NSR Datasecurity ovvero un solution provider storico per il mercato ICT italiano. Una società che da anni spinge forte il motore della trasformazione digitale delle imprese del nostro Paese al fianco di vendor partner chiave come RSA.
Un partner insieme al quale, non a caso, la società guidata da Francesco Dattola, ha fortemente voluto e poi messo su strada un evento, finalmente in presenza e nel rispetto delle norme di sicurezza, per celebrare un anno di crescita record e soprattutto le relazioni preziose costruite con le più importanti aziende italiane.
Relazioni e rapporti tutti diversi ovviamente ma uniti da un unico comune denominatore: la capacità di proteggere davvero questa ripartenza tutta digitale.
Una capacità che manager di alcune delle più importanti aziende e istituzioni italiane, partner, collaboratori di sempre hanno ripagato con la presenza nella suggestiva location di una centralissima terrazza romana. Non un semplice evento ma un vero e proprio appuntamento chiave per un intero ecosistema di professionalità, storie, professioni diverse che, nel corso degli ultimi anni ha permesso a NSR di diventare un riferimento chiave per tutti coloro che stanno cercando di vivere solo il lato utile e “sano” del digitale.
NSR Datasecurity, «facciamo “solo” cybersecurity»
«RSA ci ha permesso di mettere su strada un evento davvero importante per tutti noi – ha esordito Francesco Dattola, General Manager e Owner di NSR – Al di là della retorica per noi era davvero importante tornare ad avere un contatto diretto con i nostri partner e i clienti in una fase così decisiva per il 2021, esattamente alla fine del primo semestre. Una fase in cui il digitale è sempre più importante per tutti ma è anche sempre più complesso e difficile da proteggere. Nessuno in un simile scenario può pensare di affrontare da solo questa sfida, questa è la serata di un intero ecosistema di successo che nel 2020 ha messo a segno una crescita straordinaria rispetto agli anni precedenti e che nel 2021 si aspetta di chiudere oltre il + 20%. Il motivo di una simile progressione è semplice, il mercato digitale sta esplodendo e con esso la necessità di mettere al sicuro ogni tipo di device e piattaforma. Una esplosione alla quale si risponde solo e soltanto con focus, competenze e un ecosistema di valore fatto di professionalità, storie e tecnologie di valore. Nel nostro caso abbiamo da tempo scelto di essere “solo” focalizzati sulla cyber security e di esserlo al fianco di una realtà come RSA che ci permette di mettere su strada tutta l’innovazione, la velocità di esecuzione e i servizi necessari per stare al passo con uno scenario della sicurezza in rapida e costante evoluzione.»
RSA, una serata speciale, una buona idea e un buon esempio di valore
Di fronte a manager e partner, nel cuore di questa speciale e suggestiva serata romana, uno spazio di protagonista lo ha avuto ovviamente, come anticipato, RSA che non a caso ha “mosso” il suo uomo di punta in Italia.
«Questa è una serata speciale – ha infatti spiegato Massimo Vulpiani, Country Manager at RSA Italy – dopo un periodo molto particolare l’opportunità di incontrare imprese, clienti al fianco di un nostro partner di fiducia come NSR è davvero straordinaria. Insieme arriviamo da un percorso durante il quale siamo riusciti a supportare aziende e manager di ogni forma e dimensione. Realtà che si sono trovate di fronte a problematiche molto importanti, direi vitali, per il futuro delle proprie organizzazioni. Problematiche che hanno come centro di gravità ovviamente la sicurezza di ambienti tecnologici sempre più distribuiti, complessi di fronte ai quali bisogna essere oggi in grado di mettere sul piatto valori concreti come serietà, tenacia, competenza. I valori che celebriamo questa sera. Un evento che è anche la rappresentazione più plastica dell’importanza che RSA attribuisce al suo ecosistema di partner. Prossimità, presenza sul territorio, abilità nel costruire soluzioni verticali sulla base delle nostre piattaforme tecnologiche, e sono elementi chiave soprattutto in un mercato come quello italiano, così articolato, eterogeneo…»
NSR Datasecurity, RSA e una serata speciale per un intero ecosistema
Ma c’è di più, come detto, c’è un intero ecosistema di storie, competenze, professionalità eterogenee che sul finire del mese di luglio ha trovato la “scusa” dell’evento firmato NSR e RSA per darsi appuntamento e fare il punto su relazioni e integrazioni di idee, soluzioni, programmi, prodotti mai così necessarie, vitali, utili per tutti. Aziende specializzate in cyber security, esperti di diritto informatico, ricercatori, CIO, Consulenti… nel cuore di Roma c’era proprio un intero mercato che ci ha regalato voci e racconti preziosi.
« È un momento critico per la cyber security – ci ha raccontato Fabio Battelli, Cyber Risk Services at Deloitte Italia -. Come dice il World Business Forum tra i rischi più importanti che stanno correndo le società moderne c’è proprio il tema cyber. Dipendiamo dalle infrastrutture IT e stiamo sperimentando sempre più la necessità di un profilo di resilienza… tutti dobbiamo fare i conti con il cyber crime non certo con l’hacker un po’ guascone e romantico… che ormai possiamo tranquillamente dimenticare. C’è una economia fiorente legata alle truffe digitali di fronte alla quale ci si deve presentare affrontando tutte le dimensioni del problema: strategia, tecnologia e ovviamente dimensione umana. Un approccio multidisciplinare che si costruisce solo e soltanto con un ecosistema come quello che viviamo al fianco di un partner Come NSR e di un brand internazionale come RSA».
Storie, dunque, partner e competenze diverse ma tutte unite dal filo rosso del valore e di NSR, storie come quella di Roberto Setola, esperto di protezione delle infrastrutture critiche e professore presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma.
«Nel mondo della cyber è fondamentale che tutti gli attori collaborino – ci ha raccontato Setola -. Da una parte ci sono i grandi player che devono adottare le giuste strategie ma al contempo serve alzare il livello di sicurezza delle PMI, altrimenti si indebolisce tutta la filiera. In particolare, serve lavorare sul fattore umano perché nel 95% dei casi sono gli utenti l’elemento che scatena il “problema” della sicurezza aziendale. Oggi l’offerta di competenza nel dominio cyber è inferiore rispetto alle richieste. Serve dunque studiare, ricercare e mettere tutto a fattor comune di aziende, imprese, manager e solution provider che devono essere in grado di fare sistema per aiutare tutto il Paese a crescere con una vera cultura della sicurezza in tutti gli aspetti e processi. Esattamente come fanno NSR e RSA che questa sera stanno giustamente celebrando una collaborazione di straordinario valore per tutti».
La sfida delle competenze
E il tema delle competenze, ovviamente, è stato uno degli elementi chiave delle discussioni e dei confronti nati nel corso della serata. «Siamo nel pieno della quarta rivoluzione industriale, un processo che questa emergenza ha chiaramente accelerato – ci ha raccontato Maria Chiara Fazio, Dottore di Ricerca in Diritto Tributario ed esperta di Innovazione e fiscalità -. Per questo è necessario costruire ecosistemi innovativi. Ecosistemi che siano in grado di affrontare la contraddizione che vede, da un lato una gran corsa sia legislativa sia tecnologica verso il digitale, dall’altro lato un livello di competenze digitali molto basse rispetto agli altri Paesi. Il settore digitale insomma cresce ma servono investimenti in ricerca, nelle università per sostenere davvero questa progressione altrimenti diventa un problema molto serio a livello di sostenibilità»
Proprio per incrociare competenze e focus specifici da tempo NSR ha sviluppato relazioni e collaborazioni con realtà che, a prima vista, potrebbero apparire come puri competitor ma che, alla prova dei fatti oggi si dimostrano una clamorosa carta vincente in più nello scenario appena descritto da Maria Chiara Fazio.
«Siamo una boutique di cyber security tutta romana – ci spiega mentre si avvicina proprio Gerardo Costabile, AD di Deep Cyber -, siamo stati recentemente acquisiti dal Gruppo Maggioli e abbiamo un focus storico proprio sulla Cyber Threat Intelligence. Un focus che ci porta a lavorare con grandi imprese, Pubblica Amministrazione e PMI. Abbiamo la fortuna di toccare tutti i mercati e questo ci racconta di una maturità che conosce livelli molto diversi sul territorio italiano. In un simile scenario siamo proprio orgogliosi di essere qui con NSR… siamo apparentemente competitor ma in realtà siamo parte di un ecosistema che ci sta permettendo di portare sul cliente le migliori soluzioni e competenze. Senza sicurezza non c’è possibilità di dare forza al made in Italy e senza collaborazioni come questa è impossibile rispondere in maniera efficace ad un panorama così eterogeneo per necessità, livelli di competenza… Un mercato in cui spesso si sottovalutano i rischi e si finisce con il pensare che la cyber security sia “roba” solo per gli addetti ai lavori. Bisogna invece trattarla a tutti i livelli e per farlo bisogna essere capacit di parlare con i CIO ma anche le line of business, dagli acquisti al marketing… i problemi più grandi sono oltre il puro responsabile IT o della security aziendale».
Dall’industria 4.0 al 5G, una sfida trasversale per la security
Oltre il puro IT manager, dunque, oltre l’ufficio del CIO, oltre e sempre più verso i processi “tradizionali” di imprese e industrie che proprio con il digitale stanno “imparando” solo ora a fare i conti.
«In ambito industriale – ci racconta proprio Alessandro Menna, Responsabile della sicurezza di Gruppo di Italgas – le sfide legate alla security digitale sono parimenti importanti rispetto al puro mondo IT. Il problema è che in ambito industriale i dispositivi ICT utilizzati non sono stati spesso costruiti con caratteristiche di sicurezza by design capaci di contrastare i rischi tipici di simili ambienti. Oggi il tema della cyber security per una rete, come quella del gas, che non nasce digitale è diventato vitale. Oggi il contatore digitalizzato è un nodo critico che va protetto assolutamente. La distribuzione del gas va messa in sicurezza introducendo algoritmi e intelligenza artificiale in grado di percepire i segnali di attacchi cyber che possono portare a blocco di un servizio così critico. In un simile scenario la sicurezza per definizione è un qualcosa che si raggiunge solo con un effort collettivo che coinvolge non solo gli utenti finali o il fornitore di servizi come noi. Serve il coinvolgimento di tutta la filiera. I technology provider come NSR sono dunque decisivi nell’aiutarci a raggiungere un livello di sicurezza davvero a 360°, esattamente come serve oggi».
«Non solo – rilancia Michele Marrone, Senior Managing Director – Communications, Media&Technology Lead for Italy, Central Europe & Greece, di Accenture – realtà come NSR al fianco di RSA sono decisive anche per sviluppare un ecosistema davvero in grado di mettere al sicuro e supportare una rivoluzione ormai lanciata e in atto come quella del 5 G e delle reti di nuova generazione. Da qui dipende una bella fetta del futuro di moltissime imprese. Queste nuove connessioni accenderanno innovazione senza precedenti per il manifatturiero, il mondo dell’Health e ancora delle utility ma bisogna essere in rado di gestire i fattori che possono limitare la crescita offerta da questa spinta propulsiva: c’è un aspetto di regolamentazione che va indirizzato, c’è il tema della sicurezza e c’è anche un spetto di modelli di business che vanno definiti con attenzione. Poi c’è il tema dei talenti, per società che lavoreranno in un simile contesto, che noi definiamo di “never normal”, serve flessibilità e capacitò di vedere in anticipo i trend, serve una combinazione di talenti che credo sia molto bene espressa da questa serata».
Una combinazione vincente di talenti, dunque, su cui NSR e RSA sono evidentemente molto avanti con i lavori.