Oracle CloudWorld 2023 (che abbiamo raccontato live da Las Vegas) ha da pochi giorni chiuso i battenti ma, come sempre, resta l’onda lunga di annunci davvero impressionanti per quantità e impatti sul mercato (qui il report della prima giornata).
In questo report abbiamo provato a fare ordine grazie anche al contributo esclusivo di alcuni manager italiani raggiunti nei giorni dell’evento tra una sessione e l’altra.
Un contributo esclusivo davvero prezioso pr contestualizzare al meglio la strategia Oracle.
Oracle CloudWorld 2023, la rivoluzione open, l’accordo con Microsoft
Per la cronaca si è tenuto dal 18 al 21 settembre a Las Vegas l’Oracle CloudWorld 2023, l’evento della multinazionale focalizzata sulle tecnologie cloud.
Tanti gli annunci, a partire da Oracle Database@Azure che, in un certo senso, vede stringere ancora di più la collaborazione tra il gruppo e Microsoft, grazie all’accesso diretto ai servizi di database Oracle disponibili su Oracle Cloud Infrastructure (OCI) nei data center di Microsoft Azure. Ma è solo l’inizio. Con l’aggiunta della funzionalità Lakehouse su MySQL HeatWave, ci sono novità anche per i clienti AWS, che potranno eseguire l’elaborazione delle transazioni, l’analisi in tempo reale tra data warehouse e data lake e l’apprendimento automatico, il tutto in un unico servizio database in cloud. Con HeatWave Lakehouse, i clienti AWS possono eseguire query su centinaia di terabyte di dati nello object storage Amazon S3 in una vasta gamma di formati di file – tra cui CSV, Parquet, Avro – ed esportare da altri database senza copiare i dati S3 nel database. L’elaborazione delle query viene eseguita interamente nel motore HeatWave, e consente di sfruttare HeatWave per carichi di lavoro compatibili con MySQL e non.
Altro pezzo è la disponibilità, a livello globale, di Oracle Alloy. Si tratta della piattaforma di cloud infrastrutturale che permette a service provider, system integrator, fornitori di software indipendenti (ISV) e ad altre organizzazioni di sfruttare opportunità di business e le nuove possibilità di crescita offerte dal cloud. Ad esempio, Nomura Research Institute, Ltd. (NRI), società giapponese leader globale nei servizi di consulenza e soluzioni finanziarie, ha scelto Alloy per assistere i suoi clienti nella transizione al cloud in modo più rapido e sicuro.
Oracle CloudWorld, il focus sull’AI generativa
Come prevedibile, negli Usa ha assunto un ruolo determinante il tema dell’IA e in particolare sulla Intelligenza Artificiale generativa per Oracle. A tal proposito, Oracle ha annunciato che a breve saranno disponibili le nuove istanze di OCI (Oracle Cloud Infrastructure) Compute basate su GPU NVIDIA H100 Tensor Core, GPU NVIDIA L40S e sulle CPU Ampere AmpereOne. Queste nuove istanze OCI Compute sono progettate per rendere più accessibile per le organizzazioni di tutto il mondo l’esecuzione di una varietà di carichi di lavoro in cloud, dall’addestramento, messa a punto e inferenza di modelli IA all’esecuzione di applicazioni cloud-native e applicazioni di transcodifica video, con in aggiunta un migliore rapporto prezzo-prestazioni. Oltre a ciò, Oracle ha annunciato la disponibilità limitata del servizio Oracle Cloud Infrastructure (OCI) Generative AI. È un servizio di AI generativa che supporterà modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM, large language model) per aiutare le organizzazioni ad automatizzare i processi aziendali end-to-end, perfezionare il processo decisionale e migliorare le esperienze dei clienti, garantendo al contempo la sicurezza e la riservatezza dei dati.
Oracle CloudWorld le novità di OCI
Oltre alle novità sul servizio OCI Generative AI, l’AI di Oracle ha continuato ad aggiungere miglioramenti ai servizi esistenti con altri programmi per ora a disponibilità limitata, tra cui Oracle Digital Assistant, che aggiunge funzioni di intelligenza artificiale generativa per consentire ai clienti di integrare LLM e altre funzionalità generative nei propri assistenti digitali. Inoltre, gli sviluppatori possono utilizzare l’intelligenza artificiale generativa per creare assistenti digitali in modo più rapido ed efficiente.
OCI Language Healthcare NLP aggiunge insight sanitari all’elaborazione del linguaggio naturale. Questa nuova funzione del servizio OCI Language consente di elaborare meglio il linguaggio medico. I nuovi modelli aiuteranno a riconoscere termini medici, relazioni ed entità in documenti come le note sui trial clinici e sui progressi dei pazienti e le cartelle cliniche elettroniche.
OCI Language Document Translation Experience integra una nuova funzione di traduzione dei documenti per supportare una vasta gamma di formati: Word, PPT, HTML, JSON ed Excel, garantendo al contempo che il contenuto rimanga intatto e tradotto in diversi tipi di file. Su OCI Vision debutta il riconoscimento facciale, con la capacità di riconoscere volti e caratteristiche facciali nelle immagini e ampliando il numero di casi d’uso di OCI Vision. OCI Speech aggiunge la “diarizzazione” (ossia la possibilità di partizionare uno stream audio in segmenti omogenei in base all’identità di ciascun parlante), consentendo anche di integrare le informazioni delle persone che parlano nelle sezioni trascritte dell’audio. La diarizzazione rende OCI Speech uno strumento prezioso per l’organizzazione, l’analisi e l’estrazione di informazioni significative dalle interazioni orali. OCI Data Science aggiunge invece il Feature Store, un repository centrale utilizzato per gestire le funzioni sviluppate dai team di data science. Feature Store fornisce una struttura coerente in cui le funzionalità sono meticolosamente documentate, condivise, memorizzate e servite in un modo semplificato.
In occasione di CloudWorld, Oracle ha annunciato anche nuovi servizi di intelligenza artificiale generativa per le organizzazioni che operano nel settore sanitario. Integrato nelle soluzioni Oracle di cartella clinica elettronica (EHR, Electronic Health Record), il nuovo Oracle Clinical Digital Assistant consente di sfruttare le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale generativa e dai comandi vocali per ridurre il lavoro manuale, in modo da poter dedicare maggiore attenzione alla cura dei pazienti che, a loro volta, in modalità ‘self-service’ potranno autonomamente pianificare gli appuntamenti o verificare le informazioni cliniche utilizzando semplici comandi vocali. Il gigante ha svelato inoltre AI Vector Search.
Questo include un nuovo tipo di dati vettoriali, indici vettoriali e operatori SQL per la ricerca vettoriale per memorizzare il contenuto semantico di documenti, immagini e altri dati non strutturati in formato vettoriale e di utilizzarli per eseguire rapidamente ricerche semantiche. Queste nuove funzionalità supportano anche la Retrieval Augmented Generation (RAG), una tecnica rivoluzionaria di AI generativa che combina modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM, Large Language Model) e dati del business aziendale per fornire risposte alle domande poste con un linguaggio naturale. RAG offre maggiore precisione ed evita di esporre all’esterno dati aziendali includendoli nell’addestramento degli LLM.
La piattaforma next-gen
Oracle ha presentato la piattaforma di Fusion Data Intelligence, un progetto di nuova generazione basato su dati, analytics e AI che mira ad aiutare i clienti delle applicazioni Oracle Fusion Cloud (ERP, HCM, SCM, CX) a ottenere risultati aziendali migliori, grazie a insight, decisioni e azioni data-driven. Questa nuova piattaforma, che è un’evoluzione del prodotto Oracle Fusion Analytics Warehouse, fornirà al business dati “as a service” con pipeline automatizzate, modelli di dati a 360 gradi per le principali funzioni aziendali, analisi avanzate interattive, modelli AI/ML e applicazioni intelligenti. Tutte queste funzionalità pronte all’uso vengono messe in atto grazie alla base dei servizi di Data Lakehouse di Oracle Cloud Infrastructure (OCI), tra cui Oracle Autonomous Database e Oracle Analytics Cloud, che consentono la completa estensibilità a livello di dati, analisi, AI/ML e applicazioni. La piattaforma di Data Intelligence non sarà limitata alle applicazioni Oracle Fusion Cloud. La stessa tecnologia sottostante sarà presto disponibile per NetSuite e per tutte le applicazioni verticali di Oracle, come ad esempio sanità, servizi finanziari e utility, per rendere più facile alle aziende derivare informazioni utili da dati che arrivano da campi diversi.
Le voci dei protagonisti italiani
[Guarda l’intervista esclusiva con Andrea Sinopoli, Vice President, Cloud Technology Country Leader – Italy di Oracle. Sinopoli qui contestualizza e racconta il cuore, il dna, gli obiettivi e la strategia che animano la collaborazione tra Oracle e Microsoft, uno dei temi portanti di questa nuova edizione dell’evento mondiale svoltosi a Las Vegas]
Oracle CloudWorld 2023, tutte le novità per partner, system integrator e clienti
ultima modifica: 2023-10-04T07:41:33+02:00
da