Satya Nadella, presidente e amministratore delegato di Microsoft, elogia i system integrator e il canale per la capacità di adottare strumenti in grado di mettere a punto i modelli di intelligenza artificiale. «Un segno della crescente maturità del mercato dell’intelligenza artificiale e della centralità del nostro ecosistema di partner». Una investitura solenne per l’intero “mondo di mezzo” che unisce proprio Microsoft alle imprese sul territorio. Un mondo di mezzo a cui il colosso di Redmond affida gran parte delle sue fortune soprattutto in una fase di così violenta accelerazioni verso piattaforme digitali rivoluzionarie come intelligente cloud e ovviamente generative AI.
Il tutto avviene, nei giorni scorsi, proprio durante la conferenza a commento dei dati del terzo trimestre fiscale terminato il 31 marzo.
Un trimestre record durante il quale i ricavi scaturiti da Micrososft Azure e altri servizi cloud sono aumentati del 31%, dopo il +30% del trimestre precedente. Il segmento Intelligent Cloud, che comprende il cloud pubblico di Azure, Windows Server, Nuance e GitHub, ha prodotto 26,71 miliardi di dollari di ricavi, in rialzo di circa il 21% e superiori ai 26,26 miliardi del consensus. L’unità Productivity and Business Processes, che contiene Office, LinkedIn e Dynamics, ha generato 19,57 miliardi di revenue, in rialzo di circa il 12%, contro attese per 19,54 miliardi. Infine, il giro d’affari messo in moto dal More Personal Computing (sistema operativo Windows, Pc Surface, videogiochi e ricerca) è cresciuto di circa il 18% a 15,58 miliardi, contro un consensus a 15,08 miliardi.
«Microsoft Copilot e lo stack Copilot (ultimo in ordine di arrivo Copilot for security) stanno orchestrando una nuova era di trasformazione dell’intelligenza artificiale, che porta a risultati aziendali migliori in ogni ruolo e settore», ha spiegato ancora Nadella
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Satya Nadella, Microsoft e un cuore fatto di partner
«A oggi Microsoft ha più di 400.000 partner, inclusi system integrator, rivenditori, MSP e altri tipi di partner, in tutto il mondo – ha spiegato poi Nadella -. Grazie al lavoro di un simile ecosistema, nonostante i tempi dell’intelligenza artificiale siano ancora agli inizi,stiamo vedendo maturare il mercato in maniera straordinaria e ci aspettiamo, a breve di poter avere scenari di consumo sempre più sofisticati e aperti». Durante la conferenza stampa di giovedì, spuega un reprot di CRN US, Nadella ha illustrato la storia di Microsoft non solo nel creare tecnologie innovative, ma anche nell’aiutare i clienti ad adottarle.
Nadella ha paragonato l’adozione di Microsoft Copilot e dell’intelligenza artificiale da parte dei lavoratori con l’adozione di altre nuove tecnologie man mano che sono emerse, tra cui posta elettronica, Excel e Teams. I lavoratori utilizzano le nuove tecnologie «nel contesto dei processi aziendali. … nel contesto dell’abilitazione alle vendite, del servizio clienti, delle operazioni sulle entrate, della supply chain», ha affermato. Nadella ha inoltre definito Microsoft “sottovalutata” per il modo in cui ha costruito “strumenti per fare progressi sui processi aziendali”.
Con Copilot, «ora riusciamo a collegare le applicazioni aziendali, gli strumenti dei lavoratori, la loro conoscenza in modo più orizzontale», ha affermato Nadella. Ciò ha alimentato l’importanza di collaborare e creare interoperabilità con fornitori tra cui ServiceNow, SAP e Salesforce, ha affermato Nadella. «Stiamo costruendo un copilota che funge anche da orchestratore di tutti questi altri copiloti», ha detto. I clienti hanno spostato la spesa per l’intelligenza artificiale dalla spesa IT tradizionale ad altre aree dell’azienda, dati i miglioramenti che l’intelligenza artificiale può fornire ai dipartimenti di assistenza clienti, alle vendite, al marketing, “ovunque ci siano operazioni”, ha affermato il CEO di Microsoft.
«Lo vediamo anche nell’uso orizzontale di Copilot oggi – ha affermato -. Ogni giorno le persone scoprono nuovi flussi di lavoro che possono ottimizzare».
Satya Nadella «il budget per l’AI non arriva solo da CIO»
Il CFO di Microsoft, Amy Hood, ha aggiunto che la spesa per l’intelligenza artificiale proviene da dirigenti aziendali diversi dai CIO, come i responsabili del servizio clienti e del marketing. «Questo sarà importante mentre pensiamo alle opportunità future» ha detto.
Anche se l’adozione dell’intelligenza artificiale richiederà tempo, Nadella ha comunque classificato la tecnologia emergente come oggetti di «una diffusione e un tasso di adozione più rapidi rispetto a qualsiasi cosa abbiamo visto in passato, come evidenziato anche da Copilot. È più veloce di qualsiasi suite venduta in passato grazie soprattutto al lavoro dei system integrator che la usano, la personalizzano, la portano nelle aziende».
L’intelligenza artificiale ha persino ispirato il cambiamento della cultura e dei processi all’interno delle aziende, ha affermato. «Alla fine, le aziende dovranno adottare un processo, semplificarlo, automatizzarlo e applicare la soluzione – ha aggiunto -. Ciò richiede non solo la tecnologia, ma anche che le aziende svolgano il duro lavoro di cambiare culturalmente il modo in cui adottano la tecnologia per guidare quella leva operativa. Sappiamo che non si tratta solo di tecnologia, ma di essere in grado di mettere su strada la metodologia che la accompagna».