OpenEuroLLM cos’è e come, ora, l’Europa sfida ChatGTP e DeepSeek «verso una AI trasparente e open source»

OpenEuroLLM segna un primo passo per rafforzare la presenza dell’Europa nell’intelligenza artificiale con modelli linguistici open-source e multilingue. Il progetto, che coinvolge istituzioni e aziende europee, mira a promuovere trasparenza e sovranità digitale, in linea con l’AI Act. Riconosciuto con il sigillo STEP, beneficia di finanziamenti UE per accelerare lo sviluppo di un ecosistema IA competitivo e accessibile

Mai come in questo inizio d’anno è emersa in modo chiaro l’assenza, se così possiamo definirla, dell’Europa sul grande campo da gioco dell’Intelligenza Artificiale.
Un campo finora fortemente dominato dagli Stati Uniti, fino all’arrivo di DeepSeek, di cui abbiamo ampiamente parlato nei giorni scorsi.
Uno scenario nel quale, si è spesso detto, i poli contrapposti di Usa e Cina sviluppano le tecnologie, mentre l’Europa assume il ruolo di regolatore.
Ma di fronte a scenari geopolitici in forte cambiamento, come confermano anche le mosse del presidente americano Donald Trump in queste prime settimane di mandato, è evidente che serve un’azione anche da parte dell’Europa.
E questa mossa sembra finalmente arrivare.
Piccola?
Forse.
Ancora poco incisiva?
Certamente.
Ma è comunque un primo passo.

È di questi giorni, infatti, l’annuncio del lancio del progetto OpenEuroLLM, un’iniziativa che riunisce alcune delle più importanti istituzioni di ricerca e aziende del continente, Italia inclusa, per la creazione di modelli linguistici di nuova generazione basati sull’open-source. L’obiettivo, si legge nella nota ufficiale, è rafforzare la competitività tecnologica europea e garantire un accesso democratico a strumenti avanzati di Intelligenza Artificiale.

OpenEuroLLM. Un consorzio per l’IA europea

Il progetto OpenEuroLLM fa capo a un consorzio composto da 20 tra le principali istituzioni di ricerca, aziende e centri EuroHPC, coordinato da Jan Hajič dell’Università Carlo di Praga e co-diretto da Peter Sarlin di AMD Silo AI, in Finlandia.
L’obiettivo primario è quello di realizzare una famiglia di modelli linguistici di grande scala, performanti e multilingue, destinati all’uso in ambito aziendale, industriale e arrivando a toccare anche i servizi pubblici. I modelli saranno open-source e copriranno tutte le lingue ufficiali e future dell’Unione Europea.

Fin da subito la matrice europea ed europeista del progetto si manifesta in modo chiaro: l’iniziativa si distingue per la sua attenzione alla trasparenza e conformità normativa, considerati elementi chiave per promuovere un ecosistema AI realmente in linea con i valori europei.
Collaborando con startup europee, laboratori di ricerca e strutture di supercalcolo, il progetto intende addestrare i nuovi modelli su supercomputer europei, garantendo il rispetto dei valori dell’Europa in materia di trasparenza, apertura e accessibilità in conformità con l’AI Act.
Non è certo un caso che OpenEuroLLM si inserisca nella più ampia strategia della UE per rafforzare la sovranità digitale e stimolare lo sviluppo di infrastrutture tecnologiche a supporto delle imprese e delle istituzioni pubbliche.

DeepSeek rimossa dagli store italiani: quali implicazioni per gli utenti e il futuro dell’IA

Un progetto premiato con il sigillo STEP

Prima di addentrarci in ulteriori dettagli, per quanti pochi siano al momento in cui stiamo scrivendo, è importante sottolineare come la Commissione Europea abbia conferito al progetto OpenEuroLLM lo Strategic Technologies for Europe Platform (STEP) Seal, cosa che lo rende il primo progetto finanziato dal Digital Europe Programme a ricevere tale riconoscimento.
STEP è una nuova iniziativa dell’UE volta a migliorare la competitività industriale europea supportando tecnologie critiche, tra cui, per l’appunto, l’intelligenza artificiale. Lo STEP Seal rappresenta una sorta di riconoscimento di eccellenza dell’UE e aiuta i progetti selezionati ad accedere a ulteriori finanziamenti europei, migliorando il loro profilo d’investimento.
Il progetto ha un budget totale di 37,4 milioni di euro, di cui 20,6 milioni finanziati dal Digital Europe Programme. I progetti che ricevono il sigillo STEP vengono evidenziati nel portale STEP della Commissione Europea e contrassegnati con un’etichetta dedicata sul portale InvestEU.

AI open-source per la competitività e l’innovazione

Come accennato, uno degli aspetti centrali del progetto è l’approccio open-source, che permette a sviluppatori, aziende e ricercatori di accedere liberamente ai modelli, ai software e ai dataset. Questo garantisce una maggiore possibilità di personalizzazione e adattamento alle esigenze specifiche dei diversi settori, con un impatto diretto sulla qualità dei servizi e prodotti basati sull’intelligenza artificiale.

Il progetto si avvale della collaborazione con diverse comunità open-source e open-science, tra cui LAION, OpenML e open-sci, e prevede l’istituzione di un Open Strategic Partnership Board per coinvolgere esperti del settore. Grazie a questa struttura, OpenEuroLLM dovrebbe assicurare non solo trasparenza e accessibilità, ma anche un’evoluzione continua dei modelli grazie al contributo della comunità scientifica e industriale.

Un altro elemento distintivo del progetto, dichiarato fin da subito, è l’attenzione alla diversità linguistica e culturale. I modelli sviluppati garantiranno il supporto a più lingue europee, consentendo alle aziende di offrire servizi più inclusivi e localizzati, con un forte impatto sul mercato globale.

I lavori sono iniziati ufficialmente il 1° febbraio di quest’anno e vedono il coinvolgimento di numerosi attori, tra cui università, istituti di ricerca e aziende tecnologiche provenienti da diversi paesi europei. Tra i partner accademici figurano istituzioni come l’Università di Helsinki, l’Università di Oslo e l’Università di Tübingen, mentre tra le aziende spiccano Silo GenAI, Aleph Alpha Research e LightOn. Inoltre, il progetto si avvale del supporto di centri di supercalcolo come il Barcelona Supercomputing Center, Cineca e CSC – IT Center for Science.

OpenEuroLLM cos’è e come, ora, l’Europa sfida ChatGTP e DeepSeek «verso una AI trasparente e open-source» ultima modifica: 2025-02-06T10:28:05+01:00 da Miti Della Mura

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui