“Oracle ha iniziato a progettare hardware e software capaci di lavorare insieme, con l’inizio del progetto di sviluppo della database machine Exadata. La combinazione di hardware e software offre vantaggi evidenti a livello prestazionale per le applicazioni data warehouse: Exadata è la nostra risposta”. Era il 2009 quando Larry Ellison pronunciava queste parole, in occasione dell’acquisizione di Sun, mossa strategica mirata a potenziare il comparto di sviluppo hardware interno: Exadata apriva di fatto una nuova era per Oracle, che con la database machine andava a completare un’offerta end-to-end per la gestione dei database aziendali.
Ai tempi le parole di Larry Ellison potevano apparire persino anacronistiche, dal momento che la grande evoluzione dei sistemi hardware e software aveva reso, soprattutto in certi ambiti, superflua la configurazione di sistemi così verticali, che pur avevano egemonizzato un’epoca. Col senno di poi, la promessa del fondatore di Oracle suona invece più che mai profetica, dal momento che l’enorme sforzo computazionale richiesto dalle attuali applicazioni di analisi dei dati richiede sistemi dotati di tecnologie capaci di gestire database di qualsiasi dimensione, per garantire performance adeguate anche nelle operazioni real time.
Oggi Oracle introduce sul mercato Exadata X9M, nona evoluzione della sua database machine. Le novità sono davvero molte e spaziano dalle inevitabili migliorie hardware, ad un sistema di gestione della memoria sviluppato in collaborazione con Intel, fino ad una serie di integrazioni software per eseguire Oracle Autonomous Database con le migliori performance possibili. Oltre alla tradizionale disponibilità per data center on-prem e in cloud, Oracle Exadata X9M è già supportato dal nuovo modello di distribuzione Cloud@Customer.
I vantaggi di una piattaforma hardware-software progettata ad hoc per i sistemi database
Exadata X9M sintetizza la visione di Oracle per la gestione end-to-end di un database, mirato a garantire le migliori prestazioni possibili grazie all’integrazione nativa tra hardware e software, che consente di sviluppare architetture in grado di supportare qualsiasi operazione anche con warehouse di enormi dimensioni, nell’ordine dei petabyte, che faticherebbero letteralmente a partire su configurazioni hardware generaliste, a meno di non affrontare spese decisamente superiori.
Una database machine come Exadata X9M è stata progettata per garantire le prestazioni di un sistema capace di gestire tutte le operazioni a livello di memoria di sistema, con la capacità e le tecnologie di sharing tipiche di uno storage condiviso. Una visione ambiziosa, ma essenziale per consentire di eseguire in condizioni ottimali gli enormi database implementati da molte applicazioni in ambiti come il financial trading, il manufacturing, piuttosto che gli e-commerce.
Exadata X9M sotto il case: hardware sempre più potente, con nuova architettura di gestione della memoria PMEM
Rispetto all’ottava generazione, Exadata X9M promette una performance OLTP superiore del 70% rispetto al suo predecessore, quel Exadata X8M che tuttora costituisce un punto di riferimento nell’ambito dei sistemi per database.
Ogni rack di Exadata X9M dispone di numeri capogiro: 1.216 DB core, 38 TB di memoria, 3.8 petabyte di spazio disco, 920 terabyte di NVMe Flash e ben 27TB di PMEM, la memoria persistente Optane di Intel, che consente ai database server di comunicare con gli storage sfruttando la tecnologia RDMA, per ottenere performance in caching fino a dieci volte superiori rispetto a quelle che la tecnologia I/O garantirebbe con le memorie flash.
Impressionanti anche i numeri relativi alle risorse specifiche per gli analytics, con un flusso dati di 1TB/s su una ethernet da 100GB, ottimizzato da tecnologie di caching proprietarie, capaci di assicurare un incremento prestazionale dell’80% rispetto alla generazione precedente.
L’ecosistema software di Exadata X9M: Oracle Autonomous Database e la nuova Zero Data Loss Recovery Appliance X9M
La database machine Exadata X9M è un vero mostro di potenza, gestito da un software completo come Exadata software 21.2, capace di risolvere in maniera puntuale tutti i principali problemi relativi alla gestione dei database:
- Rallentamenti delle applicazioni con database di grandi dimensioni
- Latenze elevate nel caricamento dei dati
- Lentezza degli analytics con grandi quantità di dati
- Difficoltà di comunicazione tra applicazioni e database
- Differenze prestazioni tra datacenter on-premises e in cloud pubblico
Dal punto di vista delle applicazioni, Exadata X9M supporta nativamente Oracle Autonomous Database, esaltandone le logiche di automatizzazione utili a rendere più performanti ed efficienti i processi di analisi dei dati grazie, al supporto di tecniche di intelligenza artificiale. Un sistema innovativo ed in costante evoluzione, capace di ridurre al minimo la possibilità di errore umano, che sarebbe di fatto inevitabile, considerando il numero incredibilmente elevato di operazioni che la gestione di un database moderno attualmente comporta.
Exadata X9M è inoltre in grado di garantire nuovi standard di resilienza nell’intero ciclo di gestione dei database, grazie alla nuova soluzione Zero Data Loss Recovery Appliance, concepita ad hoc per proteggere i database Oracle, ai fini di garantire una serie di vantaggi esclusivi per il business, rendendo di fatto minimale l’impatto di un ripristino del sistema da backup, del recupero di un database in qualsiasi point in time, oltre ad assicurare la totale protezione in tempo reale per tutti i dati impegnati nelle operazioni correnti.
In altri termini, Zero Data Loss Recovery Appliance consente di assicurare un livello di protezione molto elevato dalla perdita accidentale dei dati e dagli attacchi informatici di tipo ransomware, eludendo facilmente.
Exadata Cloud@Customer X9M, il cloud entra nel datacenter aziendale
Exadata X9M è disponibile on-premises e su Oracle cloud, oltre al modello di distribuzione Cloud@Customer, che prevede di implementare i rack di Exadata X9M all’interno dei data center aziendali, con la gestione in cloud da parte di Oracle.
Si tratta di una soluzione che può offrire notevoli vantaggi, considerato che non è caratterizzata da cali di performance, dal momento che Exadata X9M è concepita per performance in maniera analoga sia on-prem che in cloud.
Al tempo stesso, la soluzione Cloud@Customer consente all’azienda di conservare entro le mura amiche tutti i dati, risolvendo eventuali problemi di compliance legati a questioni normative o precisi accordi con i clienti.
La soluzione Exadata Cloud@Customer X9M consente di ottenere il più elevato livello di personalizzazione della database machine, senza rinunciare ai vantaggi della gestione in cloud pubblico, risolvendo inoltre alla radice l’annoso problema della distanza tra i dati e le applicazioni. Facilmente intuibili anche i vantaggi in termini di sicurezza.
Tra le novità implementate in Oracle Autonomous Database per Exadata Cloud@Customer X9M vi è ad esempio il supporto ottimizzato per i database di piccole dimensioni, in modo da garantire un consolidamento elevato a fronte di costi sostanzialmente contenuti.
Oltre alle feature citate, Exadata Cloud@Customer X9M è in grado di assicurare molti vantaggi tipici delle distribuzioni in cloud, tra cui:
- Espansione flessibile dello storage: per diminuire i costi delle configurazioni storage-centriche
- Automatizzazione della protezione dei dati: attraverso l’impiego di Cloud UI o integrabile tramite API
- Supporto automatizzato alle macchine virtuali: per ottenere un elevato livello di isolamento dei carichi di lavoro, ai fini di garantire un consolidamento ottimale dei database
- Manutenzione programmata: interamente configurabile tramite Cloud UI o API
- Aggiornamenti automatici database: qualsiasi componente software è aggiornabile con un semplice click
L’accordo tra Oracle e Telefonica consolida un parco clienti di assoluta eccellenza
L’obiettivo tecnologico e commerciale di Oracle riguardo Exadata X9M è sintetizzato nelle parole di Juan Loiza, executive vice president, Mission-Critical Database Technologies di Oracle: “La generazione Oracle Exadata X9M riafferma la nostra strategia, che è quella di offrire ai nostri clienti un valore eccezionale grazie alla piattaforma per Oracle Database più veloce e affidabile del mondo, e di dar loro modo di utilizzarla come e dove vogliono: sul cloud pubblico, come Cloud@Customer e on-premises”.
Nei tredici anni di storia che caratterizzano l’evoluzione della database machine Exadata, Oracle ha saputo conquistare la fiducia di ben 87 aziende delle Fortune Global 100, oltre a migliaia di aziende in tutto il mondo. Un elenco che non si ferma, come testimonia il recente accordo raggiunto tra Oracle e Telefonica, leader spagnolo in ambito Telco, in merito all’impiego su base pluriennale delle tecnologie Oracle Cloud per accelerare lo sviluppo di nuovi servizi sia in ambito consumer che in ambito enterprise.
In particolare, Telefonica adotterà un percorso di migrazione dei propri sistemi, già basati su Oracle Database, su Oracle Exadata Cloud@Customer, con la formazione di una piattaforma dedicata per garantire il provisioning e la distribuzione dei nuovi servizi, oltre a tutte le applicazioni aziendali, tra cui i sistemi CRM, di business intelligence, di fatturazione elettronica ed altri gestionali interni.
La collaborazione tra Oracle e Telefonica garantirà al provider iberico lo sviluppo più rapido di un portfolio di servizi e soluzioni basate su tecnologie quali la Internet of Things (IoT) e la connettività 5G, grazie ad una piattaforma condivisa con gli ISV e i partner di canale.
Per ulteriori approfondimenti su Oracle Exadata e Oracle Autonomous Database:
Oracle Exadata su sito ufficiale Oracle (in lingua italiana)
Blog di Oracle Cloud (in lingua inglese)
Opinioni di analisti su Oracle Exadata
Per provare gratuitamente Oracle Autonomous Database