qui di seguito una prima, piccola, guida pratica per toccare con mano i rischi maggiori legati all’eccesso di fretta (e alla mancanza di adeguate competenze) nella corsa verso l’adeguamento alla NIS2.

Nis 2, il rischio di adottare soluzioni superficiali e inefficaci

Senza competenze specialistiche, l’adeguamento rischia di trasformarsi in un semplice adempimento burocratico, con l’implementazione di soluzioni che non affrontano realmente le vulnerabilità di sicurezza. Esempi di questo problema includono:

Implementazione di strumenti tecnologici inadatti. Senza un’analisi approfondita delle esigenze aziendali, si rischia di adottare software o sistemi incapaci di proteggere le infrastrutture critiche.

Mancanza di integrazione. Soluzioni implementate in fretta spesso non si integrano con i sistemi esistenti, creando inefficienze e ulteriori vulnerabilità.

Queste lacune lasciano le organizzazioni esposte a minacce cyber nonostante gli sforzi di adeguamento, vanificando l’investimento.

Nis 2 e i costi esplosivi senza benefici tangibili

Un adeguamento affrettato e senza pianificazione può comportare sprechi significativi di risorse economiche. Le aziende possono trovarsi a sovrainvestire in soluzioni costose ma inadeguate, spese che devono poi essere ripetute per correggere gli errori iniziali.

Poi c’è ovviamente il rischio di incorrere in sanzioni per mancata conformità effettiva, nonostante abbiano investito in interventi che risultano comunque incompleti o non sufficienti. Non va dimenticato che da anni, proprio l’Italia è stabilmente ai primi posti per valore delle multe legate al mancato adeguamento al GDPR, per esempio…

Questi costi imprevisti possono mettere a dura prova la sostenibilità economica dell’organizzazione, soprattutto per le piccole e medie imprese.

LEGGI ANCHE: Nis 2 cos’è, quando entra in vigore: tutto quello che serve sapere

Nis 2, il sovraccarico del personale e gli errori operativi

La mancanza di competenze porta spesso a sovraccaricare il personale esistente, che potrebbe non essere formato per affrontare le nuove responsabilità legate alla conformità NIS 2. Questo può causare

errori umani. Il personale inesperto è infatti più incline a errori nell’implementazione e gestione delle misure di sicurezza.

Ma c’è di più, si parla anche di riduzione della produttività. L’aumento del carico di lavoro distoglie risorse dalle operazioni principali, compromettendo le prestazioni aziendali.

Inoltre, l’assenza di formazione adeguata limita la capacità del personale di rispondere rapidamente ed efficacemente a incidenti di sicurezza.

Nis 2, vulnerabilità e aumento dei Rischi Cyber

Un approccio mal gestito all’adeguamento alla NIS 2 può introdurre inoltre nuove vulnerabilità nei sistemi aziendali. Senza una conoscenza approfondita delle normative e delle tecnologie di sicurezza

i sistemi non vengono testati adeguatamente, lasciando spazio a punti deboli sfruttabili da attori malintenzionati.

Le policy di sicurezza risultano spesso incomplete o incoerenti, rendendo difficile la gestione degli accessi e la protezione dei dati critici.

Paradossalmente, la fretta di conformarsi può rendere le aziende più vulnerabili agli attacchi cyber, il che contraddice l’obiettivo primario della direttiva.

Perdita di reputazione e opportunità di business

Un adeguamento superficiale alla Nis 2 poi non passa inosservato ai clienti e ai partner commerciali. Le aziende che implementano misure in modo inefficace rischiano diperdere la fiducia dei clienti, soprattutto in settori dove la sicurezza dei dati è una priorità e ancora di compromettere la credibilità nei confronti dei regolatori, con un impatto negativo sulle opportunità future.

Una conformità “di facciata” può quindi rivelarsi un boomerang, danneggiando sia la reputazione che il posizionamento competitivo.

Come evitare la trappola della fretta

Come si fa dunque a garantirsi un adeguamento efficace e sostenibile alla Direttiva NIS 2 evitando di correre rischi che nessun può permettersi? La risposta, le risposte tutte insieme, tutte a vostra disposizione il prossimo 11 dicembre dalle 12:00 alle 13:00 in diretta streaming in occasione di un evento digitale di straordinaria utilità. Qui tutti i dettagli per partecipare.

NIS 2, se la fretta e la compliance diventano il migliore assist per i cybercriminali ultima modifica: 2024-12-05T10:32:43+01:00 da Marco Lorusso

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