Eravamo rimasti che Dell (Technologies) e VMware avevano finalmente deciso per lo spin off, da compiersi entro la fine del 2021. Oggi, secondo quanto riportato da CRN, scopriamo che Dell (Michael), insieme al private equity Silver Lake Partners, dopo lo spin off avranno la maggioranza delle azioni VMware.
Per la precisione, Dell (Michael) investirà personalmente nel 41% delle azioni di VMware che, sommato all’11% di Silver Lake Partners, fa 52%, la maggioranza. E ci aggiungiamo anche che, come scritto in occasione dell’annuncio ufficiale, Michael Dell sarà il presidente del CdA di VMware dopo lo spin off.
Le abilità negli investimenti di Michael Dell
Tralasciando le ben note abilità negli investimenti di Michael Dell – patrimonio di 50 miliardi di dollari e 30ma posizione nella classifica mondiale dei più ricchi – che confermano che VMware è (ancora) una gallina dalle uova d’oro, cosa significa questo?
A leggere i commenti degli analisti, niente di più di quanto abbiamo scritto: Michael Dell è un astutissimo investitore. L’acquisizione del 41% delle quote azionarie di VMware dopo lo spin off, e la comunicazione di oggi, a distanza di più di sei mesi dalla prevista quotazione, rappresentano un preciso messaggio.
L’idea è di preparare il terreno a un lancio in Borsa “sereno” e libero da critiche e dietrologie che potrebbero raffreddare gli entusiasmi degli investitori. Il messaggio, così, sarebbe: fidatevi (ancora) di VMware, garantisce Michael Dell in persona.
Una dichiarazione d’amore, insomma, o quantomeno di fiducia. Per un’azienda che potrebbe iniziare a sentire il fiato sul collo della concorrenza e che non ha ancora scelto il Ceo. Pat Gelsinger è tornato alle origini ormai da mesi, rientrato dalla porta principale in Intel e dimessosi anche dal CdA di VMware.
Le prossime sfide di VMware
Un leader accreditato alla guida, un business plan chiaro e sfidante che condisca di ulteriore entusiasmo il percorso verso lo spin off e che prosegua nei prossimi due anni sono postulati imprescindibili per VMware. Se, poi, hai un endorsement così, azionisti e CdA si dovrebbero placare.
Gli addetti ai lavori sanno che il leader del software della virtualizzazione deve riorganizzare l’offerta e la proposizione commerciale, perché i concorrenti non stanno a guardare. E deve adeguarla a una visione tecnologica futura. Una visione che potrebbe considerare la virtualizzazione come una commodity poco caratterizzante. Ciò significherebbe per VMware spingere su altre componenti applicative, cosa che peraltro sta già facendo, in ambito Security, Networking e Workspace.
Inoltre, un impegno così forte per Michael Dell potrebbe anche essere il preludio a un silenzio definitivo sulla questione: chi comprerà VMware? Già, chi vorrebbe comprarla dovrebbe vedersela con Michael e avere il suo benestare.