SMI Technologies e la scommessa degli SMI Lab. Quattro speciali appuntamenti, strutturati in mezze giornate (dalle ore 9-13 circa), in un contesto interattivo, destinati a un numero contenuto di partecipanti, per sperimentare nuove tecnologie e palesare le proprie esigenze e problematiche più comuni nell’ambito della cybersicurezza.  

Questa la formula innovativa dello SMI Lab, una nuova tipologia di evento che prevede il coinvolgimento diretto di CIO, CTO e IT manager di aziende private e pubbliche, che potranno avere a completa disposizione i consulenti SMI e i responsabili dei brand partner tecnologici dell’azienda, così da testare le nuove tecnologie in ambito sicurezza. 

Con questo format SMI si propone di guidare i propri clienti verso il nuovo, facendogli toccare con mano le situazioni che possono mettere in pericolo il loro business e mostrandogli le migliori soluzioni tecnologicamente avanzate. “Se andiamo a cercare la radice della parola consulenza, scopriamo che deriva da “cum-sedère”, cioè stare seduti insieme. Ebbene, l’essenza della consulenza è tutta qui: mi siedo con il mio cliente, lo ascolto, gli faccio domande, capisco chi è, cosa necessita e quindi propongo soluzioni. È questo il modo con cui SMI vuole essere consulente per i suoi clienti: sedergli accanto come lo siamo oggi, per capire insieme e con competenza qual è la risposta più corretta ai suoi bisogni”, ha evidenziato Cesare Pizzuto, General Manager di SMI Technologies and Consulting.

Il primo appuntamento si è svolto lo scorso 18 novembre e ha visto la partecipazione di WatchGuard, focalizzato sul tema “Data breach e attacchi hacker”. È stata questa l’occasione per ribadire l’importanza di sensibilizzare gli utenti finali, siano essi dipendenti di un’azienda o di un ente pubblico, al tema della cybersicurezza. 

Il fattore umano, infatti, secondo SMI e WatchGuard rappresenta l’anello debole della cybersecurity: secondo Alessandro Vannini di Ethical Hacker Italiani, oggi sono due i principali modi per bucare un’azienda: per il 95% dei casi, tramite zero day e mancanza di protezioni sui servizi esposti, per il restante 5% tramite il furto di credenziali che involontariamente siamo noi utenti ad offrire al cyber criminale di turno.  A testimonianza di come la formazione tecnica sia fondamentale “ma più di questa è centrale che si affermi una vera e propria cultura della cybersicurezza”, ha messo in evidenza  Gioacchino D’Amore, Channel Account Manager di WatchGuard.

“Attraverso lo SMI Lab vogliamo mostrare due cose: la nostra competenza e qualità tecnica, e WatchGuard ne è un esempio; il nostro approccio verso i clienti che non è solo ed esclusivamente commerciale ma è soprattutto umano – ha dichiarato Stefano Tiburzi, Co-founder di SMI Technologies and Consulting –. Per i nostri clienti non siamo semplici consulenti, noi ci affianchiamo a loro quotidianamente per mostrargli tutte le evoluzioni possibili delle loro attività ed il modo migliore per realizzarle in maniera sicura”. 

I prossimi tre incontri sono in programma il prossimo 2 dicembre con Delinea, il 26 gennaio con Lenovo e a febbraio con Dynatrace. “SMI Lab rappresenta un’occasione di incontro e approfondimento per mettere in connessione i nostri partner tecnologici con le esigenze dei nostri clienti”, ha concluso Cinzia Mingiardi, Responsabile Comunicazione e Marketing di SMI Technologies and Consulting.

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SMI Technologies e la scommessa degli SMI Lab, «così aiutiamo le aziende ad affrontare la sfida dei data breach e degli attacchi hacker» ultima modifica: 2022-11-29T17:59:24+01:00 da Sara Comi

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