Sistemi H.S. una società, un Gruppo storico per l’intero mercato ICT italiano. Un system integrator parte dell’ecosistema Sistemi Uno. Un “hub” del valore tecnologico nato nel 1986 e trasformatosi, nel tempo, in un gruppo di aziende autonome, ma fortemente correlate e ugualmente veloci, abili nel rispondere alle sollecitazioni del territorio. Sollecitazioni che per Sistemi H.S. hanno a che fare con il mondo delle telecomunicazioni, dei servizi gestiti e del cloud computing. Innovazione dunque e trasformazione digitale pura che entrano nel cuore di settori chiave del manufacturing e ne cambiano il Dna, il modo di stare sul mercato, di organizzarsi, di dialogare con i propri clienti.
«Proprio così – ci racconta Domenico Condelli, Ceo di Sistemi LAB-, da tempo abbiamo deciso di investire con forza e decisione in un ambito fondamentale per i nostri clienti come l’Internet of Things, l’Industria 4.0. Si tratta di un qualcosa che è diventato sinonimo di innovazione. Oggetti, persone, infrastrutture connesse che comunicano e migliorano i processi più critici… abbiamo osservato quello che stava accadendo, quello che stava maturando nel panorama tecnologico e abbiamo deciso di farci trovare pronti proprio perché sapevamo che i nostri clienti avrebbero immediatamente cercato e chiesto di confrontarsi con partner realmente di valore sul territorio, nel loro mondo».
Sistemi H.S. l’IOT, l’Industria 4.0… i progetti, le imprese che stanno cogliendo l’opportunità
La tecnologia che matura, i clienti che “sentono” l’opportunità… ma dalle parole ai fatti quali sono i progetti che, per primi, sono partiti con maggiore decisione? «Come anticipato – continua il manager – stiamo lavorando molto con aziende manifatturiere, del mondo automotive e dell’agrifood, in particolare del precision farming. Sono mondi tradizionali, storici del nostro tessuto economico, mondi che con l’IOT hanno cominciato a toccare con mano vantaggi senza precedenti per valore, concretezza. Nel mondo dell’agricoltura, tanto per fare un esempio, capire prima e meglio, dove e se un parassita attaccherà una coltura, dove e come intervenire rappresenta un’opportunità straordinaria che gli oggetti connessi e intelligenti offrono in maniera molto immediata. Vantaggi che i clienti, e soprattutto gli imprenditori percepiscono immediatamente. Dalla nostra parte, in una prima fase affianchiamo i manager come consulenti, disegniamo il progetto, rappresentiamo i miglioramenti possibili, a livello di time to market, ottimizzazione degli impianti industriali esistenti, miglioramento della produzione e poi passiamo all’esecuzione…»
“Convincere” l’operation è diventato più semplice
Imprenditori, responsabili della produzione, della logistica, Operation Manager… la rivoluzione dell’Internet of Things è anche e soprattutto nei nomi e nelle cariche degli interlocutori con cui Sistemi H.S si trova a discuterne all’interno delle aziende, delle industrie… «Esattamente – conferma Condelli– l’IOT, l’industria 4.0 impone un cambio di paradigma non solo tecnologico, ma a tutto l’ecosistema dell’offerta. L’industria competitiva non può più prescindere da un’innovazione tecnologica IT, il mercato globale richiede costantemente sforzi, dove solo le aziende resilienti hanno possibilità di crescita, l’Europa e l’Italia in particolare, pagano già un forte sconto sul costo del lavoro e la poca flessibilità contrattuale, quindi necessariamente il vantaggio tecnologico deve giocare la sua parte, l’informatica, l’IOT, l’industry 4.0 ed una consapevolezza politica e finanziaria possono e devono giocare un ruolo forte per la crescita e la competitività. Si parla di un cambio di paradigma anche e soprattutto a livello di linguaggio e interlocutori. Dove CIO e IT manager erano inevitabilmente più sensibili a prestazioni e dotazioni tecnologiche, oggi, parlare di automazione industriale e di oggetti connessi con un Operation Manager vuol dire parlare di ROI quantificabile a livello di business, processi, organizzazione… Le sollecitazioni devono rivolgersi in direzione dei vantaggi economici, della produzione, dei tempi, con questi argomenti si aprono confronti interessanti e di alto livello per tutti. Per noi si tratta di una opportunità importante, perché, in questo scenario, la figura del system integrator, con competenze reali, diventa cruciale. Gli impianti, le macchine, le industrie non sono tutte uguali cosi come i dati non sono tutti uguali. Oggi questo tipo di clienti cerca interlocutori capaci di parlare di PLC, di analisi del ciclo di vita di un prodotto e di gestire dati eterogenei che prima le stesse imprese non avrebbero saputo interpretare…»
L’IOT, l’Industria 4.0 e il valore del progetto HPE Innovation Lab Next
Una sfida ambiziosa dunque che Sistemi H.S ha da tempo deciso di affrontare con investimenti precisi e, soprattutto, scommettendo sulla partnership con Hewlett Packard Enterpirse e, in particolare, sul progetto HPE Innovation Lab Next. La fase due del progetto italiano, (diventato eccellenza mondiale), che sta portando la trasformazione digitale sul territorio grazie ad una rete di system integrator di eccellenza vede infatti proprio Sistemi H.S protagonista. «Una scelta convinta – commenta Condelli – che si inserisce in una relazione sinergica e storica con HPE. Una relazione che ci sta spingendo verso un nuovo anno di crescita. Siamo arrivati a contare oltre 200 persone e stiamo infatti acquisendo un numero crescente di clienti proprio grazie alla spinta in direzione dell’automazione e dell’innovazione industriale. In questo senso le competenze e il focus sul cliente che HPE ci sta aiutando a sviluppare sono per noi un valore unico, differenziante sul territorio. Questo progetto, nella fase due appena partita, ha potenzialità enormi in cui crediamo molto. Eventi, momenti di confronto, ascolto, spazi di innovazione e idee concrete… Innovation Lab Next sarà la chiave di volta per noi nei prossimi mesi e non solo. In particolare, grazie alle importantissime innovazioni che HPE ha sviluppato in ambito Edge Computing e della distribuzione della connettività e della potenza di calcolo. Anche nelle periferie delle imprese oggi siamo in grado di collegare macchinari in modo molto rapido, riprogettare intere fabbriche e grazie al cloud computing poi, possiamo integrare, analizzare e rendere disponibili quantità straordinarie di dati critici, tema chiave soprattutto a livello di manifattura».