OVHcloud punta sull’Italia con la Regione 3-AZ di Milano, la prima fuori dalla Francia, prevista per il 2025. L’infrastruttura offrirà soluzioni Public Cloud avanzate e risponderà alle esigenze di resilienza e sovranità tecnologica. L’espansione globale include anche Local Zone e certificazioni per garantire sicurezza e performance
È previsto per la fine del prossimo anno il completamento della Regione 3-AZ di Milano di OVHcloud, un progetto che rappresenta un passaggio chiave nella strategia di espansione della società, che, al compimento del suo venticinquesimo anno di attività, decide per la prima volta di realizzare una nuova infrastruttura al di fuori del territorio francese.
OVHcloud, una nuova infrastruttura per potenziare il mercato italiano
La Regione 3-AZ di Milano sarà un centro tecnologico di eccellenza, progettato per ospitare un mix di soluzioni Public Cloud all’avanguardia. Tra queste, le offerte IaaS e PaaS di OVHcloud, che includono Compute, Storage, DBaaS, Managed Kubernetes e Managed Rancher. Queste tecnologie garantiranno prestazioni elevate, riduzione della latenza e maggiore resilienza, rispondendo alle necessità di aziende in settori strategici come finanza, sanità, pubblica amministrazione e manifattura che richiedono la residenza locale dei dati e un accesso sicuro e performante alle infrastrutture cloud.
Un piano globale di espansione: tra Region e Local Zone
Va detto che l’apertura della Regione 3-AZ di Milano rientra in un piano più ampio di espansione globale per OVHcloud, che ha in effetto annunciato la creazione di altre cinque Regioni 3-AZ in Europa, Nord America e Asia-Pacifico nei prossimi anni, con l’obiettivo di rispondere alle crescenti esigenze di resilienza e sovranità tecnologica.
È una strategia di posizionamento chiara, che opera ormai su quattro continenti con 450.000 server distribuiti in 43 data center che servono una base di 1,6 milioni di clienti in 140 Paesi.
Ma non è tutto.
Accanto alle Regioni 3-AZ, OVHcloud sta puntando sull’espansione delle Local Zone, infrastrutture progettate per portare i servizi cloud più vicino ai clienti. Basate sulla tecnologia di gridscale, acquisita nel 2023, le Local Zone garantiscono una latenza ridotta e un’elevata conformità alle normative locali sulla protezione dei dati.
Ad oggi, OVHcloud ha implementato 16 Local Zone, inclusa quella di Milano, inaugurata nella primavera del 2024. Queste strutture offrono ora accesso all’Object Storage e altre soluzioni avanzate, supportando i clienti con casi d’uso che richiedono prestazioni ottimali. Entro agosto 2025, l’azienda prevede di raggiungere quota 42 Local Zone operative, con una roadmap che punta a superare le 100 unità nei prossimi due anni.
OVHcloud, le certificazioni al centro della strategia
La strategia di espansione di OVHcloud risponde alle esigenze che emergono in un contesto geopolitico complesso, nel quale la sicurezza e la sovranità dei dati sono priorità assolute.
Non è un caso che in questi anni la società ha investito nel raggiungimento di una serie di certificazioni fondamentali per operare in questo contesto, come ISO 27001 (ndr: ISO/IEC 27001 è uno standard internazionale che definisce i requisiti per gestire la sicurezza delle informazioni tramite un sistema di gestione (ISMS). Le organizzazioni possono certificarsi dimostrando conformità attraverso audit accreditati), ISO 27701 (ndr: La ISO/IEC 27701, estensione della ISO/IEC 27001, fornisce linee guida per la gestione della privacy e delle PII (Personally Identifiable Information). Pur non essendo certificabile, può essere integrata a una certificazione ISO/IEC 27001 per dimostrare la capacità di protezione dei dati) e la qualifica SecNumCloud in Francia, una delle più rigorose al mondo.
Tutte queste qualifiche, recentemente rinnovate, garantiscono che le infrastrutture siano protette contro accessi extraterritoriali, offrendo un ambiente sicuro e affidabile.
L’attenzione alla sicurezza si traduce anche nelle scelte tecnologiche operate da OVHcloud. Ad esempio, l’adozione di Bare Metal Pod, una tecnologia che consente alle organizzazioni di avere un controllo completo sul proprio ambiente IT e che rappresenta la base per un’ampia gamma di prodotti e servizi cloud sovrani.
On-Prem Cloud Platform: controllo totale sui dati
Sempre in termini di sviluppo tecnologico, rientra tra le soluzioni pensate per chi richiede l’on-premise la On-Prem Cloud Platform. Questa piattaforma combina hardware indipendente e servizi cloud avanzati per offrire alle aziende un controllo completo sui propri dati.
Le funzionalità includono File, Block e Object Storage, VM, Kubernetes e DBaaS, disponibili sia in modalità online che offline. La piattaforma è particolarmente adatta per casi d’uso specifici, come quelli nei data center dei clienti o nell’Edge, rispondendo alle esigenze di settori che richiedono una gestione rigorosa delle infrastrutture IT.
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